Buon giorno...
Eccoci di nuovo qui, alle prese con quella finestra brutta, anonima, con una tapparella di un grigio che farebbe concorrenza al cielo del novembre più triste del secolo...
Questa, in definitiva, la fotografia dell'"Immaginando" di ieri... Uno scatto mio a cui il mio grande amico Ivano A. Antonazzo ha apposto, su mia indicazione, la scritta "No Music"...
E' ora di spiegare il suo significato...
Venerdì scorso, il18 luglio, mi trovavo nell'Auditorium "Arturo Benedetti Michelangeli" dell'Accademia "Ferrato-Cilea" di Savona. Con me c'era Claudio Gilio. Erano da poco iniziate le prove di ACROSS DUO, quelle di rifinitura in vista del concerto del giorno dopo a Brondello (CN)...
C'era un caldo umido pazzesco nell'Auditorium e Claudio ha aperto una finestra di uno dei lati della struttura... Un po' d'aria ha incominciato a circolare... Avremo suonato un quarto d'ora quando, a un certo punto, ecco alzarsi la famosa tapparella... La potevo vedere solo io. Claudio dava le spalle alla finestra... Lì per lì ho pensato alla finestra di un'abitazione...a qualcuno che si stava svegliando... Per la carità...erano le dieci! Ho anche pensato che la nostra Musica poteva aver contribuito al risveglio più o meno brusco del "personaggio" in questione...
Dopo pochi secondi ecco uscire dalla finestra, come un paguro bernardo dalla sua conchiglia, un signore vestito di tutto punto. "Quindi il "tizio" non si era svegliato in quel momento", ho pensato...e ho aggiunto: "meno male!" Dopo altri otto secondi ecco la sua voce... Queste le sue parole: "Allora, la smettete?"
Un momento...rende di più l'idea se uso il maiuscolo... Ricomincio...
"ALLORA, LA SMETTETE? DOBBIAMO SENTIRE TUTTA LA MATTINA LA VOSTRA MUSICA?! CHIUDETE LA FINESTRA CHE QUI C'E' GENTE CHE LAVORA! SE NON LA SMETTETE VI RITIRO LA LICENZA!"
Un momento...rende di più l'idea se uso il maiuscolo... Ricomincio...
"ALLORA, LA SMETTETE? DOBBIAMO SENTIRE TUTTA LA MATTINA LA VOSTRA MUSICA?! CHIUDETE LA FINESTRA CHE QUI C'E' GENTE CHE LAVORA! SE NON LA SMETTETE VI RITIRO LA LICENZA!"
Naturalmente ho scoperto a mie spese che quella non era un'abitazione ma un ufficio di un importante ente pubblico, dirimpettaio all'Accademia...
A fare un po' di autocritica, e a dire proprio tutta la verità, l'errore iniziale è stato il nostro. Avremmo potuto immaginare che la Musica avrebbe potuto disturbare qualcuno nel palazzo di fronte... Quello, però, è stato il nostro unico errore... Quel signore, invece, di errori ne ha fatti tanti. Per esempio ha sbagliato i toni. Premesso, come ho detto, che poteva anche avere ragione nel lamentarsi della nostra Musica, mi chiedo (e vi chiedo): non poteva esordire con altri toni? Per esempio: "Scusate, signori (sarebbe stato comunque troppo pretendere di essere chiamati maestri), stiamo facendo dei conteggi molto complicati e la vostra Musica non ci fa concentrare, potreste, per cortesia, chiudere la finestra?"
Ecco...tutto qui... Bastava questo gesto...
Inoltre, quel "vi ritiro la licenza", oltre essere un po' stucchevole (o...patetico?), sa un po' di abuso di poter, visto l'ente per cui lavora il signore (o dottore?)...
Probabilmente il tizio (così evito il dubbio amletico di chiamarlo signore o dottore) avrà avuto i suoi sacrosanti problemi sul lavoro...o a casa... Probabilmente fare l'impiegato (ancorché funzionario) di un ente come quello in questione non sarà divertente come fare il musicista...tuttavia esiste quella cosa meravigliosa che si chiama "educazione" che dovrebbe sempre essere esercitata!
La cosa che mi ha fatto pensare di più? Beh... Il fatto che un signore, più o meno della nostra età, trovandosi di fronte a due persone adulte che stavano suonando (aggiungerei bene) non ha minimamente immaginato che queste stessero lavorando come lui... Se fossimo stati due quindicenni, bardati da rockettari e avessimo suonato a tutto volume i brani dei Nirvana lo avrei capito... Ma lì cera il Direttore dell'Accademia di Savona, nonché direttore e presidente dell'Orchestra di Savona che stava provando con un pluridiplomato al conservatorio, plurilaureato all'università e con un curriculum di tutto rispetto...
Sapete qual è il problema? Che viviamo in Italia. Nel nostro paese la Musica è talmente poco considerata da non essere neppure ritenuta una professione dalla maggioranza dei suoi abitanti... Scommettiamo che in Austria, in Gemania, in Francia, in Inghilterra (e potrei andare avanti per un bel po') questo fatto non sarebbe capitato?
Quindi, che fare?
Nulla... Si prende atto e, con un po' di umana pietas nei confronti del funzionario irascibile, si va avanti per la nostra strada pensando: ma quanto siamo, comunque, fortunati noi che viviamo di e per la Musica...
Buona giornata...anche al grigio funzionario di questo nostro "povero" stato italiano...
A più tardi...
se invece al posto degli strumenti ci mettevi 1 pallone e giocavate a calcio con tanto di gente intorno e trombette andava meglio....W l'italia che va a pane e calcio.......
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