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venerdì 1 febbraio 2013

01/02/2013 Venerdì mattino... PENSIERI SERI... Quello che resta...

Buon giorno...



La rubrica "Immaginando" di ieri ha proposto una fotografia... Questa.... 


La fotografia è di Steve McCurry...o meglio...questo è lo scatto che ho fatto io all'originale un mese fa alla mostra a lui dedicata a Genova, al Palazzo Ducale...questa...


La mostra è aperta sino al 24 febbraio. Vi consiglio di andarla a vedere...
Alla mia sollecitazione hanno risposto PATRZIA e AMBI nei COMMENTI al POST di ieri mattina... Andata a leggere...
Per riassumere,  PATRIZIA ha parlato di degrado, di povertà, di disservizi... AMBI si chiedeva se la casa esplosa fosse il frutto di una disgrazia o di una scelta... In questo secondo caso la casa "sparita" potrebbe rappresentare, per AMBI, il punto di partenza della rinascita...
Brave entrambe... Ora tocca a me...

Non mi serve ricordare il titolo della fotografia per "sentire" il messaggio... 
Questa immagine è polisemica... Dipende da quello che percepisce ognuno di noi...

Volete una lettura "superficiale?" Eccola...
Una casa che non c'è...in compenso c'è un cesso... Possiamo allora dire che questa casa "cessa" di esistere... Ma per quale motivo? Forse per un eccesso? Un eccesso di gas? O era fatta di gesso? Troppo fragile questa supposizione...troppo stupida...troppo inutile proseguire...

No...scusate...non è questa la mia immaginazione... Proviamo di nuovo...

Steve McCurry fotografa tante volte scene di guerra... Allora io, senza sapere se questa immagine sia una di quelle scattate nelle zone "calde" nel mondo, ci vedo la guerra, la stupida e irresponsabile barbarie dell'uomo contro un suo simile... Certo quest'ultimo parlerà un'altra lingua, osserverà un'altra religione, vivrà in un altro stato... Però pensateci... Com'è possibile che un essere umano, di qualsiasi cultura, possa arrivare a tanto? Ma ci pensate? Per ridurre così una casa occorre farla saltare in aria...  Quanti chilogrammi di tritolo, quante bombe sganciate da un aereo? E le persone che la abitavano? Chi arriva a ridurre così una casa non si cura certo della sorte dei suoi legittimi proprietari... Eppure... se il "barbaro" si immedesimasse nella sua "vittima"...se si mettesse nei suoi panni e nella sua casa...lo farebbe ancora? Quanti sacrifici per avere una casa! Certo io parlo da "europeo"...  Forse nel luogo della fotografia siamo molto lontani dal nostro continente...cambiano molte cose... Ma una casa è sempre una casa...una vita è pur sempre una vita... Dove siamo arrivati? O meglio...dove non siamo arrivati?  Se è esistito davvero Caino, che pochi progressi abbiamo fatto? E poi...per parlare di Europa...quanti anni sono passati dalla shoah, dai campi di concentramento, dalla alienazione e annientazione di milioni di ebrei e minoranze etniche e sociali? E allora mi stupisco che un'altra "civiltà" radi al suolo la casa di un'altra "civiltà"?  Ma allora non c'è speranza!
Guardo la fotografia...pochi resti...pochi pezzi di mura...e un gabinetto... Irriverente testimone di una cosa, di una casa, sacra... Una grottesca visione... Oltre il danno la beffa, lo schiaffo... E il gabinetto trionfa sul nulla...un nulla che racconta di qualcosa che c'era...qualcosa e qualcuno che occupavano quello spazio diventato troppo ampio...come un urlo in mezzo al silenzio...o come un silenzio in mezzo alle grida... Le altre case, e i loro abitanti, poco più in là, tirano un respiro di sollievo... "Mors tua vita mea"... Ma per quanto? Fino a quando un altro uomo, o un nuovo scatto d'ira dello stesso "essere", porrà fine ai ricordi che si sono costruiti con cura e fatica...

... e per finire... Un'ultima immaginazione...

Si dice che Steve McCurry costruisca dei veri e propri set per le  proprie fotografie... Possiamo quindi pensare che questa, come altri suoi scatti, sia finta, o perlomeno "costruita?"
Che importanza ha? Quello che conta è che faccia pensare! E poi...sarà una fotografia di guerra o la casa distrutta è l'altrettanto  tragica conseguenza di un terremoto...o di un tornado...o di un'alluvione?
Quello che conta è che la casa non c'è più! Questo è il vero dramma... LA CASA NON ESISTE PIU'! E' stato il terremoto? Pensate all'Emilia, all'Abruzzo, al Friuli, all'Irpinia, al Belice... Quante case sono state ridotte così? Pensate alle alluvioni, da Genova in giù... Pensate a tutte le case e le strutture abbattute dai tornado in ogni parte del mondo...o dagli tsunami... Come si fa a "pesare" il dolore della perdita? Quanto pesa il terremoto rispetto al tornado? Non diciamo assurdità! Semmai possiamo non immaginare ma dichiarare senza tema di essere smentiti che la differenza la fa sempre lui, l'uomo...perché se si può (forse) accettare con molta difficoltà la distruzione da parte della "mano di Dio" non si può in alcun modo comprendere e accettare la cieca violenza di uno dei suoi "figli"...

...Buona giornata...

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