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giovedì 30 agosto 2012

30/08/2012 Giovedì mattino... Sulcis in fundo...

Buon giorno...


Sono un po' stufo di augurare ai miei lettori un buon giorno quando di buono queste giornate hanno poco. Almeno per quel che riguarda l'aspetto lavoro... e vi parla uno che tra due giorni inizia la sua "carriera" di semi disoccupato, o (a vedere il bicchiere mezzo pieno) semi occupato. Per la carità...nel mio caso è stata una mia scelta...ma indotta dallo stato italiano...dal governo italiano che ha soppresso la mia disciplina in favore di una più "parsimoniosa" spesa dei soldi pubblici... Intanto le auto blu sono sempre le stesse, gli sperperi dei "(m)nostri" governanti...pure... Ma nella scuola, nella sanità...e in altri settori della vita pubblica "di poco conto" i tagli li hanno fatti...ECCOME!. Via un bel po' di ore e di posti di lavoro nella scuola, negli ospedali, in ogni dove... E arrivano i drammi...
Ormai è una consuetudine: si difende il lavoro, la vita, con la vita stessa.
Perché scrivo questo? Perché tutti noi stiamo assistendo al dramma dei minatori del Sulcis, da giorni sepolti vivi per occupare i pozzi di Nuraxi Figus che, detti così, sembrano persino belli... Nuraxi FIGUS! Invece è un inferno, una vita difficile...piena di rischi, calore, fatica, facce sporche... Ma è pur sempre il loro lavoro! Vorrei scendere io con loro...e stare là fino a quando riceveranno le loro piene garanzie di vedersi tutelate le loro vite... Vite che sono disposti persino a  far saltare in aria con l'esplosivo della "riservetta". Ma è mai possibile? Dobbiamo ridurci così? Anzi...ci devono ridurre così?  Devono costringere quel povero minatore, Stefano Meletti, a ferirsi  al polso destro e rischiare di morire dissanguato? Quanti Angelo di Carlo devono ancora darsi fuoco davanti a Montecitorio prima che cambi qualcosa? E quanti  a Torino e in ogni città d'Italia?


Art. 1 della Costituzione: "L'Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro"... A sì? Davvero? Non mi sembra proprio...almeno non è più così...
Vogliamo parlare degli operai dell'Ilva di Taranto...combattuti tra il morire "avvelenati" come i "colleghi" dell'Eternit di Casale Monferrato o perdere il lavoro e morire di fame. E' un paese civile questo? L'Ilva è un "fiore all'occhiello?" di un'Italia che aspira a diventare una pseudo locomotiva d'Europa?
Fortuna che c'è la Fiat!!!!!! Da Pomigliano in su...o in giù!
Quanti ricercatori, quanti operai, quanti lavoratori dobbiamo ancora vedere salire sui tetti d'Italia per difendere l'orgoglio del lavoro...più che il lavoro stesso. Quanti imprenditori dovranno ancora suicidarsi? Quanti "debitori" di equitalia faranno amcora pazzie contro gli altri e contro se stessi?
Sono arrabbiato... Lo sono ancora di più ora che perdo dieci diciottesimi del mio lavoro. Per la verità il PART TIME è un'occasione per fare "finalmente" il Musicista... Ma se lo stato italiano non mi avesse portato via il mio lavoro, quello di insegnante di Musica alle superiori, se lo stato italiano non mi avesse "snaturato" trasformandomi in un futuro potenziale insegnante di sostegno, senza specializzazione e senza vocazione, probabilmente non avrei mai fatto questo passo... Può darsi che, in un futuro neppure tanto lontano, mi troverò a ringraziare lo stato italiano per questo involontario "piacere" fattomi annullando i miei vent'anni di carriera... Ora però sono arrabbiato...perché vedo tutti questi padri di famiglia disperati...pronti a tutto...terrorizzati dal rischio sempre più concreto di non poter dar da mangiare ai propri figli. 


A questi padri dico: "non fate pazzie! Non datevi fuoco! Non fate gesti estremi! La vita sopra ogni cosa! Piuttosto che mandare in fumo il vostro corpo e le vostre speranze fate, facciamo, la rivoluzione".

Art.1 della nuova Costituzione della repubblica italiana: "L'Italia è una repubblica democratica, affondata col lavoro"...



Comunque...

...Buona giornata...

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