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mercoledì 24 ottobre 2012

24/10/2012 Mercoledì mattino... Sorelle...

Buon giorno...



Torno ancora a pensare al convento di Genova... Ormai mi conoscete...quando vivo un'emozione questa mi rimane e continua a ispirarmi pensieri. Dal 4 dicembre dello scorso anno mi piace inviarvi ciò che sento a stretto giro di POST!
Torno un attimo al giorno del funerale di mia zia Angela...due giorni fa... La sua salma da Genova si è spostata a Ponzone, ridente paesino poco lontano da Acqui Terme... Poi è arrivata nella città termale per essere tumulata...
Le presenze costanti in questa parte finale della "carriera terrena" di mia zia Angela, Suor Sabina, sono state le sue consorelle... 



A me questo termine pare riduttivo... Da come ho conosciuto quelle suore, le francescane terziarie di N.S. del Monte di Genova, posso dire con certezza che queste, dalla più giovane alla più anziana, appartengono veramente a una grande famiglia... Ecco...le chiamerei sorelle...vere sorelle... Ho sempre considerato mia zia parte integrante della mia famiglia... Ho sempre scisso la famiglia naturale da quella conventuale dando a quest'ultima un ruolo secondario... Mi accorgo di aver considerato in tutti questi anni il convento di Genova come una sorta di "posto di lavoro" di mia zia... Là c'è la scuola...con i bambini delle materne e delle elementari... Quella è la principale attività delle suore del convento collocato sulle alture del capoluogo ligure...
Lunedì, però, al cimitero una semplice parola mi ha aperto un mondo...tutto diverso... Più che altro, passando per le orecchie, quella parola mi ha aperto gli occhi... Tutte le suore presenti, al termine della cerimonia della tumulazione, si sono avvicinate a me, a mio padre e al resto della mia famiglia e ci hanno detto con una ossimorica serenità disarmante, e al tempo stesso confortante, un semplice "GRAZIE"...
Grazie...capite? Le suore hanno ringraziato tutti noi per quello che abbiamo fatto per Angela, la loro suora, sorella, Sabina...
Ecco...quel GRAZIE mi ha fatto capire che Angela, Sabina, non era "nostra"...non lo era più da oltre cinquant'anni... Apparteneva a Dio ma, ancor di più, alle suore del Convento di Genova....
Sapete...è come quando una figlia si sposa... Rimane certamente figlia ma diventa prima ancora sposa, moglie, madre... Diventa elemento portante di un nuovo nucleo familiare...
Mia zia ha smesso di essere Angela da oltre cinquant'anni... Lei, consacrandosi anima e corpo a Dio, ha abbandonato, o meglio messo da parte, ciò che c'era per ciò che sarebbe diventata...
C'è un non so che in quelle suore... C'è il sorriso, c'è la serenità, la certezza della vita eterna, per sempre in Dio e con le persone che si è amato...c'è altruismo...c'è simpatia... Ma c'è soprattutto amore, dedizione e rispetto nei confronti di ogni componente della loro "famiglia"...
Difficile trovare la stessa profondità di legame tra vere sorelle... Lo dicono anche i proverbi... I parenti non si scelgono... Gli amici sì... E queste suore, come immagino tutte le suore di ogni ordine (e aggiungerei grado), si sono scelte perché hanno scelto con la stessa "vocazione" Dio... Da allora è nato tra loro un amore inscindibile, una complicità invidiabile... "Una per tutte tutte per una"... Così è stato per mia zia...per Sabina... L'hanno accudita in vita...l'hanno vegliata da morta...l'hanno accompagnata nell'ultimo viaggio delle sue spoglie mortali... Sino alla sua tumulazione... Sono certo che anche in questo momento sono intente a pregare per lei... 
Quell'amore di quelle mani che accudivano la salma, i fiori a lei donati...



...di quegli occhi umidi...di quelle voci che, come un ossimoro dell'anima erano in bilico tra la serenità e la commozione, quell'amore, dicevo, difficilmente si trova altrove... 



Un amore di suora, di sorella, di amica....un amore bello, leggero, profondo, eterno... 
Tutte erano lì... A Genova sono rimaste solo le indispensabili all'attività del convento... Le maestre della scuola e poche altre...
Tutte erano lì, vicino alla loro amica-sorella... E tutte erano vicino a noi...a dirci quanto avevano pregato per ognuno della famiglia di Angela... "Sabina ci chiamava a raccolta ogni volta che c'era bisogno... 'Ho bisogno delle vostre preghiere per i miei'..." Così ci raccontavano le suorine...ci dicevano quanto Angela ci aveva seguito con le sue amiche...da lontano...
Quel "grazie" mi ha fatto capire la grandezza di quelle donne... Hanno fatto tanto e sempre per noi...e ci salutavano dicendo grazie...a noi...
Sono partite... Le ritroveremo... Non credo che ci perderemo di vista...come non si perdono i componenti della nuova famiglia di un figlio, o una figlia, che se ne va anzitempo.... 
Non credo che ci dimenticheranno...ricordarsi di noi è la loro missione...



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