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sabato 24 gennaio 2015

24/01/2015 Sabato mattina... PENSIERI SERI... Arenato contro le più rosee previsioni della fantasia...

Buon giorno...


Torno ancora, e per l'ultima volta, sul tronco incontrato per caso su una spiaggia di un mare che adoro...
Sapete tutto di quel mio amico levigato... 



Sapete che il giorno che l'ho visto per la prima volta era placidamente adagiato sulle rive di un mare calmo e azzurro...anche se fuori stagione...
Sapete anche che su quel tronco ho fantasticato tanto... Mi chiedevo se fosse arrivato autonomamente dal mare...o se ce lo avesse portato qualcuno fin lì...in un posto in cui il tronco di un ex albero non galleggia...


Ho preferito pensare alla sua storia come a una storia viva... Quel tronco, resti di un albero che un tempo respirava, aveva avuto la sua ulteriore scossa vitale su quelle onde del mare che lo avevano temporaneamente lasciato riposare sui suoi fianchi...
Avevo sognato una sua ripartenza...complice un'onda più lunga delle altre, più gentile e accondiscendente... Una di quelle amiche che ti tendono la mano e ti sollevano dai tuoi guai...


Così mi ero prefigurato il futuro di quel tronco...
E non sono stato l'unico...
Qualche giorno fa la solita e cara amica Grazia mi aveva scritto parole ottimiste...

"Correva l'anno 2015, un tronco, aspettava inconsapevole il "rito" del mare...aspettava l'onda opportuna, quindi, attraverso' burrasche, acque gelide.....acque trasparenti e tranquille che lo portarono ad una terra ferma e forse li lo aspettava mastro Geppetto....la favola piu' bella ......qui mi fermo." 


L'altro giorno, complice uno spicchio di tempo libero prima delle lezioni in accademia, sono tornato sui miei sassi... Lo faccio ogni settimana...che ci sia il sole o piova... Mi sono spinto fin là dove avevo incontrato il tronco...
Speravo di non rivederlo... In subordine speravo di trovarlo al suo  posto. In questa seconda eventualità avrei fantasticato sul suo stare bene, comodamente coricato nella sabbia morbida, anche se fredda, di un mare isolato dal mondo che parla soltanto in estate (anzi grida)...
Invece no... E' stato peggio... Ho ritrovato il mio tronco più lontano dal mare...adagiato sulla sponda di un canalone che al mare credo porti solo escrementi di vita vissuta...più o meno bene...




Quel posto è troppo lontano dalle onde per dare ancora speranza...
No...quel tronco non partirà più... 
Non ha avuto il coraggio di partire?
Qualcuno e/o qualcosa gliel'hanno impedito?
Domande inutili di fronte a un dato di fatto...
Quel legno poteva salpare verso un destino meno fermo...invece è andato indietro...in una realtà triste e dimenticata... 
Il mare da laggiù si può solo vedere...non toccare...né respirare... Come dire: quell'ex albero ha avuto la sua possibilità...non l'ha colta... Non sarà più possibile ora... Da laggiù potrà solo rimpiangerlo...vedendolo...sfumato...




Restano solo le lacrime...mie e sue...ammesso che un tronco possa ancora piangere... Perché gli alberi...certamente...lo fanno...
Vi lascio con le parole di un'altra cara amica che così ha scritto...e sembrano parole nate apposta per la circostanza...

"Io penso che anche gli alberi abbiano le lacrime...
Solo che loro hanno la fortuna che, quando piangono, non vengono visti da nessuno, né tantomeno dagli uomini.
Ma forse soffrono proprio come noi "umani".

Buona giornata...

1 commento:

  1. ... ma laggiù... sì, proprio laggiù, in fondo..., netto, nitido... l'orizzonte: un altro dato di fatto. Dietro le lacrime, si sa, appare un po' più grande... e, per questo, ancora più vicino. Mica lo vedrò solo io?! Fanni

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