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sabato 1 novembre 2014

01/11/2014 Sabato pomeriggio... L'ascolto del sabato...

Buon pomeriggio...




In questa giornata dedicata a tutti i Santi...vigilia del giorno dei morti, voglio accompagnare il ricordo dei nostri cari con un'opera straordinaria di Lorenzo Perosi:  Il Transitus Animae




Lorenzo Perosi è un mio conterraneo, essendo nato a Tortona il 10 dicembre del 1872 .
Grande musicista con grande esperienza, assunse, dopo altri prestigiosi incarichi, la direzione musicale della Cappella Sistina (nel 1894 aveva preso gli ordini sacerdotali), che tenne (a parte brevi periodi) fino alla sua morte avvenuta a Roma il 12 ottobre 1956. 
Il suo stile ricorda, per molti aspetti, quello della "Giovane Scuola"; nelle sue note individuiamo, infatti, chiari riferimenti allo stile di Mascagni, Leoncavallo, Puccini, Giordano e Cilea. Questo si individua soprattutto nella felice melodia delle sue opere, pervase sempre da influenze del canto gregoriano e da reminiscenze wagneriane…



La produzione di Perosi comprende gli oratori Passione di Cristo secondo S. Marco (1897), Resurrezione di Cristo (1898), Il Natale del Redentore (1899), La strage degli Innocenti (1900), Giudizio Universale (1904), Dies Iste (1904), il nostro Transitus Animae (1907), Il Nazareno (1950) ed altri…
Il resto della produzione si riferisce a 52 Messe, uno Stabat Mater (1904) e centinaia di vari pezzi sacri corali; due poemi, 9 suite ed altri lavori sinfonici; composizioni strumentali da camera (fra cui 18 quartetti e 5 quintetti) e organistiche.



Il Transitus Animae è dedicato al fratello Marziano e ha visto la luce nel periodo più intenso della sua attività di compositore.  L'oratorio  doveva inaugurare la Sala Pia ai Borghi in Roma.
L'opera non è propriamente un oratorio. In esso non è prevista la figura dell'Historicus, del narratore, ma è piuttosto una grande Cantata affidata ad un mezzosoprano, che interpreta l'Anima, e al coro con accompagnamento dell'orchestra.

L'oratorio inizia con l'anima che prega umilmente: "Miserere mei Domine... amplius lava me"; poi è la volta del coro che si rivolge agli  agonizzanti: "Proficiscere anima cristiana". 
L'Anima, dopo vari episodi,  riprende la sua intensa preghiera: "Averte faciem tuam a peccatis meis" e il coro la consola con le parole "Libera, Domine". Un accento ancora più drammatico assume la voce dell'Anima: "Ne projcias me a facie tua".  
Nel corso dell'opera arriverà ancora  un'ultima invocazione trepidante dell'anima: "Libera me Domine de morte aeterna" L'Anima, giunta all'epilogo, non può che abbandonarsi alla volontà di Dio: "in manus Tua Domine. Ed ecco, allora, il coro intonare "In Paradisum deducant te Angeli". Il tema gregoriano è elaborato in maniera eccelsa da Perosi… Prima a quattro…poi a cinque-sei voci. L'episodio termina con la ripresa del tema iniziale, dolcissimo, nei soprani e infine con uno speranzoso e osannante "in Paradisum".

Perosi, con questa e le altre sue opere, ci dà ogni giorno una lezione: Lorenzo, nella sua vita, ha seguito sempre con coerenza e amore le sue due grandi vocazioni: verso Dio e verso la Musica… Un esempio da imitare...per sempre...





Lorenzo Perosi " Transitus Animae"


Fiorenza Cossotto, mezzosoprano
Coro Polifonico di Milano
Giulio Bertola, chorus master
Orchestra dell`Angelicum di Milano
Franco Caracciolo, conductor

A più tardi...

1 commento:

  1. Da vecchio tortonese, apprezzo il post sperando che sia letto anche dai giovani molti dei quali non conoscono le personalità tortonesi.

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