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lunedì 23 giugno 2014

23/06/2014 Lunedì mattino... PENSIERI SERI... MAI PIU' BARRIERE!

Buon giorno...



Inizierò il mio POST con questo SPOT (e scusate il gioco di parole) che ho realizzato nell'ormai lontano 1999 con i miei allievi del Liceo delle Scienze Sociali... Non dico altro...


Ieri vi ho fatto immaginare... Per farlo ho derogato al principio che caratterizza la mia rubrica dedicata ai voli della fantasia: quello di pubblicare una sola immagine a inizio POST... La signora "bisbetica", che tanto anima le mie pagine facendo solerti e soventi incursioni nelle mie parole, mi ha costretto a pubblicare ben due immagini...diverse tra loro eppure simili, in un certo senso... Le pubblico nuovamente, come vuole la tradizione... Le pubblico una di seguito all'altra...



Ecco... Le due immagini sono davvero molto diverse... La prima è scura...quasi tetra...racconta di una sedie a rotelle e di una scala ripida, piena di scalini... Ogni scalino una stilettata al cuore di chi, per i più svariati motivi, deve spostarsi con gambe non sue... La seconda, invece, apre il cuore e la mente...apre il cuore e la mente verso orizzonti incredibilmente belli e profondi... Forse il mare, per chi è costretto su una sedia a rotelle, non rappresenta una barriera al pari di una gradinata? Forse lo stesso oceano non rappresenta una barriera anche per noi che camminiamo? Di fronte a quella enorme distesa di acqua e pesci chiunque si sente impotente... Eppure il mare e quella scala sono così diversi... Non a caso ho voluto pubblicare la fotografia di quella bellissima ragazza con le braccia aperte, simbolo di pace, di ottimismo, di determinazione...di amore per quell'amico che le sta di fronte e che, nonostante la sua invalicabilità, le vuole bene... Quella scala, inarrivabile no...quella non è amica...perché quella scala l'ha voluta l'uomo...non il mondo... L'uomo è arido...o perlomeno distratto... Quando realizza le sue opere non si domanda se il suo "prodotto" potrà nuocere a qualcuno...



Chiamatele barriere architettoniche o mentali... Sono comunque un "mare" invalicabile per chi non può scalare le vette della superficialità umana...


Noi uomini (in senso lato, s'intende) non abbiamo ancora capito che siamo tutti uguali... Siamo uguali nella nostra impotenza, nella nostra fragilità, nel nostro eroismo, nel nostro egoismo... Per esserlo di più dovremmo metterci tutti sullo stesso piano... 




Invece no! Noi continuiamo a seppellire la nostra intelligenza nel cemento, nelle strutture poco funzionali... Noi, con i nostri limiti mentali, non ci fermiamo a pensare a coloro che hanno altri deficit...quelli motori...per esempio...


Ma potrebbero anche essere, e correggetemi se sbaglio, sociali...razziali...linguistici...culturali... 
Continuiamo a costruire barriere architettoniche non pensando ai nostri "fratelli" in carrozzina così come continuiamo a buttare via cibo acquistato in eccesso senza vedere le persone che ci girano intorno, falcidiate dalla crisi economica...o da qualsiasi altra piaga incontrata nelle pieghe di una vita sfortunata...


Scale reali...scale sociali...scale culturali...


Chi ha le "gambe" per salire va e, senza troppi scrupoli, non si ferma a pensare a coloro che non hanno l'energia, la forza, l'audacia, la fortuna necessarie a salire in una "classifica" che li vede sempre sul gradino più basso del podio...


I più fortunati, quando tutto va per il meglio, si dimenticano molto spesso (o sempre) che le cose potrebbero cambiare anche per loro... Un incidente, una sfortuna economica, un problema familiare e...ZAC...ti ritrovi in ginocchio...o seduto...o prono... Questa vignetta rappresenta molto bene la "scala evolutiva" su cui ognuno di noi cerca di arrampicarsi come può...prima di iniziare la discesa...


L'uomo non è lungimirante... Se lo fosse vedrebbe in chi è in difficoltà se stesso...sua madre, suo padre, suo fratello, sua sorella...e lo aiuterebbe...
Ma l'uomo corre...e non bada al presente di chi, in qualche modo, potrebbe specchiarsi nel suo futuro...
E costruisce scale...fisiche e ideali...steccati, barricate...al grido di "Mors tua vita mea"...
Trovo sia già drammatica la noncuranza con cui si progettano le cose e la vita senza tener conto delle difficoltà degli altri. Posso perdonare, con difficoltà, questa distrazione di massa... Non posso però in alcun modo accettare che l'uomo del terzo millennio non si fermi a considerare il male  che fa a chi è più debole e in difficoltà compiendo atti di cui non si rende neppure conto della gravità...
Chiudo raccontandovi un episodio che mi è capitato tre giorni fa... Mi farò aiutare da alcune fotografie che ho scattato in quell'occasione...
Venerdì sono andato nella casa di mio padre... Capita spesso... Ogni volta vado a parcheggiare nei pressi del Liceo scientifico... Lì ci sono parcheggi (gli unici) liberi... A piedi, come ogni giorno, ho percorso le poche centinaia di metri che separano il parcheggio dalla casa di mio padre... Il condominio che precede lungo il percorso quello dove vive mio padre è circondato da un marciapiede piuttosto alto... Per agevolare il passaggio dei portatori di deficit sono state create due rampe... Una delle due parte proprio al termine delle strisce pedonali che permettono l'attraversamento dello stradone in un punto molto pericoloso dello stradone... Ebbene...entrambe le rampe erano "invase" da altrettante automobili che automobilisti superficiali (potrei usare definizioni peggiori ma mi fermo al male minore) non hanno esitato a parcheggiare sugli unici punti di accesso per chi è costretto su una sedia a rotelle... 

Rampa uno...come si presentava...


Rampa due...come si presentava...




Rampa uno...come dovrebbe essere: LINERA!



Rampa due...come dovrebbe essere: LIBERA!


STRISCE PEDONALI COMPRESE!



Allora ho capito che l'uomo ha percorso davvero poca strada, scalato pochissimi gradini di un'esistenza che dovrebbe essere ricca di intelligenza, umanità, altruismo, generosità, tolleranza e comprensione...
Fino a quando l'uomo continuerà a costruire monumenti al niente e quando davvero inizierà a sgretolare ogni tipo di barriera issata contro un'umanità profonda che sembra, però, ancora sommersa dalla più sconcertante mediocrità?

Aiutatemi a capire...per favore...



Buona giornata...






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