Care lettrici e lettori fedeli, il conteggio di Net-parade,ogni mese, parte da zero. E' mia intenzione posizionare il mio BLOG nel punto più alto possibile delle classifiche. Per farlo ho bisogno del vostro aiuto. Cliccate sul banner qui sopra. Non occorrono dati personali, basta cliccare su "sì, confermo il voto"...SI PUO' FARE OGNI ORA! GRAZIE!

martedì 27 novembre 2012

27/11/2012 Martedì mattino... Oggi parliamo di...niente...

Buon giorno...


Avete mai provato a definire il niente? Non è facile... Almeno non lo è per me...
Che cos'è successo? Niente... Che cosa vedi? Niente! Cos'hai? Niente!

Ma cos'è il "niente"? 
Intanto diciamo che, all'origine delle parole, i loro creatori avrebbero potuto sostituire il termine NIENTE con qualsiasi altro...che so...TUTTO...o POCO...o MOLTO...o...ALTRO...e altro ancora... 
Ma oggi il niente...o, se preferite, il nulla...è chiamato NIENTE...e quindi dobbiamo fare il conto con questo termine e non con altri...
Però a me i conti non tornano...potrei dire che non ci capisco NIENTE!



Facciamo un esempio... Sono seduto con un'altra persona e guardo il panorama... Vedo un'aquila e dico: "guarda che bell'aquila". L'altra persona risponde: "io non vedo niente!" Questa risposta non è corretta: avrebbe dovuto dire: "Vedo il monte Rosa, uno stambecco, i prati, il Sole, il cielo, una baita, gli sciatori...ma l'aquila no, non la vedo!" 


Non si può non vedere "niente"... Qualcosa si deve comunque vedere... Forse i ciechi non vedono niente... Ma sarebbe comunque meglio dire: i ciechi non vedono...e basta... Come si fa a vedere il "niente"? Allora io non vedo... Punto e basta...
Se io sono immobile dico: "non faccio niente"... Ma...anche in questo caso non è corretto... Non è vero che non sto facendo niente.. Sto comunque respirando, guardando...vivendo...
E poi...che colore ha il niente? Nero? O è trasparente? Ma se è trasparente allora lascia vedere quello che c'è oltre... E torniamo al punto di partenza... Qualcosa si vede sempre... E poi...ho imparato che il NIENTE è relativo!



Vi ricordate lo spot della Kinder Brioss?  Sì, credo che fosse quella pubblicità... Il bimbo torna a casa da scuola e la mamma gli chiede: "che cosa hai fatto oggi a scuola?" Lui, molto candidamente, risponde: "Niente"... E subito dopo, nei suoi ricordi,  si apre un mondo: il bimbo che salta sul banco, lotta con i compagni, fa la partita di calcio, è interrogato... Ma...allora...questo niente? Il bimbo, forse, avrebbe dovuto rispondere: "niente di importante...o di divertente"... E comunque la pubblicità non sarebbe stata così efficace...
Io però sono quasi alla fine di questo POST e non ho ancora capito niente... Anzi...non ho ancora capito niente del significato del niente...che mi pare niente di che...e nientepopodimeno potrei aggiungere che non credo a niente...o al niente...
Anche perché, a voler indagare troppo in profondità il NIENTE si rischia di finire in paranoia... Pensate un po' all'Universo... Come ve lo immaginate? Io l'ho sempre pensato come un'enorme sfera piena di tutto...galassie, sistemi solari, buchi neri, ammassi stellari.... 



Ma quell'universo, ammesso che sia come lo penso io, dove appoggia...o dove galleggia? Avrà pure un punto in cui inizia e finisce...e/o si congiunge a se stesso... E questa immensa, immane, "palla", dove sta? Galleggia nel, o sul, niente? O l'universo riempie il TUTTO... Ma il tutto dove sta?


Scopriremo il segreto dell'Universo quando scopriremo il segreto di Dio? E quando lo scopriremo? Dopo la morte? O è meglio dire "durante la morte"... Perché ci hanno spiegato che oltre la morte c'è la vita eterna... Ma la nostra morte, se ho ben capito, dura un'eternità...e cioè sino al cosiddetto Giudizio Universale....
E quindi...come dobbiamo attendere la nostra dipartita? Ottimisti? Pessimisti? Scettici? Perché...vedete...la paura che assilla molti di noi, in ogni parte del nostro pianeta, si riassume in questa semplice domanda: "e se oltre non ci fosse niente?"

Buona giornata?

4 commenti:

  1. "e se oltre non ci fosse niente?".

    Per alcuni più che una paura è una speranza, per altri un augurio, intentendo per "niente" il "nulla".

    Buttando lì un po' di filosofia da 2 soldi, tutte le cose tutte fuori di Dio sono niente, intese come vanità superficiali.

    Sbirciando nel significato etimologico, "niente" suggerisce l'assenza di ciò che è di interesse, quindi la risposta dl bimbo della pubblicità o del non vedente di aquile è appropriata...

    Il "niente", quindi, è qualcosa che trovano (o non trovano) i cercatori, merce rara oramai.

    Pensa se alla fine avessi ragione tu: per chi non sa cercare, oltre c'è il niente; e nell'arco di una eternità avrai avuto un piccolo sussulto di vita, un lampo appena, e poi, per sempre, null'altro.

    ciao
    Gm

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Gianmario,
      Dei veramente un filosofo. Altro che filosofia da quattro soldi. Per la verità ciò che dici e' sacrosanto. È se quel niente, per chi non cerca, fosse il suo inferno?

      Elimina
    2. ...naturalmente volevo scrivere"SEI"...non "DEI"...è se fosse un lapsus freudiano?

      Elimina
  2. ma va...non siate ottimisti! Dopo la morte c'è per forza qualcosa, è impossibile che siamo così fortunati da poterci spegnere per sempre...qualsiasi cosa sia sono certa che sarà ancora più faticoso di adesso!

    RispondiElimina