Buon giorno...
Ieri ho postato questa fotografia ed altre relative a un albero diverso... Alto, secco, un albero che fu...
Si distingueva dagli altri...ricchi, freschi e/ma omologati... Il mio pensiero serio, ieri, si è trasformato in un nuovo "Immaginando"...in una nuova "Lavagna bianca"...
La solita e solida GIULIA ha raccolto l'invito e mi ha regalato queste bellissime parole e questa bella immagine...
"Mi sento inconsapevolmente "coinvolta o accolta" dalle tue parole.
Ognuno di noi è "DIVERSO" a modo suo, per l'aspetto fisico, il carattere, le abitudini o magari si lascia "trasportare (involontariamente) dai dettami della società" in cui vive. Troppe volte, nel corso della mia vita, mi sono sentita e mi è capitato di leggere nella mente di persone: "Giulia, tu sei diversa...Devi capirlo...Devi comprenderlo...Non potrai MAI essere uguale a me!" Vero....Come posso negarlo o nasconderlo? Sono "diversamente abile", "disabile" "etichette" adottate da un popolo... Da una società per identificare, per dimostrare che si ha limiti e difficoltà evidenti, o meglio per avere un motivo in più per sostenere che "NON si è come gli altri!" La società ha il terribile "potere", dunque di conoscerti, identificarti, reputarti diversa\o (SOLAMENTE) perché ti vede comodamente seduta\o su una SEDIA A ROTELLE...Non si preoccupa di scoprire i tuoi pensieri, di conoscere la tua vita o semplicemente di trattarti da "PERSONA NORMALE", tutt'altro.. Preferisce denominarti con "HANDICAP" e di conseguenza anche le persone facenti parte di questo mondo vengono condizionate dal pensiero comune. La gente, infatti è sempre pronta a dire: "oh...poverina\o, mi fai pena..." Ma perché? A me non è mai piaciuto vedere l'espressione dispiaciuta delle persone che incontro, anzi.. Mi rafforza, mi riempie di energia "distinguermi dalla massa...Dai cosiddetti ALTRI." In fondo... Cosa c'è di più comodo che stare perennemente seduti sulla propria sedia con un cuscino morbido e comodo? Si ha la fortuna inoltre di non pagare il biglietto al cinema o di non fare la coda alla cassa del supermercato, poi... Non consumo neppure un paio di scarpe in brevi periodi...Dico poco?
Ognuno di noi è "DIVERSO" a modo suo, per l'aspetto fisico, il carattere, le abitudini o magari si lascia "trasportare (involontariamente) dai dettami della società" in cui vive. Troppe volte, nel corso della mia vita, mi sono sentita e mi è capitato di leggere nella mente di persone: "Giulia, tu sei diversa...Devi capirlo...Devi comprenderlo...Non potrai MAI essere uguale a me!" Vero....Come posso negarlo o nasconderlo? Sono "diversamente abile", "disabile" "etichette" adottate da un popolo... Da una società per identificare, per dimostrare che si ha limiti e difficoltà evidenti, o meglio per avere un motivo in più per sostenere che "NON si è come gli altri!" La società ha il terribile "potere", dunque di conoscerti, identificarti, reputarti diversa\o (SOLAMENTE) perché ti vede comodamente seduta\o su una SEDIA A ROTELLE...Non si preoccupa di scoprire i tuoi pensieri, di conoscere la tua vita o semplicemente di trattarti da "PERSONA NORMALE", tutt'altro.. Preferisce denominarti con "HANDICAP" e di conseguenza anche le persone facenti parte di questo mondo vengono condizionate dal pensiero comune. La gente, infatti è sempre pronta a dire: "oh...poverina\o, mi fai pena..." Ma perché? A me non è mai piaciuto vedere l'espressione dispiaciuta delle persone che incontro, anzi.. Mi rafforza, mi riempie di energia "distinguermi dalla massa...Dai cosiddetti ALTRI." In fondo... Cosa c'è di più comodo che stare perennemente seduti sulla propria sedia con un cuscino morbido e comodo? Si ha la fortuna inoltre di non pagare il biglietto al cinema o di non fare la coda alla cassa del supermercato, poi... Non consumo neppure un paio di scarpe in brevi periodi...Dico poco?
Quando chi mi circonda è stanco\a... Io posso immediatamente rendermi "utile" e servire" a qualcosa o meglio a qualcuno, sbaglio? Il più delle volte posso lasciare un segno, una traccia evidente delle mie RUOTE... Sulla ghiaia... Sull'erba o (quando le mie ruote sono bagnate dalla pioggia incessante) nei corridoi e in qualunque luogo da me frequentato. Cosa c'è di più bello e appagante? E' importante lasciare un segno, una traccia di noi, per positiva o negativa che essa sia, in ogni persona che ci circonda o che si incontra nel corso della propria esistenza... Della propria strada! (TU, ne sei un esempio, Enrico Pesce, lo sai bene!) Me l'anno insegnato e dimostrato, tra l'altro. alcuni bambini che, tempo fa mi dissero: "Giulia, lo sai che la tua SEDIA è migliore di tutte le altre sedie? Sì! La tua sedia è una POLTRONA e con le sue ruote grandi assomiglia quasi a un TRATTORE!" EH... Si sa...i bimbi sono ingenui e spontanei... In loro, infatti "vola (costantemente) la fantasia" e, sarebbe bene se questa "toccasse" talvolta anche chi (purtroppo) si ostina a guardare con superficialità la realtà...."
Grazie, ancora una volta, GRANDE GIULIA!
Buona giornata a te...e a tutte/i...
Nessun commento:
Posta un commento