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mercoledì 22 aprile 2015

22/04/2015 Mercoledì mattina... PENSIERI SERI... Siamo tutti fratelli...

Buon giorno...


Ieri mattina ho postato questa fotografia...


Le mie parole non aggiungeranno molto a questa immagine...
Il mare...quanto lo amo...
Il mare...quanto ci penso in questi giorni... Lo vedo come una tomba fluida, fatta di onde, colorato di azzurri più o meno intensi... Il mare...speranza di vita...e fonte di morte...
Perché noi, esseri umani dell'inizio del terzo millennio, siamo costretti ad assistere impotenti alla morte di centinaia di anime...
Anime che vivono come noi...respirano la stessa aria...solo in posti diversi... Esseri umani nati a sud del (nostro) mondo che hanno avuto la sfortuna di non avere le nostre stesse opportunità...di vivere in paesi martoriati da guerre, epidemie...assaliti da terroristi senza scrupoli...
E noi?
Noi non eravamo così all'inizio del secolo scorso?
Forse non venivamo stipati come bestie in navi più piccole del dovuto?


Tutti in viaggio sulle acque dell'oceano...alla scoperta della nostra America!
L'America...
C'era sempre qualcuno che la vedeva per primo... Così ci ha raccontato anche il regista Giuseppe Tornatore nel suo Film "La leggenda del pianista sull'oceano"...
E quando mettevamo il piede sul suolo oltreoceano eravamo trattati come gli ultimi esseri di questo mondo... "Mezzi negri" venivamo chiamati... 
E oggi?
Succede la stessa cosa...ma su navi ancora più mal ridotte... Barconi improbabili...messi in acqua da delinquenti senza scrupoli...
Un po' di tempo fa, di ritorno da un breve tour concertistico in Sicilia, ho scritto un POST sul centro di accoglienza di Pozzallo, in questi giorni su tutte le prime pagine... Queste alcune delle fotografie che avevo scattato in quei giorni...




Questo il POST di quei giorni...




E queste le parole di Mattia, scritte ieri nei COMMENTI al mio POST... Parole che pesano...
"Hai ragione è inutile spendere troppe parole... Voglio solo fare una riflessione anche se può suonare polemica. Quanto chiasso si fa per la morte di 4-5 persone qui in Europa, diciamo in Francia, a Parigi. E quanto diverso è invece l'approccio che si ha verso questi 700 o più. Non voglio sminuire la tragedia francese. Voglio solo dire che quelle 700 persone avevano 700 famiglie, 700 storie di vita, 700 opportunità di vita futura esattamente come quelli di Parigi. Semplicemente intendo dire che erano tutte vite umane, allo stesso modo. Io credo che il dolore della madre di uno dei 700 e della madre di un giornalista di Parigi sia lo stesso. La stessa rabbia la stessa disperazione. Cause diverse ma risultato purtroppo identico. Se si potesse dovremmo fare 700 minuti di silenzio... Credo che ognuno si meriti il suo..."

Continuo ad avere negli occhi il mare...lo guardo...ma, oggi, non ha un bel colore...come quando mi accoglie... E' rosso...e non è l'ora del tramonto...


Buona giornata...

1 commento:

  1. Ciao
    siamo drammaticamente impotenti dinnanzi a questi massacri, ma lo scandalo maggiore è avvertire questa "indifferenza mondiale", è ascoltare questi potenti che parlano parlano, ma da macabri spettatori e nulla fanno concretamente! i singoli paesi, come l'Italia, si attivano certo, intervengono sul luogo, ma non basta, servono interventi a livello mondiale, servono decisioni sinergiche e di peso! All' inizio del secolo scorso eravamo noi, come citavi tu, ad essere alla ricerca di un miglioramento e in pericolo, ma nulla è migliorato, anzi, nell'era dello sviluppo mondiale, della globalizzazione tutto è, ci raccontano i potenti, in fase evolutiva, di progresso....ma DOVE?!?!?
    Le sofferenze dei nostri fratelli SONO SOLO AUMENTATE!!!!!

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