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venerdì 29 agosto 2014

29/08/2014 Venerdì mattino... PENSIERI SERI... Dentro al mare...

Buon giorno…


Ieri vi ho chiesto di immaginare con questa fotografia…
Il mare…
Un mare… 
Quale?
Che importanza ha?
L'ho scritto ieri… Non ha importanza definire se si tratti di Mediterraneo…Oceano…
Non serve dare un nome a uno di questi mari… 
Il mare è uno…
Incidentalmente viene nominato con nomi diversi… 
Sì…è vero…il nostro Mediterraneo è chiuso…meno "aggressivo"… Le sue onde non arrivano mai a toccare il cielo come quello dell'Oceano… Il colore? Dipende molto dal cielo stesso…
Comunque…il Mediterraneo è più "caldo"...ha un azzurro più intenso... 
Tutto cambia...
Noemi, nei commenti nella mia pagina di Facebook, mi aveva scritto un bel commento... Cito a memoria perché, per un motivo che ignoro, lo ha successivamente cancellato: "non si può dire che i mari sono tutti uguali perché sarebbe come dire che anche le donne sono tutte uguali..."
Vero...ma il mio discorso è diverso...
Giulia, sempre nei commenti nella mia pagina di Facebook, ha riportato una citazione bellissima che vi propongo esattamente come appare nel social network...


Bellissima... Grazie Giulia!

Io di mari ne ho visti tanti... Mi correggo...di facce del mare ne ho viste tante... Nella mia breve vita di "pianista sull'oceano" ho  "combattuto" con le onde lunghe dei mari più grandi...quelle più corte ma più "nauseanti" del mare di casa nostra... Ho navigato in mezzo agli iceberg...goduto del caldo delle sue acque...temuto il freddo delle sue profondità...


Il mare lo rispetto tanto...quanto rispetto la montagna... Li rispetto e non li temo...perché rispettare il mare e la montagna significa anche saper stare al proprio posto...senza strafare...senza sfidare né l'uno né l'altra...


E ogni volta che mi tuffo nel mare che mi passa sopra con il fragore delle sue onde...ecco...lì ritrovo il mio tempo... quello che se n'è andato per sempre.
Eppure lì, in mezzo a quell'acqua salata, è sempre presente...
Né futuro...né passato... 
In quelle bolle che escono dal mio naso mi ritrovo ancora bambino...un bambino che sente i suoni ovattati del mondo a cui appartiene ma solo quando è fuori da quel brodo che era primordiale ma ora è molto di più...


Il mare non si spegne mai...e non spegne il tuo essere bambino...perché il tuo respiro, là sotto, non cambia...rimane lo stesso di quando compivi dieci anni... Rimane lo stesso di quando andavi a trovarlo...
e lui ti aspettava...
perché ogni mare attende paziente 
attende per giorni la gente...
l'attende in  apparenza
senza far niente...
e soffre l'assenza
di chi gli ha promesso il ritorno...
non oggi, neppure tra un mese...ma un giorno...
Colui che gettò fra le onde quel mare
profonde promesse...
tornerà ancora, senza  gridare...
parole sommesse...
sommerse in quel cielo di onde...
schiumose e rotonde...
tornerà e dirà: salve mare di ricordi felici...
ti muovi e non dici
se sei tu felice che sono tornato bambino...
Perché non rispondi?
Perché ti nascondi?
Lo sai tu che solo i piccoli uomini...grandi di cuore...
entrandoti dentro ti san regalare l'amore?



Buon giornata...

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