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giovedì 22 maggio 2014

22/05/2014 Giovedì mattino... E la luna bussò...

Buon giorno...



Ieri è arrivato un immaginando... Lo suggeriva una fotografia carpita dalla rete... Un'immagine suggestiva... Una luna piena...e una mano che sembrava toccarla... Perché ve la racconto a parole quando c'è l'immagine? Eccola...


Chi mi conosce bene sa perché ieri ho postato quella fotografia... Ieri, 21 maggio, ricorreva il quarto anniversario della morte di mia madre... Quel giorno, caldo come ieri, con un bel sole e i fiori che facevano a gara a chi profumava di più, ha visto partire mia madre per altri luoghi...altre dimensioni...
Quel giorno non potrò mai dimenticarlo... L'ho già raccontato negli anni scorsi... Riassumo per chi è arrivato nelle mie pagine da poco...
Erano le 15:00 del 21 maggio 2010... Sono passato da mia madre... Era ricoverata all'RSA a cinquanta metri dalla casa di mio padre... Mia mamma aveva bisogno di assistenza continua... L'alzheimer aveva divorato lei...e noi...
Dopo un breve saluto e un bacino sono partito...direzione Savona... Alla sera ero impegnato come pianista accompagnatore nella serata finale, con pubblico, di un concorso di canto presso il bellissimo Teatro Chiabrera...


Cinque minuti dopo la mia partenza è squillato il telefono... Cinque minuti dopo quel bacio mia mamma era morta... Ho girato l'auto e sono tornato indietro... Dovevo vederla con i miei occhi...non ci credevo... Ero certo che mia madre fosse morta... In verità ce lo aspettavamo da un momento all'altro... Ad ogni modo, anche se ti senti preparato all'evento, quando capita, rimani sempre sbigottito... Cinque minuti prima lei, pur inconsapevolmente, faceva parte del mio mondo...ora non più...
Non ho potuto saltare l'impegno del Chiabrera... Come avrebbe fatto l'organizzazione? Sono andato, col cuore otturato dal dolore lancinante...ho suonato...bene... Piangevo tra un brano e l'altro...dietro alle quinte...


Il fatto paradossale è che, il giorno dopo, sarebbe iniziato il Concorso Nazionale per Giovani Pianisti che dirigo da oltre vent'anni... Era l'anno delle prove con l'orchestra... Già...il 2010 ricorreva il bicentenario della nascita di Chopin e Schumann... 
A noi organizzatori c'era parso bello bandire un'edizione speciale del concorso con tanto di orchestra sinfonica che accompagnava i pianisti più grandi... Oltre cinquanta professori d'orchestra arrivati appositamente dalla Romania...e un sacco di pianisti provenienti da ogni città d'Italia...
Non ho potuto saltare neppure quell'impegno... Il sabato è passato con il sottoscritto seduto dietro a un tavolo...nascosto dietro agli occhiali da sole... Mi sentivo come un leone i gabbia... Avrei voluto scappare...andare da lei... Non potevo... Dal direttore dell'RSA avevo ottenuto il permesso speciale di passare la notte nella camera ardente... Solo di notte potevo stare con lei... Così è stato il venerdì sera, dopo la serata al Chiabrera, Savona...così è stato il sabato...dopo il concorso... 


La domenica la competizione pianistica avrebbe osservato un giorno di riposo... Avrebbe ripreso il lunedì, giorno del funerale di mia mamma... Quel giorno di festa l'ho passato sempre con lei...giorno e notte...
C'era un comune denominatore in quelle notti piuttosto fredde e silenziose...una enorme luna piena... Ovunque mi girassi la vedevo... In quei giorni ho capito che non era apparsa per caso... Era un segnale... Quella Luna mi confortava tanto... E' come se mia mamma fosse lassù... Cioè...è come se mia mamma avesse ancora il suo corpo, che con la morte  aveva ripreso la sua dignità,  zavorrato a terra...ma la sua essenza...il suo "interno" fosse seduto su quel cuscino luminescente...
Il giorno del funerale non vi dico... 


La cattedrale era stata "noleggiata" per l'intera mattinata e un pezzo del pomeriggio da una produzione cinematografica... La sequenza del film da girare prevedeva un finto funerale... Il funerale di mia mamma è stato spostato per questo motivo alle 17:00... Incredibile... Quel pomeriggio sono andato in duomo un po' prima... Ho portato un pianoforte... Avrei suonato per mia madre e le POKER SINGERS, al completo, avrebbero cantato, magnificamente, le canzoni che io, negli anni della sua malattia,  avevo scritto per lei... Il parroco, in realtà, aveva avuto da eccepire sul repertorio: "non è roba liturgica!"... Io avevo risposto che neppure l'"affitto" della cattedrale era molto liturgico... Le canzoni scritte per mia madre erano sincere, oneste...profonde... Le ho eseguite... C'è stata un'altra cosa di quel giorno che ha stonato un po'... Un prete, credo il vice parroco, alle 17:55, mentre mia mamma era ancora lì e io e le ragazze stavamo ancora cantando per lei, ha preso il microfono e ha pronunciato la seguente frase "evangelica":  "prego defluire in modo da consentire di iniziare la messa delle 18:00"... Uhm...brutta storia... Capite? Mia mamma si stava congedando dai vivi...era lì per l'ultima volta, due ore e mezza in ritardo perché prima, in quella chiesa, avevano girato un film, e ora il prevosto non aveva tempo da perdere dietro al dolore sincero di una famiglia...
Non dico altro... 
Torno alla luna... 
Quei giorni, quando ha incominciato a ridursi e trasformarsi nella consueta "Luna calante", io ho sofferto molto... 


Mi pareva proprio che si stesse portando via mia mamma...per sempre...
Ci ho dovuto fare i conti per un bel con quella luna e i suoi cicli... Poi, pian piano, ho capito che ogni volta che tornava, piena e bella come il sole, mi mandava dei segnali e degli influssi positivi...comunque importanti...
L'ultimo me l'ha mandato in questi giorni...Ve l'ho raccontato qualche POST fa... 
Pochi giorni fa è tornata...come sempre...piena...bella...lucente... Il giorno dopo la sua venuta mi è arrivata la telefonata dal telefonino di Matilde, la mia anziana amica musicista... Proprio lei, oltre alle persone della mia famiglia, mi era stata vicino in quei giorni tremendi del concorso...quei giorni in cui io dovevo stare seduto a un tavolo della commissione a mantenere la lucidità del giudizio avendo il cuore sgretolato dal dolore per la perdita di mia madre... Proprio Matilde, presidente di una sezione del concorso, mi aveva detto parole importanti... Il giorno del funerale non aveva voluto mancare... Per non essere di peso a nessuno (Matilde era piuttosto sola) aveva preso un taxi da Novi Ligure...semplicemente per esserci...per essermi vicino ancora...in quel giorno... 


Così, pochi giorni fa, quella Luna piena è tornata per prepararmi psicologicamente...sono certo! E' arrivata...l'ho guardata...ho, naturalmente, pensato a mia mamma...come sempre faccio quando la vedo in tutta la sua pienezza...e poi, il giorno dopo, è arrivata la telefonata... Matilde stava morendo... La sua parente più prossima mi aveva telefonato con Matilde ancora in vita... Così aveva voluto la mia cara amica... Voleva che io sapessi che se ne stava andando prima del fatto compiuto...
E' morta il primo giorno del concorso pianistico...come mia mamma... E io di nuovo seduto a quel tavolo...a far fatica...a inghiottire i nodi alla gola...a far parlare il presidente al mio posto... Io non ci riuscivo...
Quella Luna ora sta scomparendo di nuovo... 
Ieri mattina, davanti alla tomba di mia madre, ho pensato... Beh...in fondo Matilde l'avrà incontrata subito...forse proprio su quella Luna... Mia mamma è morta da quattro anni... Un po' si sarà abituata alla morte...potrà spiegarle com'è... 


Poi un altro pensiero mi ha raggiunto... Abituarsi alla propria situazione di morte significa vivere oltre la morte stessa...sopravviverle...
Pensiero troppo grande da farsi in una mattina di maggio...prima della partenza per le prove forsennate di due spettacoli che devono debuttare all'inizio di giugno...
Pensieri troppo grandi...anche per questo POST...
Ci tornerò sopra...ci lavorerò...promesso...
... Non ora...


Buona giornata...

1 commento:

  1. Maestro, buongiorno. Il suo scritto è colmo di dolore, di angoscia, di amore, avvolti nella matassa del ricordo.
    Mi sono molto rattristata x lei e, con lei, ho ricordato le persone care che mi hanno lasciata, dandomi un dolore fortissimo. E poi, il senso di solitudine e di smarrimento. Un abbraccio forte. SE

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