Buon giorno...
Ieri ho già espresso alcuni pensieri (seri) sul teatro vuoto...
Noi che facciamo "spettacolo" siamo sempre in bilico tra il temere il teatro senza pubblico, inteso come un contenitore vuoto, privo di quella gente che dovrebbe ascoltarti ed, eventualmente, acclamarti, e l'amare lo stesso spazio deserto, inteso come quel luogo in cui, dopo poco ti andrai ad esibire di fronte, si spera, a un pubblico numeroso e partecipe...
Mi rendo conto che sono stato un po' farraginoso nell'esporre questo concetto...
Insomma... Avete capito, no? Io temo il teatro con poca gente...quando suono o metto in scena un mio spettacolo...lo amo, invece, quando è vuoto perché è ancora chiuso e io mi trovo, da solo, a far parte di lui...intensamente...
La terza eventualità, di cui non ho ancora scritto nulla, è quella del teatro, o dell'auditorium...o della chiesa che si svuota in itinere...
Ecco questo davvero è un dramma! Perché, vedete, se la gente è poco in partenza, amen... Ma se questa è tanta e, piano piano, se ne va, allora vuol dire che hai proprio fatto cilecca! Non sei riuscito a trattenere le loro menti, il loro cuore...
C'è solo un caso in cui lo svuotarsi del luogo in cui si sta facendo Musica non dipende da te ma dagli altri: il saggio degli allievi.
Non so se avete già notato... Parlo soprattutto ai colleghi docenti di pianoforte, degli altri strumenti...ma anche agli insegnanti di danza... I saggi sono l'esempio più evidente che in Italia non c'è educazione comportamentale all'ascolto degli altri da parte dei vari genitori dei novelli artisti...
Ogni anno è la stessa cosa... Nei saggi di strumento si collocano sempre i più piccoli all'inizio del programma... E' giusto...sono meno esperti...e poi hanno poca resistenza fisica... Ai piccoli viene sonno molto presto... Tollero quindi il fatto che bimbo, mamma, papà, nonna, nonno, fratellino e cuginetto escano anzitempo dalla chiesa o dal teatro... Domando, però, questo: perché cara famigliola del bimbo che suona per primo, o per secondo, o per terzo, sapendo che tanto andrai via dopo la prima, la seconda o la terza esecuzione, non ti siedi in fondo alla chiesa in modo tale che, quando ti alzerai, non disturberai il resto della platea e, cosa da non sottovalutare, non lascerai spazi immensamente vuoti nelle prime file?
L'abbandonare la posizione da parte della famigliola "A" comporta necessariamente il subitaneo accaparramento da parte della famigliola "B" dei posti lasciati liberi ...il tutto, ovviamente, durante l'esecuzione del secondo giovane esecutore...il quale, di certo, non sarà felice di avvertire un notevole tramestio...
Mi sa che questo "pensiero serio" si sa che si trasformerà in una mezza "Pesciade"... Allora...faccio così...inserisco anche la "copertina" della rubrica faceta...giusto per sdrammatizzare...
Dico io...è proprio così difficile investire un'ora e mezza di una serata di fine anno scolastico per ascoltare TUTTI i pianisti?
Per un giovane esecutore è importante suonare in pubblico...ma è altrettanto formativo ascoltare gli altri...
Signora mia! Sento la sua considerazione come se fosse qui vicino a me a dirmela! Lo so che a volte i saggi sono eterni... Tuttavia le garantisco che, anche quando durano un'ora o poco più, avviene la stessa cosa... Ogni famiglia viene al saggio per il suo pargolo... Il resto non conta... Signora... HA RAGIONE! NON SONO TUTTI COSI'... Conosco tante famiglie che arrivano all'inizio e vanno via alla fine dell'ultima esibizione...
Però, mi creda, sono troppe quelle persone che dimostrano poca sensibilità nei confronti dell'"arte" altrui... Nello scrivere, incespico quasi nelle parole... "Arte altrui"...suona un po' cacofonico...soprattutto in chi ha la "r" moscia... SI', SIGNORA! Lo so che non sto parlando ma scrivendo... Tuttavia la "r" moscia è un qualcosa che uno si porta dietro anche nella scrittura...perché è dentro la mente...
COMUNQUE! Non mi faccia divagare, signora! Stavo terminando un discorso...
Oggi le persone, una buona percentuale di loro, non hanno più pazienza... Sono state addestrate dalla televisione ad avere fretta... Inoltre...volete mettere un saggio di pianoforte...con una ventina, o più, di pianisti? No!? Ma neanche da morto! Meglio arrivare in loco, accaparrarsi i primi posti, fare duecento fotografie alla creatura, magari realizzando anche un paio di video con iPad, iPhone e altre diavolerie simili e poi scappare subito a casa... Dieci minuti dopo l'ultima nota della "Canzonetta" di Mozart l'intera famigliola è già a casa...spaparanzata davanti al "Grande fardello!"... Qualcuno del gruppo sarà già collegato a Facebook per caricare le duecento fotografie del bimbo bello... Così tutti, famigliari e amici, potranno dire: "Oh...ah...ma che bello...ma che bravo!"
... Che importa sapere come avranno suonato gli altri? Che importa non aver ascoltato i pianisti più grandi, quelli che davvero sanno tirare fuori dal tuo cuore pezzi di anima? Che importa aver perso un'occasione per far crescere il bimbo tirato fuori dalla bambagia giusto per fargli suonare il motivetto sulle prime cinque note della scala?
...Non credo le cose cambieranno... Si dovrà per sempre fare i conti con tante teste, tanti cuori, più o meno profondi...più o meno pensanti o pesanti...perché questa è la vita...meravigliosamente differente...in cui siamo capitati...
Buona giornata...