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lunedì 26 novembre 2012

26/11/2012 Lunedì mattino... Bisogna rispettare le donne SEMPRE!

Buon giorno...


Ieri era la giornata mondiale contro la violenza sulle donne...
Ne parlo oggi per tre motivi: 1) perché ieri volevo commentare a "caldo" le emozioni dell'incontro a Torino con i miei allievi ed ex allievi. 2) Perché mi sono imposto di non essere ossessivamente sempre e comunque "sulla notizia".... 3) Perché, come per le altre feste di "concetto", mi piace dare un segnale di questo tipo: "parlo oggi della violenza sulle donne perché di questo argomento SE NE DEVE PARLARE TUTTI I GIORNI E TUTTO IL GIORNO!" Quindi oggi...domani...dopodomani... Lo dico anche l'8 marzo: vada per la festa delle donne...ma ricordiamoci di rispettarle anche il nove marzo...il 10... l'11....


Quante ne avrete sentite ieri sulla violenza alle donne... Non ho intenzione di ripeterle... Posso invece darvi il mio punto di vista che, come al solito, devia un po' dal "pubblico" e "pubblicato"...
La donna, soprattutto in occidente, ha compiuto tanti passi avanti... Pensate alla tutto sommato recente  acquisizione del diritto di voto in Italia... 
Quante sono le conquiste ottenute dalle donne nel mondo? Tante? Poche? Non soddisfacenti se si fa la media tra tutti i paesi del mondo... Penso alle infibulazioni, al Burqa, alla lapidazione per prostituzione o adulterio... Ma penso anche alle discriminazioni della donna in ogni dove (Italia compresa) sul posto di lavoro... Al suo dover procrastinare il sogno di avere un figlio per non perdere il posto do lavoro... Penso alla "violenza" subita due volte da chi, una volta abusata suo malgrado, si sente ancora dire: "eh...però se si mette la minigonna?" Penso a Valentina, ex studentessa del mio istituto, violentata due volte... Dal suo aggressore e dal giudice che non lo ha condannato...condannando invece la giovane a morte... Valentina non ha retto il doppio oltraggio e si è tolta la vita...


Ho detto che non avrei parlato delle solite cose e quindi termino raccontando una storia di "violenza", se vogliamo meno grave, ma pur importante, avvenuta nel 1700 ai danni di una grandissima musicista: Maria Anna Walpurga Ignazia Mozart, detta Nannerl...


 Credo di avervela già raccontata...ma per l'occasione è perfetta...e quindi ve la riscrivo...
Nannerl era una bambina piena di talento... Il padre Leopold, musicista, ne intuì le doti... La portò in giro come una scimmietta in ogni dove...e ovunque riscuoteva un successo straordinario... Al grande successo corrispondevano sempre grandi somme di denaro... Un giorno nacque un fratellino e lo chiamarono Wolfgang Amadeus... Leopold fece "due più due"...e siccome in matematica, come nella Musica, i conti tornano sempre, pensò che anche questa volta si sarebbe trovato di fronte a un genio... Così fu... Wolfgnag dimostrava, se possibile, doti ancora più straordinarie della sorella Nannerl... Il padre pensò di essere davvero fortunato... Portò in giro, come due scimmiette, Nannerl e Wolfgang... Grandi successi e grandi guadagni... Tutto andava bene... I fratelli Mozart erano davvero stupefacenti. Riuscivano a sorprendere anche il padre ogni volta. Si scambiavano gli strumenti, li abbandonavano temporaneamente per intonare a due voci contrappunti molto complessi...


Venne il giorno di un importantissimo viaggio in Italia, considerata da ogni musicista europeo la "Mecca"... I due ragazzini non stavano più nella pelle... Nannerl, di qualche anno più vecchia, sembrava averne più consapevolezza e aspettative... Avvenne, però, che qualche tempo prima del viaggio, qualcuno fece notare che la ragazza era troppo cresciuta... Pur ancora giovanissima, si era già sviluppata e mostrava di essere una "signorina" fatta e finita...
Nannerl non faceva dunque più scalpore... Sembrava essere diventata più un peso che altro... 


Leopold, con quella mentalità maschilista che andava molto di moda in quei secoli, decise d'autorità che sarebbe rimasta a casa, a Salisburgo... Lì avrebbe dato lezione di pianoforte... Il ricavato sarebbe stato inviato in Italia per il sostentamento di padre e fratello...
Nannerl non poteva che ubbidire... Chinò il capo...da allora smise di essere, e sognare di essere, musicista... Si sposò, continuò a dare lezioni...
Non è violenza questa? E quante donne hanno subito simili destini? E quante volte accade ancora anche oggi?
Racconto sempre la storia di Nannerl alle mie allieve... Insieme però racconto anche quella di Clara Wieck, pianista di pochi decenni dopo che, grazie alle sue sorprendenti capacità, riuscì a imporsi, a rompere le convenzioni... Entrò, unica docente donna di pianoforte, nel Conservatorio di Francoforte (dove era categoricamente vietata tale pratica alle donne)...fece concerti in tutta Europa ed entrò nella storia... Altre, dopo di lei, fecero la triste fine di Nannerl...ma una cosa era certa... La strada per la rinascita culturale e sociale delle donne era per sempre tracciata... Nulla avrebbe più potuto fermare  l'ascesa entusiastica ed entusiasmante  dell'altra metà del cielo...  L'uomo poteva solo  assistere, tra l'invidioso e il compiaciuto, il veloce dilagare delle idee di donne di tutte le razze, di tutte le età...con un mondo di sogni da realizzare e secoli di violenze e usurpazioni da cancellare....

Nel video troverete la mia interpretazione de "La canzone di Marinella", Celeberrimo brano di Fabrizio De André... La mia versione, che presento in ogni tappa del mio concerto "Pianissimo", è proprio dedicata alle donne ed è un urlo contro la violenza... Vedrete che, a un certo punto, durante l'interpretazione, divento violento, prendo a pugni e a schiaffi il pianoforte... Lo stesso brano è proposto anche da ACROS DUO... Con le urla della viola l'interpretazione diventa ancora più incisiva... Avremo ancora modo di parlarne...magari oggi pomeriggio... Nel frattempo...buon ascolto...



Buona giornata...soprattutto alle donne...




1 commento:

  1. Grazie per aver dedicato un post a questo spinoso argomento! E da donna aggiungo che la violenza, evidente o celata, è un reato incancellabile, malgrado denunce e condanne, che rimane indelebile nel tempo, per tutti però....donne, uomini e, ancor di più, per minori indifesi!

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