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sabato 7 dicembre 2013

07/12/2013 Sabato mattino... PENSIERI SERI... La vita in un attimo

Buon giorno...


Anche questa mattina avrei voluto parlare di Musica...di Musica che cresce con i ragazzi...di ogni età...di quei ragazzi che io vivo con ogni mio mezzo per donare loro quello che so...ma anche per  imparare da loro quello che vivono con quella spontaneità che a noi adulti spesso difetta...
Invece vi devo raccontare di un attimo...un attimo pauroso che mi è capitato ieri mattina alle 13:13... 
O è meglio dire ieri pomeriggio? 
E' importante? 
Direi di no... 
Semmai è importante, almeno per me, parlare di quello che è accaduto ieri...in un attimo che mi è parso davvero eterno...
Esiste un'ora per morire? 
Le 13:13 è un'ora difficile per chi è scaramantico... Per chi crede nella cabala, nella superstizione... Certo è un'ora particolare...ma mai quanto le 17:17... Sarà capitato a tutti più volte nella vita di avere l'appuntamento con le 17:17... Stai facendo i fatti tuoi, neppure ti sfiora l'idea di guardare l'ora proprio alle 17:17...eppure ZAC...eccola lì...a piene lancette...diciassette e diciassette... E subito siamo pronti ad esclamare: "mi succederà certamente qualcosa"... Invece io credo che quelle 17:17 arrivino ai nostri occhi tanto quanto le 20:20, le 11:11 e tutte le altre combinazioni...
Guarderemo l'orologio mille volte nelle ventiquattr'ore...la teoria dei grandi numeri ci insegna che può capitare tutti i giorni di incontrare quei numeri...alle 17:17...
Ieri, comunque, erano le 13:13...tutta un'altra storia...ma se fossero state anche le 15:15 sarebbe stata la stessa cosa... 
Esiste un'ora giusta per morire? 
Lo richiedo...
Un tempo avevo domandato se esistesse un'età giusta per andarsene altrove...ora mi interessa l'ora...e lo chiedo con tanta insistenza perché ieri, alle 13:13 ho veramente rischiato di morire... Mi capita quattro-cinque volte l'anno... Viaggio troppo...
Sono partito alle 13:00 da Casale Monferrato... alle 13:45 dovevo essere per forza a casa, come tutti i venerdì... I minuti sono sempre contati per arrivare in tempo per essere...in ritardo...
Ho imboccato l'autostrada...c'era un cartello: "Attenzione, galleria Olimpia con luci spente"... Non ho dato peso all'indicazione...pur avendola letta bene...
Eccomi finalmente sulla Gravellona Toce, direzione sud...verso Genova... Tre corsie, poco frequentate... Non ho fatto complimenti con l'acceleratore... In questi casi si confida sempre nella pausa pranzo della polizia stradale... Fuori un sole abbagliante...15 gradi la temperatura esterna... Sembrava primavera... C'era quel "marino" che profumava di fuori stagione... Non avevo tempo per la poesia...correvo verso la puntualità che il venerdì non mi appartiene... Entro in galleria...BLACK OUT! Mi sono trovato in un'altra dimensione... Ho pensato di essere cieco... Il buio totale...


Non molto tempo fa avevo dedicato un POST al buio... Tutto si è svolto in cinque secondi...forse sette...ma, vi giuro, mi sono parsi un'enormità...un'eternità...
Ve li racconto meglio che posso...
BLACK OUT! "Ma...come...cosa succede?"... Il cervello è in TILT... Ci mette due secondi per ricordare che la galleria Olimpia è senza luci... "Però io ho le luci accese...perché non vedo?" Non capisco...la macchina, intanto, è un proiettile impazzito nel buio... "Forse non ho acceso le luci"...provo ad azionarle...la confusione mi fa compiere un errore che potrebbe essere fatale...effettuo il movimento contrario...spengo anche le posizioni, le uniche luci che avevo... BLACK OUT...


Non capisco...perdo il senso dell'orientamento...non so più in che corsia sono... Ero in quella centrale ma ora... La reazione è immediata...freno... Difficile l'operazione a quella velocità...la macchina sbanda... Gli antineve non hanno la stessa risposta degli altri pneumatici... La macchina si sposta decisamente verso destra... "IL CORDOLO! Se lo tocco sono morto"... Non capisco dove sono..."sono ancora dritto?" "sono di traverso? No, non è possibile...sarei fermo..."


Il terrore mi assale nel momento in cui realizzo che potrebbe arrivare un'altra automobile da dietro e distruggermi...
Vedo solo le luci di posizione di un'altra auto, l'unica, avanti a me... Quelle luci sembrano candele in una chiesa dimenticata da Dio...


Fortunatamente quell'automobile è lontana... Tolgo gli occhiali da sole...magari vedo un po' meglio... Macché...non vedo neppure più quelle minuscole lucine rosse...


Ecco l'idea che mi salva...inverto il senso della manopola che accende le luci... Si azionano gli anabbaglianti...la galleria diventa meno ostile... CI VEDO! Sono molto vicino al cordolo... Qualcuno, al mio posto, ci ha messo una pezza...
Esco alla luce...è tornato il sole"...
Non ho mai provato una sensazione così terrificante...eppure ero comunque calmo...direi quasi rassegnato... Gridavo dentro di me e quel dentro era comunque tranquillo... Un dualismo destabilizzante...
Una cosa è certa...una volta fuori da una dimensione che non avevo ancora conosciuto mi sono sentito fortunato a respirare di nuovo il senso della mia vita...

Buona giornata...

1 commento:

  1. Ho provato la stessa, drammatica, profonda sensazione di paura nel gestire la situazione e l'impatto con quel BUIO ostile! Mi sono trovata in terza corsia, poi in quella centrale con un incapace al volante che, ad una fulminea velocità, mi ha superato sulla corsia di destra...qualcuno lassù ci ha dato la forza e la possibilità di uscire da quella, per noi, quotidiana e familiare galleria che in quei brevi istanti si era trasformata in un tunnel mortale!
    Ciao Enrico...non era la nostra ora

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