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martedì 27 maggio 2014

27/05/2014 Martedì mattino... PENSIERI SERI... Il vuoto...

Buon giorno...


Ieri vi ho fatto immaginare... La fotografia che mi ha aiutato nell'operazione era questa...


Un teatro vuoto... Il bianco e nero contribuisce a dare ancora maggior risalto a quel tempio svuotato...a quel tempio stempiato... 

Sono certo che tutti quelli che si occupano di teatro, Musica, spettacoli abbiano in qualche modo fatto considerazioni più o meno profonde su quella bella struttura che ho catturato dalle maglie della rete...
Chi fa teatro vive nel costante terrore di trovarsi di fronte alle poltrone vuote... 


La sconfitta più grave per un attore o per un musicista è quella di non aver saputo portare la gente a teatro o nell'auditorium... 


Poca gente, uguale insuccesso... Spesso la colpa non è dell'artista... Ce ne sono di bravissimi e sconosciuti che non possono certo sperare di riempire gli spazi enormi di certe sale... La differenza la fanno i media... Più ti pompano più riempi... Non è detto che quelli più "pompati" siano anche i più meritevoli...
E' un discorso vecchio come l'arte...
Poi c'è un altro aspetto molto importante: il teatro vuoto prima del debutto... quello sì che è un bel momento! 


Ve l'ho già scritto un milione di volte!
Quelle ultime ore prima che il sipario si alzi sono le più incredibili di tutto il processo di preparazione... 


Sei tu...solo...su quelle tavole di legno... Io mi ci corico sempre prima di uno spettacolo.... 


Perché devo sentire la loro polvere su di me... Devo diventare un tutt'uno con quel magico mondo irreale... Quelle poltrone vuote no...non fanno paura... PER NULLA! Sono amiche...ti guardano...e ti sorridono...perché sanno la fatica che hai fatto per arrivare sino a lì...


Ecco...questi sono i due aspetti del teatro visti con gli occhi del professionista...
Poi ce n'è un terzo... Questo aspetto non dipende da te...ma dal popolo di genitori dei novelli "Mozart" della tastiera... Il popolo di quei genitori che vanno a riempire la poltrona del teatro (o della chiesa...o della sala comunale) giusto il tempo per ascoltare il proprio figlio che suona... E poi?


Poi c'è un mare di cose da dire...su questo pubblico "egoista"...e c'è molto da dire anche sul popolo dei pianisti in erba...poco rispettosi, a volte (non sempre, per fortuna), di chi trasmette loro l'arte di toccare i tasti di uno strumento meraviglioso e pieno di magia...
Troppo da dire...


Lo farò...forse...nei prossimi giorni... Forse domani... Perché no?

Buona giornata... 

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