Buon giorno...
Nel mondo immaginario e immaginato dove mi sono rifugiato io, almeno per la metà che compete alla parte più compiuta di me, si fanno spesso sogni...
E' successo l'altro giorno con la storia della finestra...è successo questa notte...
Questo mondo non mondo è magico perché è l'unico luogo in cui i sogni non devono per forza realizzarsi... Se rimangono in uno stato onirico-gassoso poco male... In questo caso non si trasformano in sogni infranti....semmai in frantumi...perché sono spezzettati di loro...disarticolati nel loro essere perfetti così...
Questa notte, per esempio, quel mega tasto del pianoforte su cui ieri mattina mi sono seduto esausto si è trasformato in qualcosa di diverso... Se ne stava lì, placidamente adagiato sulla sua sicurezza quando, ad un certo punto, è stato raggiunto da una processione di note e segni musicali...
Oh, questa poi! Così ho esclamato...soprattutto quando, sul bordo del tasto gigante, è apparsa una scala...
Le scale sono importanti per chi studia il pianoforte e ogni tipo di strumento...ma non quel tipo di aggeggio... Ad ogni modo...
... Appena materializzata la scala, ecco che tutti quei segni, che senza un pentagramma apparivano poco più di semplici scarabocchi, hanno preso ancora più vita e si sono direzionati verso l'enorme rettangolo bianco, con il cappello nero...
A quel punto ho fatto una considerazione...cioè l'ha fatta, in realtà, la metà di me nel non mondo (io che sto da questa parte avevo già fatto un simile ragionamento molto tempo prima)...
Il mio pensiero/sogno si riferiva al fatto che quel tasto assomigliava a una grande nave e quelle note, quei segni, quei sogni, si stavano arrampicando su di essa per compiere un viaggio...
In fondo è proprio così: ogni strumento musicale, in realtà, è un mezzo per far viaggiare le note...per portarle in giro nel cuore della gente di ogni angolo di mondo...
...Arca di No(t)e(')...così l'ho chiamata... Subito dopo le ho augurato buon viaggio...
...e ora parto io...
Buona giornata...
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