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venerdì 13 dicembre 2013

13/12/2013 Venerdì mattina... PENSIERI SERI... Una doppia personalità...

Buon giorno...


Come ogni mattina, dopo un "Immaginando", arriva il "Pensiero serio" ad esso collegato...
La fotografia su cui ieri vi ho chiesto di riflettere era questa...



Mercoledì, ore 10:30...sto entrando in Savona...sono un po' in ritardo per le prove in Accademia... Tra Albissola e Savona si crea una coda... Ci sono parecchie auto... Rallentano tutte contemporaneamente la loro marcia... Penso: "ci siamo...i forconi..." Il mio socio Claudio Gilio, di Across Duo, mi aveva avvertito: "Fai il giro dall'autostrada...esci a Savona...ci sono i blocchi dei forconi"...
Ho voluto tentare la sorte...non mi è andata male. I vigili mi hanno fatto deviare sulla collina...quella che porta all'ospedale savonese... Ho fatto un bel giro panoramico...poi sono sceso al centro... Lì ho trovato altri pacifici presidi...innocui... Sono arrivato a destinazione con poco disagi...
Immediatamente, mentre guidavo, mi sono venute in mente le scene di protesta dei giorni precedenti...che ricordano tanto quelle della Grecia di un po' di tempo fa...
La scena che mi ha colpito di più, e credo che la stessa sensazione l'abbiano vissuta milioni di connazionali, è vedere le due "fazioni" contrapposte e unite allo stesso tempo: i forconi da una parte, armati di striscioni e megafoni,  e i poliziotti, dall'altra, in tenuta antisommossa. 
I secondi, a un certo punto, si sono tolti le "armature" e, come i cavalieri di un'antica tenzone, si sono fermati e si sono specchiati negli occhi dei manifestanti che, a loro volta, hanno tributato loro un omaggio in forma di applauso... 


Sapete perché è avvenuto questo? Perché i componenti delle due "parti" della disfida sono "fratelli", appartengono allo stesso popolo italiano che, ormai, è davvero giunto al capolinea di quella che un tempo si chiamava dignità...
Sono i titolari della casta, i detentori del potere a tutti i costi, che ci costringono a farci la "guerra" gli uni con gli altri...
Il popolo, alla fame, lotta contro il vilipendio alla Costituzione perpetrata giornalmente dalla nostra classe politica... Costituzione  che parla di lavoro, di salute, di diritto allo studio...tutti negati dalla crisi, sì, ma, soprattutto, dall'incapacità e dall'inettitudine di chi, immeritatamente, ci governa... 
I poliziotti, con il loro stipendio da fame, la dignità finita nei loro anfibi, la mancanza dei soldi persino per il carburante delle loro  "pantere", sono forzatamente lanciati contro i loro simili...
E' una lotta di coscienza... A volte capita il "miracolo", come quello di Torino, nel quale tutti si fermano, si riconoscono e si abbracciano... 


I vertici dell'ordine hanno sminuito il gesto... "Si tratta di una consuetudine"... A loro conviene non dare peso a gesti così straordinari...perché sarebbe come riconoscere, e quindi legittimare, il fatto che l'Italia sta cambiando... L'Italia è una "polveriera"... L'Italia non ne può più... E non ce la fanno più gli  esodati, i disoccupati, gli operai, i poliziotti, gli insegnanti, i professionisti...gli imprenditori... Mi sembra il minimo che le "vittime" dei pochi detentori del potere, che usano i nostro soldi per acquistare anche le mutande, si riconoscano in un unico grande popolo che ha fatto la storia del paese più bello del mondo... Una storia fatta di corsi e ricorsi storici...che ricorda quei lontani tempi degli antichi romani in cui i senatori comandavano e avevano tutto il potere e il popolo soffriva e non poteva che morire per difendere i propri diritti...
Oggi siamo di nuovo a quel punto critico... I senatori, e aggiungerei gli onorevoli, ci schiacciano sempre più in basso e noi, il popolo, rialziamo la testa per gridare i nostri sacrosantissimi diritti...
Allora cosa stona in tutto questo mio discorso? 


Purtroppo dissonano gli eventi di ieri alla "Sapienza" di Roma...
La polizia non si è tolta i caschi... Sembra quasi che quelle trappole per i pensieri leggeri, una volta calati su testa e viso, frappongano uno schermo di insensibilità tra poliziotti e dimostranti...
I poliziotti di ieri non li ho più riconosciuti... No...non è corretta quest'ultima frase... I poliziotti di ieri non li ho amati... Ho provato verso di loro un senso di disagio...di fastidio... 


Trincerato dietro alle visiere alla Robocop, il popolo italiano si è fatto del male da solo...ha armato la propria mano autopicchiandosi


E i gerontocratici e panciuti rappresentanti della politica italiana hanno grassamente riso nel vedere fratelli che si picchiavano... Ma quei sacchi pieni di marcio non sanno che la loro ora è quasi giunta...perché il popolo italiano riesce sempre a trovare la strada per riemergere... Lo ha fatto duemila anni fa...lo ha fatto nella metà dell'ottocento...lo farà anche questa volta... 
Gli italiani hanno nel sangue, da sempre, l'orgoglio e il coraggio... Non sono nati per essere schiacciati...per sempre...

Buona giornata... 

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