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lunedì 29 luglio 2013

29/07/2013 Lunedì mattino... PENSIERI SERI... Improvvisare...

Buon giorno...


L'altro ieri, dopo il concerto alla villa Faraggiana di Albissola Marina (Sv), più di uno spettatore mi ha chiesto di spiegare in due parole il termine "improvvisare"... Era indubbio che il mio concerto si fosse basato per l'80% sull'improvvisazione...


Ho provato a spiegare in poche parole quello che significava per me improvvisare... Difficile farlo in due minuti... Ci provo questa mattina...

Parto da un presupposto teorico: esistono le scale... Per il pianoforte, come per ogni strumento, sono molto importanti...


Ehm... NON quel tipo di scale!
Così come ci sono quelle "normali", ossia le successioni di toni e semitoni canonici che definiscono le scale maggiori e minori, esistono anche quelle per l'improvvisazione... Guardate che sto semplificando moltissimo...
Queste si chiamano "modi"... Voi mi direte: "ma che MODI sono questi?!" Pensate che si chiamano: DORICO, FRIGIO, LIDIO...ecc... Esattamente come i modi dell'antica Grecia e come quelli del canto gregoriano...
In effetti sono proprio quelli...solo che producono effetti completamente diversi. Allora voi direte: "Ma, allora, basta imparare quelle scale e tutti sanno improvvisare!" La risposta è NO!
Tommaso Lama, chitarrista e compositore, mio insegnante di armonia nelle Master Class Jazz di Siena, ora docente della stessa disciplina al conservatorio "Martini" di Bologna, una volta terminate le lezioni sulle scale disse testuali, e sacrosante, parole:
"Avete imparato tutte le scale?"...


"Bene, ora...DIMENTICATELE!"
E' proprio così... Bisogna conoscerle, fare pratica e poi, VIA...non pensarci più... Altrimenti tutti suonerebbero allo stesso modo... Forse tutti quelli che imparano a  leggere e scrivere in italiano diventano poeti? Ecco, in Musica, nel Jazz è lo stesso... Tutti, in teoria possono capire le scale...ma improvvisare è un'altra cosa...
Volete sapere cosa passa per la testa a me quando mi siedo al pianoforte e incomincio a improvvisare? Un mare di cose...


Ho la testa piena di note... Il cuore, parimenti, trasuda di cose e note da dire... 


Incomincio a suonare e, magicamente faccio tutto e il contrario di tutto quello che pensavo di fare...
Mi capita anche un po' nel BLOG... Certe volte, quando scrivo il POST del mattino, parto da certi discorsi e poi, quasi senza volerlo, finisco altrove...a parlare di cose che neppure avevo pensato...
Così nella Musica... Dalla testa ai piedi sono pervaso dal sacro fuoco di buttare in quella tastiera tutto il mondo interiore che in quel momento penetra ogni cellula del mio corpo...


Le scale canoniche? Manco l'ombra... La didattica? Cos'è? Lo stile puro del Jazz? Non ci siamo mai presentati...
Il segreto di chi improvvisa, e me lo insegnava anche il grandissimo Franco D'Andrea - pianista di fama mondiale  e docente  al Siena Jazz -, è avere sempre pronti dei patterns "precotti" in caso di mancanza di "estro" nella sera del concerto... Questi devono servire come "paracadute"...nulla più... Quando si è in forma si va...e si va con il massimo della fantasia...
Io non mi preparo mai nulla... Quando improvviso in concerto sono sempre "vergine"... Certo, se un brano è collaudato, le mani vanno da sole su quei percorsi armonici...ma, ogni sera, è sempre una sorpresa...per me... Con i pro e i contro...


Se non sono in forma può venir fuori qualcosa di ordinario... Ma...se è la serata giusta, allora sì che mi diverto...e il pubblico con me...


Inizio a suonare...una nota, un'altra...tante...le mani vanno.... Sto parlando di una serata  OK, come quella di sabato scorso... Sento proprio ogni nota che si snocciola con una facilità da sorprendermi... E io, vi giuro, mi sorprendo sempre... Mentre suono, in un millesimo di secondo, decido di cambiare rotta, ottava, zona sul pianoforte, linea del basso... E' come trovarsi sempre a un bivio...


Nella vita, di fronte a più strade, non sono mai così sicuro... Spesso non so dove andare o, molto più semplicemente, non ho il coraggio di scegliere... Come se il bivio non avesse indicazioni...


Nella Musica sì... Ho sempre le idee chiare... E comunque, ho il coraggio di vedere il segno tracciato dal "cartello" dell'istinto...


E' come andare in bicicletta... Corro, svolto repentinamente a sinistra...poi a destra... Salgo, scendo... Non mi fermo...


Quelle note studiate in conservatorio non mi servono a nulla... Mi hanno insegnato a leggere e a scrivere...non a fare "poesia"... Io quello che so fare, quando mi lascio libero di non pensare troppo mentre suono, l'ho imparato da solo... o forse lo avevo già dentro...


Non mi servono spartiti...non ho bisogno di penne... Quello che farò di lì a poco nasce per evaporare in un secondo e rimanere nelle orecchie, e poi nel ricordo (se saranno note degne di nota), della gente...


Così, l'infinità di note che sono affastellate dentro di me in alcune parti del mio corpo, si ritrovano sulla punta delle mie dita che le raffina e le ordina secondo strutture non ordinabili...ma comprensibili...



A quel punto quelle note...quelle migliaia di note...diventano un linguaggio... Sì...in quel momento è come se parlassi...con tutto il mio corpo...attraverso la Musica...



Solitamente il pubblico mi capisce...si emoziona..e io con lui e prima di lui... Il pianoforte diventa lo "stargate" tra il sottoscritto e chi ascolta...





E' una magia...un'empatia...una sinergia...che solo la Musica riesce a creare...




Eh...lo so...non sono stato molto chiaro...ma se lo fossi, forse, non renderei così "precisamente" l'ineffabile e intraducibile afflato che mi solleva dallo sgabello del pianoforte per farmi entrare in una realtà che forse non esiste ma proprio per questo è meravigliosa... Una realtà fatta di note, di strade prese, lasciate, pensate...tra un presente, un passato e un futuro sospesi nell'aria solo quando suono... 

Alcuni esempi, se volete...





Buona giornata...





2 commenti:

  1. Improvvisare? BISOGNA ESSERE BRAVI A FARLO! E tu lo sei!!! Quando mani, testa e note si incontrano nasce la magia...la magia della TUA MUSICA!
    Vorrei poter vivere queste sensazioni...proprio adesso che ho il vuoto intorno!
    Buone meritate ferie maestro! =)

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  2. Grazie per queste parole. Grazie

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