Buon pomeriggio,
Su "Il Monferrato" di oggi è uscita una lettera di una insegnante, Monica Topi, che ringrazio.
Un'altra testimonianza importante per noi della "Clessidra".
In realtà la professoressa si sofferma soprattutto sul comportamento "non ortodosso" di alcuni allievi del primo turno.
Non posso dare torto alla collega poiché ricordo bene di essere stato anch'io disturbato e infastidito dal vociare di studenti dei palchetti che, più di una volta, hanno starnazzato (o latrato?) durante la nostra esibizione.
Questo dimostra che:
1) Non tutti gli studenti hanno coscienza del loro senso civile. Verò è che la maggior parte del pubblico "giovane" è stato impeccabile. Il pubblico del secondo turno è stato irreprensibile.
2) Oltre al senso civico, questi giovani (inquinati dalla telvisione che grida e non comunica) non hanno forse ben presente il dramma che sta attraversando la vita di ogni famiglia di Casale...Non posso immaginare che quei ragazzi starnazzanti non abbiano mai avuto a che fare con il dramma del mesotelioma. Forse sono semplicemente stufi di sentirne parlare...
3) Forse i loro docenti accompagnatori non sono stati sufficentemente attenti a quello che succedeva nei palchetti vicino al loro...Forse erano troppo "presi dallo spettacolo"...il mercato, quel giorno, non c'era...quindi difficile ipotizzare che siano usciti anzitempo...
4) La speranza è riposta su tuttti quelli che sono stati in silenzio e ci hanno permesso di lavorare...
Per il resto...va bene così...Avendo curato la disposizione dei posti a sedere so chi sono le classi che hanno disturbato...e questo mi basta...
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