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lunedì 25 febbraio 2013

25/02/2013 Lunedì mattina...PENSIERI SERI... Il maratoneta conturbante...

Buon giorno...


Oggi non vi parlo di politica... Aspettiamo i risultati elettorali...poi vedremo...
Oggi vi parlo di corsa...corsa contro il vento, contro il tempo, contro se stessi...contro il dolore, contro la vita...
Mi ha ispirato la breve notizia che ho ascoltato ieri in uno dei TG... E' una notizia apparsa in coda a tutte quelle "importanti"...l'affluenza alle urne, più bassa del 2008 (è nevicato...è la prima volta che si vota in inverno...), l'ultimo Angelus del Papa...tutti ottimi motivi di riflessione... Poi arriva lui, Fauja Singh... Chi è? Forse il nome non l'avete registrato ma la notizia che lo riguarda, credo, sì...


Fauja Singh, con un cognome che quasi canta, è un cittadino britannico di origine indiano con l'hobby della maratona... "Beh, che c'è di strano?" direte voi... Nulla, rispondo io...a parte il fatto che Fauja Singh ha deciso di ritirarsi dalle scene internazionali... Domenica, infatti, a Hong Kong, correrà la sua ultima gara... Sento qualcuno di voi che continua a domandarsi: "ok, e allora?"
Allora nulla...questa notizia mi ha colpito perché Fauja Singh, e  scrivo più volte il nome perché ve lo possiate ricordare,  smetterà di correre domenica e ad aprile compirà 102 anni! 


Già solo questo fatto merita un POST... Aggiungiamo che l'omino barbuto, con un fisico asciutto, degno del più scafato maratoneta, non ha iniziato l'attività da ragazzino, come spesso avviene nella vita... Fauja Singh ha iniziato a correre a ottantanove anni... 
Anche questo fatto ha dello straordinario... Vi immaginate? A quell'età, se si è ancora vivi, nella maggior parte dei casi è già un grande successo se si riesce a portare a termine una passeggiata tranquilla... Fauja Singh, invece, dall'alto dei suoi ottantanove anni, ha iniziato a correre, ma a correre sul serio partecipando a nove maratone internazionali tra cui New York e Londra... Il suo tempo migliore? 5 ore, 40 minuti, 4 secondi... Non è detto che non mi giochi questi numeri al lotto!


La sua fu una scelta dolorosa... Perse la moglie e i figli... Qualcuno gli consigliò di lenire la propria disperazione facendo Jogging...lui ascoltò il consiglio... Da allora non si è più fermato... Divenne una sorta di Forrest Gump... Vi ricordate? Ad un certo punto il protagonista del bellissimo film del 1994 di Robert Zemeckis  (sei Oscar nel 1995) incomincia a correre e non si ferma per un bel po'...


Gli cresce una lunga barba, ha uno stuolo di fans che cerca di stargli dietro...e lui corre corre...anche quella corsa ha un non so che di catartico... 


Non posso poi non ricordare il dramma del nostro Dorando Pietri (gli ho dedicato un POST un po' di tempo fa)... 


Il maratoneta italiano, un piccolo negoziante di provincia (era nato a Correggio e lavorò a Carpi nel suo negozio di frutta e verdura), si scoprì all'improvviso maratoneta dalle grandi doti... Gara dopo gara, a cui approdò per caso, si trovò alle olimpiadi di Londra nel 1908... Non ci poteva credere... La cosa fantastica era che aveva grandi probabilità di vittoria... E fu proprio così... Arrivò per primo al traguardo...ma, proprio negli ultimi duecento metri di fatica, nello stadio di Londra, alla presenza di 75.000 spettatori, cadde, sbagliò strada, cadde altre quattro volte... Il pubblico trepidava... I giudici lo aiutarono a rialzarsi... Concluse per primo la gara... Finì con il tempo di 2 ore, 56 minuti e 46 secondi e 4 millesimi... 


Pensate...per percorrere gli ultimi cinquecento metri gli occorsero dieci minuti... Il dramma di Dorando Pietri si compì quando venne squalificato poiché, per ottenere quella vittoria, fu aiutato dai giudici!
Ecco...queste sono le immagini che mi hanno richiamato Fauja Singh con il suo record personale 5 ore, 40 minuti, 4 secondi... Anche il maratoneta britannico di origine indiana in un certo senso sta vivendo il suo dramma... Certo nulla in confronto a quello di Pietri... 


Tuttavia quello che cruccia il nostro "giovanotto" è il fatto che il suo nome non sia stato inserito nel Guinnes dei primati come quello appartenente al più vecchio maratoneta di sempre. Come spesso avviene a questi signori di altri tempi e di luoghi lontani, non esiste infatti un certificato di nascita che attesti la sua reale età! Lui giura di avere quasi 102 anni... Noi tutti ci crediamo... Forse il governo indiano farà qualcosa per aiutarlo... Intanto, però, Fauja Singh appenderà le scarpette al chiodo, proprio domenica, al termine della sua ultima gara importante... Beh, c'è chi in quei giorni lascerà attività ben più "importanti"...direte voi... 
Io sono certo che Fauja Singh starà pensando che dovrà tornare presto a fare i conti con il proprio passato...appena smetterà di correre a tempo pieno (anche se ha dichiarato che continuerà a correre per sé) si troverà di nuovo a tu per tu con la morte della moglie e dei figli, con la solitudine, con la morte che, per quanto benevola nel suo caso, verrà, più prima che poi, a chiudere i conti con lui... 


Smettere di correre è come smettere di vivere... Come quelle persone che vanno in pensione e pochi mesi dopo lasciano la propria vita su una poltrona...
Non tutti hanno la fortuna di ritirarsi nelle stanze vaticane una volta abbandonate le proprie attività... Cosa farà Fauja Singh da lunedì? Dove vivrà? Con chi vivrà? La paura più grande di Fauja Singh è quella di essere dimenticato...per questo ho scritto tante volte il suo nome... Per questo da lunedì, ogni tanto, lo penserò...


Buona giornata...


1 commento:

  1. Bella storia!
    forse Fauja ha invece chiuso con tutto ciò che aveva in sospeso, tanto che ha potuto scegliere di chiudere. Ha deciso lui di smettere, forse perchè lui sapeva che il ciclo era compiuto.
    lui è un uomo libero....
    Ok, mi ricorderò anch'io di Fauja Singh!
    Ogni volta che mi capiterà di chiudere con qualcosa....

    ora invece vado a iniziare:
    Buona Giornata a te e a tutti i tuoi lettori!
    Ambi

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