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lunedì 21 maggio 2012

21 maggio...

Buon giorno...

Da ieri, il saluto del mattino è cambiato...

Ho deciso che, per un po', partirò da una fotografia... Ieri ho dovuto necessariamente incominciare con l'immagine delle macerie dell'Emilia...del terremoto che ha provocato tante ferite a Ferrara e alle altre splendide città del nostro paese... 

...Oggi parto da questa fotografia...



Il 21 maggio 2010, alle 15,00, mi accingevo a partire alla volta di Savona dove, alla sera, avrei accompagnato, al Teatro "Chiabrera", le cantanti finaliste di un concorso di canto...
Ho deciso di passare da mia mamma, da molti anni malata di Alzheimer...Era ricoverata all'RSA di Acqui Terme...si sapeva che era alla fine della sua vita...da molti giorni aveva la maschera d'ossigeno... Con lei, la sua cara e preziosa amica Bruna... Era, apparentemente, incosciente, soporosa... L'ho baciata e sono partito... Ho fatto quattro chilometri ed è arrivata la telefonata che nessuno vorrebbe mai ricevere: mia mamma non era più!
Ho girato immediatamente l'auto sono tornato indietro...lei non era più quella che avevo visto dieci minuti prima... La morte cambia tutto...da un lato non c'era più la vita...dall'altro non c'era più quel volto sofferente ma un viso bello, rilassato...
Ho chiamato l'organizzazione del concorso...ho detto che tardavo... Non ho mai pensato di non andare... Sapevo che mia madre non me l'avrebbe permesso...sentivo che era lì con me...
...Non è stato facile...Tra un brano e  l'altro, dietro le quinte, piangevo...poi mi facevo forza e suonavo... E' una delle poche volte che non ho avuto paura sul palcoscenico...sentivo che su quello sgabello eravamo in due...
I giorni successivi sono stati tremendi. C'era il concorso pianistico da mandare avanti, l'orchestra sinfonica rumena che doveva provare con i finalisti. Io volevo stare con mia mamma...passavo le notti nella camera mortuaria...
...Da allora ho sempre sentito mia mamma vicino...Ho "letto" tanti segni che mi facevano, e fanno, sentire la sua presenza...
Io e mia mamma eravamo in estrema sintonia...ci capivamo al volo...sempre...

...Dal 21 maggio 2010 mi sono sentito abbracciato da lei come quando ero piccolo...avvolto dal suo sorriso...


Negli ultimi anni lei non sembrava, apparentemente,  riconoscermi...ma io sentivo che i suoi occhi erano sempre alla ricerca dei miei...

La mia mamma mi guardava...e leggevo, tra le rughe, quel suo sorriso dolce...che mi dava sicurezza...


Ho sempre camminato alla destra di mia mamma...alla sinistra c'era mia sorella...ancora oggi, quando cammino con qualcuno, per forza dell'abitudine, devo stare da quel lato...


 E ancora oggi...la sento leggera...con me...

10 commenti:

  1. Enrico! E' un post incredibile, questo tuo. Non finisci mai di sorprendere! Vuoi davvero sempre scavare qualcosa al tuo prossimo, dargli una mescolata ai sentimenti, alle emozioni, facendo capire quanto grandi e belle sono le tue.

    E' un ricordo stupendo, il tuo. Tua mamma sarà ancora più orgogliosa di te. Ti abbaccio forte.

    ciao
    Gianmario

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  2. ...E io abbraccio te...altrettanto forte...

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  3. Molto belle e toccanti le frasi usate per ricordare la sua mamma.

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  4. E' vero, le persone che ci hanno amato e che abbiamo amato restano sempre vicino a noi, fanno sentire la loro presenza soprattutto nei momenti più difficili, e a loro ci rivolgiamo per chiedere protezione, aiuto, consiglio.. come in una preghiera.

    Ricordo molto bene il giorno delle esequie della tua amata mamma, in Chiesa hai suonato per Lei e la commozione dei presenti era quasi palpabile..
    Forse, quello, è stato il tuo più bel concerto.

    Ciao, un abbraccio.


    Piera

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    1. Non potevo non suonare per la mia mamma, la mia prima fan...
      Un abbraccio...

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  5. Ti guardavo dietro un pilastro della chiesa di Acqui e mi dicevo: "eppure accanto a lui c'è meno spazio, come quando in mezzo alla folla una mamma allarga i gomiti per proteggere il suo bambino", e da quel 21 di maggio è rimasto così.

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    1. Questo commento mi ha colpito...molto...

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    2. Lo noto tutte le volte che ti vedo.

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  6. Lo noto tutte le volte che ti incontro.

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