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martedì 21 febbraio 2017

21/02/2017... Martedì mattina... Parto!

Buon giorno...



Parto...
Ho deciso...
Anzi...
Sono già partito...
Il fatto è che questo non mondo è proprio strano... Ti presenta un percorso bello, aperto, aereo...arieggiato...e poi, tutto d'un tratto...ZAC!... Ecco la prova che non avresti mai voluto sostenere...
Un tunnel...un buco nero... Se voglio tornare nel mio mondo dovrò per forza passarci dentro...o attraverso...
Quanto sarà lungo? Quanto sarà profondo? Scuro?
Avrà un'uscita?
Perché da qui, dal suo ingresso, non si vede nulla!
Mi devo per forza fidare...oppure no... Posso rinunciare e tornare indietro... 
E...quindi?
Dovrei ipotizzare di rimanere per sempre nel non mondo?
Non mi pare corretta questa procedura... 
Per passare dal mondo al non mondo è bastato rompere la boccia, lasciare il boccaglio e...PAF...ero in un'altra dimensione... 
Era stata la boccia che aveva fatto traboccare il vaso... Ma era così, poi, il detto? Uhm...non mi sembra!
Ad ogni modo...ora, se voglio tornare, devo per forza entrare in quel pertugio...
Parto...sì...è proprio un parto...alla rovescia...
Capite il trauma di nascere?
Tutti noi lo abbiamo fatto... Siamo nati... Ovvio...se siamo nel mondo (non so se questo valga anche per il non mondo...ma per il mondo sì) di certo siamo nati...di certo siamo passati per una via molto stretta... Abbiamo abbandonato la nostra "bambagia" dove siamo stati rintanati nove mesi e ci siamo ritrovati nudi, al freddo, abbagliati da una luce glacialmente gelida...
Per forza si piange quando si nasce...
Credo che ogni bimba e ogni bimba, nel momento in cui viene al mondo, abbiano l'espressione di Eva nel capolavoro del Masaccio che ritrae la donna col suo uomo, Adamo, mentre vengono cacciati dal paradiso terrestre...
Il grembo materno, in fondo, è un po' un paradiso...
Sta di fatto che la nascita è un trauma...ma anche una festa... Si soffre nascendo ma, subito dopo, dopo le prime sculacciate (che tu non sai ancora interpretare se non con un certo fastidio), tutte/i ti sono attorno e ti fanno dei gran sorrisi...
Si nasce in team...con la mamma...con i medici e con gli infermieri e si muore da soli... Puoi avere tutto il mondo intorno ma tu, proprio tu, sei da sola/o a vivere quell'esperienza incredibilmente unica e ultima della tua vita (almeno quella terrestre)...
Chiamatelo tunnel...chiamatelo come volete... Vedetelo come un tunnel scuro, un buco nero, o un tunnel luminoso...sta di fatto che, da soli, vi apprestate ad andare altrove... Dove non sappiamo...ma da qualche parte la nostra energia andrà...
Nascere e morire...due azioni, le più importanti della nostra vita...che ci troviamo a vivere senza volerlo...
Così uguali...così diverse... Quando nasciamo non  abbiamo nulla...se non una vita da costruire e riempire, col tempo, di affetti, di cose...di ricordi... Quando moriamo abbiamo tutto quello che ci siamo procurati in anni di   fatica, lacrime e sorrisi...e lo dobbiamo lasciare al di là di quel tunnel... Affetti, cose, progetti e parole...tutto lasciato al di qua di una linea di demarcazione invisibile...eppure mai più percorribile a ritroso...
Beh...che modo bizzarro di alzarmi questa mattina...e con quale ottimismo mi appresto a entrare nel tunnel che mi dovrebbe far "rinascere" nel mio mondo...

... Pensieri più che seri...ma...sinceramente...veri...

Buonissima giornata

1 commento:

  1. La realtà è percorsa da un flusso vitale inarrestabile, in continua trasformazione e dominato dal caso, anche l'uomo è parte di questo libero fluire, ma a differenza delle altre creature, sente il bisogno di fissare il flusso della vita in "forme" fittizie che la moderna società sembra annullare in una massa anonima e spersonalizzata, oppressa dall'alienazione e dall'incomunicabilità. Ci restano solo l'immaginazione e la fantasia, dove assecondare le proprie contraddittorie pulsioni vitalistiche senza costringerle in una forma cristallizzata ed opprimente che, come una boccia per pesci, ci rende deboli ed inetti, incapaci di "vera" azione, tormentati dai dubbi e dalle inquietudini, in un continuo ragionare su se stessi e sulla vita, spendendo così la possibilità di viverla davvero. La vita è un viaggio, un annaspare alla ricerca della maglia rotta nella rete, del varco nella catena che ci lega alle convenzioni di una apparente moralità, ma è il "nostro" viaggio, unico e meraviglioso, basta un barlume di luce ad irraggiare anni di buio, basta tenere vivo il sogno anche nella relatività bergsoniana della realtà vera, basta un'illusione, un attimo che giustifichi una vita intera e continuare a desiderare di dare vita, anche con una semplice nota che unita ad altre diventerà culla di sogni bellissimi dove potersi rifugiare ogni volta che la vita ci farà un pò male. La Musica, l'arte, la poesia, sono il ricordo di quel mondo prima della nascita, sono la perfezione dell'infinito in cui tutti andremo, sono l'armonia e la bellezza che solo pochi eletti possono portare in questo mondo per regalare una scintilla d'immenso.

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