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sabato 28 dicembre 2013

28/12/2013 Sabato mattino... PENSIERI SERI... Com'è profondo il mare...

Buon giorno...


Questa mattina mi sento davvero strano... Da due anni "varavo" le mie giornate caotiche, convulse, con parole che facevo navigare nel mare della rete...


Per natura non amo le sconfitte...per difetto del mio carattere non so rinunciare...mai...
Scrivere nero su bianco...o, se preferite, bianco su verde (perché è così che vedete le mie parole nel mio BLOG)...che ridurrò i miei pensieri in questo universo di altre parole che è il mondo virtuale di internet mi pesa tanto...
Eppure, in questa notte di dicembre appena conclusa, non ho dedicato il solito mio tempo al BLOG...ho scritto...progettato altri tipi di parole...da recitare...da far pronunciare ad altri al mio posto...
Ore 04:00... Ho scritto per ore...ho anche composto... Entrambe le cose fanno parte del mio lavoro...che è anche la mia essenza...
... Ma anche lo scrivere su "Enrico Pesce Music" è diventato parte della mia vita...che forse mi ha preso un tantitno la mano... 
Ha ragione l'amica Ambra quando, nei COMMENTI, ieri ha scritto  parole molto belle sul cosa significhi veramente essere BLOGGER...disinteressati...su quale gioia profonda procuri il "far trascorrere agli altri qualche momento di bellezza, di serenità, d'informazione utile"... Davvero scrivere su, o in, un BLOG "e' sempre un modo di dare per amore, senza alcun ritorno economico"...
Da ieri, da quando ho scritto la mia dichiarazione, che cercherò di rispettare con tutte le mie forze, mi sento debole, "malato"... Mi dovrò abituare a non occuparmi più (molto) della mia "creatura"...
Ho deciso di concedermi un quarto d'ora per i POST pomeridiano e serale...mezz'ora per quello del mattino... Troppo poco...


E' una scelta drastica ma necessaria. Non posso sottrarre ancora tutto il tempo dedicato al BLOG sino a l'altro ieri.... Lo devo a me stesso, alla mia arte...alla mia vita...
Però...e lo ripeto...mi sento "malato"... E' un po' come quando da bambino stavo a casa da scuola perché avevo la febbre... Avvertivo quell'impedimento come una sconfitta irreparabile... Invece era solo il decorrere umano delle cose... Ma non lo capivo...e non lo capisco neppure ora... Da quando faccio l'insegnante non ho mai preso un giorno di malattia... Sono andato a scuola anche con le più atroci sofferenze fisiche e morali...


Rinunciare a tutte le ore del BLOG potrebbe farmi bene...potrebbe "guarirmi"...
Questa notte ho lavorato ore...e ore...ma non per il BLOG...per gli spettacoli che dovrò mettere in scena... Ho dedicato quasi tutto il tempo a Lucio Dalla e allo spettacolo che sto scrivendo su di lui... Andrà in scena intorno alla metà di febbraio...
Alla fine...ecco la mia mezz'ora d'aria... Ecco il mio BLOG...ecco voi che, in differita, partecipate a queste mie confidenze fatte a tarda notte...

Tra le tante cose di Lucio che ho letto e scritto questa notte c'era anche la bellissima canzone "com'è profondo il mare"... Tra tutti i versi che la compongono vi regalo questi...perché in fondo mi ci ritrovo...perché, in fondo, siamo tutti un po' Ulisse, in mezzo al nostro mare, in cerca di noi stessi...

E' chiaro 
Che il pensiero dà fastidio 
Anche se chi pensa 
E' muto come un pesce 
Anzi un pesce 
E come pesce è difficile da bloccare 
Perchè lo protegge il mare 
Com'è profondo il mare 


04:25...Fine della mia mezz'ora... 
Sono giudice implacabile di me stesso... Vi saluto e vi stringo...aspettandovi...ancora...



Buona giornata...

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