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mercoledì 13 agosto 2014

13/08/2014 Mercoledì mattino... PENSIERI SERI... La morte di Robin Williams lascia il vuoto di un amico che se ne va...

Buon giorno...


Eh, lo so...il nostro Confucio dovrà pazientare... 
Figuriamoci se uno come lui, un filosofo vissuto cinquecento anni prima di Cristo, non è in grado di attendere in pace e senza alterarsi ancora un giorno...
Già ieri ho rimandato l'"Immaginando" relativo alla sua terza frase incontrata su quella ormai famosa mattonella in cui ho inciampato nel corso del mio cammino di uomo che cresce...o...almeno...ci prova... Mi ha distratto l'uscita maldestra del ministro dell'interno Angelino Alfano... Questa mattina torno ancora sulla morte dell'attore Robin Williams di cui mi sono già occupato ieri pomeriggio...


...Lunedì...è più o meno mezzanotte... Ho appena terminato di studiare il pianoforte... Il concerto del 22 agosto si avvicina... Sono senza energie... Mi preparo due uova sbattute... Sì...lo so...non sono proprio digeribili a quell'ora...tuttavia sento un irrefrenabile desiderio di mangiarle... Di solito accompagno le due uova con dieci - quindici cucchiai di zucchero... Una bomba calorica difficile da smaltire a mezzanotte... Ne ho troppa voglia... Apro con cura il primo uovo... Perfetto...il guscio si apre a regola d'arte...il tuorlo è intatto...apro il secondo... Ancora meglio... In quel preciso momento nella mia mente risuona la famosa canzoncina "Mi chiamo Mork, su un uovo vengo da Ork"... Era la sigla del telefilm "Mork e Mindy"... Da piccolo lo guardavo sempre... Mi appassionavo a quelle assurde vicende di un uomo venuto dallo spazio...un tizio con bretelle e maglia improbabile...che dormiva a testa in giù nell'armadio... 


I suoi report di fine puntata, fatta al suo superiore, erano assolutamente demenziali... Eppure negli occhi di quel Mork vedevo un velo di malinconia... La stessa, moltiplicata per dieci, ritrovata nei tanti film che Robin Williams ha interpretato nel corso della sua bellissima carriera: "Good Morning, Vietnam", "L'attimo fuggente", "Risvegli",  "Hook - Capitan Uncino"...e tutti gli altri...
Il fatto che mi sia venuta in mente quella canzoncina non mi ha stupito... Quel brano lo conosco da sempre... Non so se tutte/i voi sapete che la versione italiana della colonna sonora di "Mork e Mindy" è stata incisa dal cantante alessandrino (tortonese, per la precisione) Bruno D'Andrea, tuttora in attività... Quel brano fa parte anche di un medley che ho preparato per il mio "Coro per Caso"... 
Quelle due uova sono lì che giravano nel mio stomaco... "Meglio non dormirci sopra subito", penso... 
Fortunatamente su Rai tre stanno trasmettendo "Madama Butterfly" di Giacomo Puccini... E' appena iniziata... "Che fortuna", ho pensato... Davvero un ottimo modo per digerire quella pesante dose di proteine, grassi e zuccheri...
Sono tutto intento nelle vicende di Cio-Cio-San e quel filibustiere di Pinkerton quando, a un certo punto, il sonno mi vince... 
Vi garantisco che è meraviglioso farsi cullare dalla Butterfly ed entrare nelle braccia di morfeo così...delicatamente...
Come tutte le cose belle, anche il capolavoro pucciniano finisce... Alle quattro in punto ecco la sigla del telegiornale... Con tutto il rispetto per colui che l'ha composta, questa non è certo "morbida" e "alta" come Butterfly... Infatti mi ha svegliato!
La voce della giornalista mi dà il colpo di grazia... Nei titoli di testa fa riferimento alla scomparsa di un personaggio di cui non  capisco il nome... Sento solo che aveva sessantatré anni... Mi giro dall'altra parte, compatibilmente con gli spazi angusti del divano... Quando arriva il dettaglio della notizia della morte di Robin Williams sono ancora (e del tutto) sveglio...


Ci rimango molto male... Come ho scritto ieri pomeriggio, e come ho accennato all'inizio di questo POST, quell'uomo mi ha accompagnato per decenni nella mia crescita... Dal tempo di Mork e Mindy non l'ho mai più abbandonato e ho sempre seguito i film che ha interpretato con interesse, compiacendomi per l'estrema versatilità che dimostrava in ogni pellicola...e anche all'interno dello stesso film.. Mi piaceva soprattutto quello sguardo perso nella estrema malinconia... Quella bocca che andava un po' dove voleva mentre Robin la faceva parlare...


Allora penso a tante cose... 
Se è vero che si è suicidato, allora è ancora una volta dimostrato che i soldi, il successo e la gloria non servono, come già tutte/i sappiamo, a essere felici...
Questo il primo pensiero...
Subito dopo penso... Quando un personaggio pubblico entra così prepotentemente nella tua vita e ci resta per innumerevoli anni, nel momento in cui se ne va, ti lascia lo stesso vuoto di una persona che conosci davvero bene... Non importa se tu e lui (o lei) vi conoscevate davvero... Quello che conta è che quella persona, PER SEMPRE, non sarà più su questa terra...almeno come l'abbiamo conosciuta... Ancora una volta il pensiero della morte mi avvolge e mi stringe piuttosto forte...


Quella luna piena, poi...uhm...mi ricorda altri lutti...molto più stretti e molto più miei... 
Infine penso: siamo abituati a vedere le stelle di Hollywood come esseri irraggiungibili e in un'altra dimensione... La morte, per dirla come Totò, li riporta in quella strettoia dell'imbuto, sotto alla "livella", della "normalità" che li avvicina ancora più a noi... Ho scritto a questo proposito quando, qualche giorno fa, ho parlato in queste pagine del cimitero di Père Lachaise...
Allora penso ancora: "se uno di noi 'comuni mortali' ieri (cioè l'altro ieri) si fosse trovato con Robin Williams, avesse potuto parlargli...chissà...forse"... 


Mah... Con i forse, con i però...con i se...i semmai e i probabilmente non si fa la storia...né si trasforma... Né si fa tornare indietro l'orologio...
Mi addormento di nuovo... Ieri, al mio risveglio, mi sono trovato con questo "lutto" da elaborare... Un lutto che appartiene a tutti coloro che si sono appassionati all'arte di Robin Williams...
Poi la giornata è ripresa...perché la vita...comunque, che lo vogliamo o no...va sempre avanti...


Buona giornata...

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