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lunedì 10 febbraio 2014

10/02/2014 Lunedì mattino... PENSIERI SERI... Con le gomme sgonfie...

Buon giorno...


Lunedì mattino... Ore 5:21... Suona la sveglia...come tutti i lunedì... Mi porto dietro in questo risveglio traumatico la bella esperienza del concerto di Brondello... L'ottimo affiatamento che si consolida tra il sottoscritto e Claudio Gilio... Mi porto dietro i sapori che ci ha regalato il ristorante "La Torre", di Brondello...eccezionale... Se vi trovate da quelle parti dovete provarlo assolutamente... Mi porto dietro la simpatia del suo titolare, Ivano, davvero l'uomo delle mille risorse... Mi porto dietro l'abbraccio con il mio amico fraterno Giorgio che non vedevo da anni...quello degli amici più recenti...e quello di un nuovo, e numeroso, pubblico.
Lunedì mattino...ore 5:21...è un buon modo quello di risvegliarsi ricordando l'ultimo grande successo... 
Eppure c'è qualcosa che stride... E sapete cos'è? E' la consapevolezza di aver avuto tra le mani uno strumento pessimo...il peggiore che mi sia mai capitato...
Ho già accennato al problema...e qualcuno reputerà ridondante il mio ritornarci su... Per me non lo è... Per non tediarvi molto esprimerò il mio concetto in poche parole...
La vita di un musicista è fatta di tante soddisfazioni ma, ancora di più, di grandi sacrifici...che durano una vita... Fin da piccolo, da quando decidi di fare il pianista, o il violinista, o il flautista...e così via, ti voti a un continuo forzarti a uno studio matto e disperatissimo... Ore e ore allo strumento... Ore portate via al tempo libero, allo studio di altre discipline, agli affetti... 


Un rischio enorme... Investi la tua gioventù non sapendo se quello che stai puntando al tavolo della vita ti farà vincere o perdere... E quando, molti anni dopo, sei consapevole di essere riuscito nell'impresa, di essere diventato un musicista professionista, ecco...lì incominciano le gioie e i dolori... Le gioie dei successi...i dolori della paura...di non riuscire a mantenere l'altissimo livello nel prossimo recital...


Chi suona non ha rete... Certo...il musicista che suona dal vivo non rischia la vita... Non è come il trapezista che volteggia senza protezione e che sa che, se commette un errore, può rischiare di morire... Il musicista, se sbaglia, rischia "solo" di fare una figuraccia... L'adrenalina è alle stelle...il cuore aumenta molto le pulsazioni... Col tempo s'impara non a non avere paura ma a dominarla...a vincerla...
Poi capitano serate come quelle di sabato...importanti...con un pubblico numeroso e sconosciuto... E ti capita per le mani il peggior strumento della tua vita...
Non c'era un tasto che avesse lo stesso suono...intendo dire lo stesso "corpo"... I bassi variavano la pressione sonora e il timbro a ogni cambio di tasto... Tra la parte medio bassa e quella medio alta c'era un abisso... Non sembrava neppure lo stesso strumento... Meccanicamente, poi, era un delirio...


Mi corre l'obbligo di dire immediatamente che non era uno strumento dei miei noleggiatori di fiducia dei quali spesso vi parlo e dei quali trovate anche il logo a destra dei POST di questo BLOG... Il noleggiatore di sabato lo conosco comunque molto bene e lui conosce molto bene me... Non posso non farmi questa domanda: sapeva il signore che il pianista del concerto ero io? Se la risposta è affermativa allora non ci sono dubbi: il suo è stato un "attentato". Forse è stata una vendetta nata dal fatto che io non mi servo più dei suoi strumenti da un po' di anni a questa parte. Forse, semplicemente, il fatto è da leggersi come una mancanza di stima... Se la risposta è negativa...allora non posso che registrare la notevolissima caduta di livello della qualità del service di questa ditta...
Quando si suona a certi livelli lo strumento fa la differenza... E non venitemi a raccontare la storia che è il pianista che fa lo strumento e non viceversa... Vi sognereste di far giocare a un grande campione una partita importante di calcio con un pallone sgonfio? Fareste correre il giro d'Italia o il Tour de France a un grande ciclista con una bicicletta dalle gomme sgonfie?
Ecco...sabato io avevo proprio le gomme sgonfie... 


Mi sono dovuto appellare a tutte le mie energie vitali e alla mia esperienza per portare a casa la serata... Il concerto di ACROSS DUO di sabato è stato uno dei migliori... Però...che fatica! Nei passi di agilità i tasti non mi seguivano...le dita si stancavano... Un'ora e mezza di terrore e sudore...di fatica psichica e fisica... Avrei dovuto protestarlo... Alle prove, quando ho capito in una frazione di secondo che lo strumento era un "chiodo", avrei dovuto rifiutarmi di suonare... Fare questo mi sembrava ingiusto nei confronti del mio socio e amico Claudio Gilio, di Ivano...che tante energie ha profuso in questo evento...del numeroso pubblico che sarebbe arrivato di lì a poche ore... 
Mi sono limitato a costringere il noleggiatore a rimettere le mani sulla martelliera di quel Yamaha C3... E cosa poteva fare in un'ora...forse un miracolo? Quelli li faceva, e forse li fa ancora, solo Gesù Cristo... Non sono affari dei poveri cristi...
Quel pianoforte mi faceva pena... Mi ricordava quegli anziani che sono diventati l'ombra di loro stessi... In gioventù hanno fatto scintille...erano i padroni del mondo... Ora, mestamente, cercano di trascinare la propria carcassa tra un giorno e l'altro di una vita al capolinea...
Così, quando ho visto lo strumento, infagottato, prendere la via dell'uscita della sala del concerto, non ho potuto che esprimere un pensiero di compassione nei confronti di quel pianoforte... Sì...ogni volta io mi lego sentimentalmente  allo strumento con cui entro in contatto... Quel poveretto, pieno di cerotti neri che coprivamo le sue magagne alla vista del pubblico, ma non dell'esecutore, se n'è andato mestamente... Non ho potuto non pensare allo splendido strumento suonato un mese prima a Siracusa...




Anche lui "schienato" al termine del mio concerto... Questo, però, è uscito da vincitore...è stato "domato" da me...ma è uscito con fierezza dal locale nel quale era avvenuto il concerto...
Quello di sabato, invece, il pianoforte se n'è andato come un toro se ne esce al termine di una corrida... Esangue...umiliato...privo di dignità...e di vita...



Se il titolare della ditta che ha portato quello strumento leggerà mai questo POST non dovrà prendersela con me... Se la prenda piuttosto con se stesso e, se ne avrà le possibilità, ponga rimedio a una manchevolezza che non fa che offendere la Musica...

Buona giornata...

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