Buon giorno...
Ore 19:20, dopo tre giorni di intenso lavoro romano, eccomi sul frecciarossa...direzione Milano...
Il treno è puntuale...parte all'ora stabilita...
Per la cronaca, quel treno accumulerà nel tragitto quasi un'ora di ritardo... Poi, aumentando la velocità, recupererà qualcosa... Alla faccia di questi stupidi treni veloci tanto decantati... Su quattro "bolidi" presi in questo mese due non hanno rispettato le attese...
Quella sera molti dei viaggiatori hanno perso la coincidenza notturna... Io l'ho presa per un soffio... Ho rischiato seriamente di rimanere a Milano sino al mattino...
Ad ogni modo, e scusate lo sfogo, mentre il treno fingeva di essere un mezzo "serio", io mi sono affacciato al finestrino...
Stupida scelta di tempo... Il treno passava in galleria proprio in quel momento... E' stato allora che mi sono incontrato...
Cosa vi ha suggerito ieri questa fotografia?
Nulla? Poco? Tanto?
Quell'immagine per me è stata la "fotografia" (appunto) del mio essere in quel momento...
Mi sono girato...volevo vedere il paesaggio... Immerso nel computer non avevo fatto caso che il treno stava attraversando una galleria...
L'unica cosa che ho visto è stata la mia immagine riflessa in quel vetro sporco (già...neppure i frecciarossa sono lindi e splendenti)...
Volete sapere una cosa?
Non mi sono neppure riconosciuto...
Indossavo le cuffie...stavo ascoltando il mio ultimo lavoro... Forse ero un po' distratto dalle mie note...
D'un tratto...ecco quella faccia... Sembrava mi guardasse e mi dicesse: "Beh...che c'è? Hai visto un fantasma?"
No...non avevo visto un fantasma ma qualcuno che non riconoscevo completamente... E non venite a dirmi che era colpa del vetro sporco!
Non mi riconosco mai...neppure quando mi rifletto negli specchi di casa mia...neppure quando rifletto su di me e sulla mia vita...
Se mi fermo a pensarmi mi accorgo che io sono composto da tanti me...
E' giusto cercare di trasformare le varie parti di una persona in un tutt'uno?
O è meglio lasciare che le varie "componenti" vivano all'interno dello stesso "involucro", senza voler primeggiare...semplicemente coesistendo e andando, possibilmente, nella stessa direzione... Come quei rematori di una imbarcazione antica...avete presente?
Credo che le diverse parti di me creino più di un problema a chi scrive...e a molte/i di coloro che leggono...
Più di una persona mi ha detto che quando suono viene fuori la mia vera essenza... In quel momento i diversi "Enrico" diventano uno solo...quello vero...
Non posso suonare ventiquattro ore al giorno...
Rimangono comunque le mie Musiche a raccontare con precisione di me...quello più intimo...
...Ammesso che in quelle note ci sia davvero il mio cuore più puro...
Allora sì...sarebbe già una gran cosa...
Buona giornata...
Buona domenica
RispondiEliminamolte volte mi sono guardata allo specchio per cercare risposte o per cercare me stessa e non ho avuto il risultato sperato....certo noi ci "vediano" come siamo in quel momento e non come vorremmo essere...è uno specchio! Ognuno di noi si vede riflesso come è in quel momento...brutto, invecchiato, segnato se vive un momento negativo....bello, interessante e con il sorriso se sta bene con se stesso: lo specchio dell'anima. ma questo specchio non ci aiuta, non dà risposte, non decide per noi, ma anzi ci rende consapevoli del nostro stato d'animo e del suo manifestarsi....