Buon giorno...
Lunedì mattina...ore 05:21... Gli occhi si spalancano... E' quasi chiaro... Sono in preda all'ansia... Sarò in ritardo... Il pensiero di arrivare tardi agli orari dell'esame di stato mi assale ogni mattina... Non è mi è mai successo di non sentire la sveglia... Gli occhi, poi, si aprono ogni giorno prima del suono di quelle quattro sveglie che programmo prima di dormire quelle poche ore notturne...
C'è sempre la prima volta... Mi sembra troppo chiaro... Lo sento...questa è la volta in cui faccio una figura del "pesce lesso"...arriverò alle nove...la commissione sarà su tutte le furie...figuratevi poi la prima candidata della mattina!
No...un momento! D'un tratto realizzo la mia nuova posizione... L'esame è FINITO! Sono in ferie! Eh...difficile abituarsi all'idea... E' dal primo settembre che vivo con ansia le ore prima del suono della sveglia... Ora sono, anche se per poco, un uomo libero!
D'un tratto realizzo un'altra realtà... L'esame ha portato via un'altra buona fetta di mie alunne e miei alunni... Abbiamo vissuto insieme cinque anni della nostra vita... Cinque mattine alla settimana per quasi dieci mesi all'anno...per cinque anni... Con molte/i di loro abbiamo creato e messo in scena spettacoli...abbiamo, cioè, condiviso esperienze che ci hanno fatto crescere...tutti insieme...
Ripenso a quei banchi sparpagliati in ogni dove della mia scuola, minacciosi, pronti ad accogliere decine e decine di ragazze e ragazzi in quelle interminabili tre prove scritte...
Li vedo ancora fuori dalla nostra scuola, in trepida attesa che qualcuno dica loro di entrare e prendere posto per inaugurare l'esame con la prima prova scritta. Rivivo come fosse oggi quel giorno (non è passato poi tanto tempo da quel 18 giugno)...
Li vedo camminare, come in processione, diretti in palestra...o al primo piano... C'è chi deve salire sino al secondo... Sono davvero tanti i candidati...
Quei corridoi, che hanno visto per mesi e mesi camminare quelle ragazze e quei ragazzi carichi di aspettative, di successi, di delusioni, ora li vede "imprigionati" in banchi fuori luogo... Sì...quei banchi sono lì per loro... Un messaggio fin troppo chiaro: "voi, maturande e maturandi, non siete più parte di noi...non entrerete più nelle vostre rispettive aule..."
Ogni anno vivo la stessa situazione... Ragazze e ragazzi stufe/i di stare al "Lanza"...felici di mettere la parola "fine" a quei cinque anni di studio "matto e disperatissimo"...
Nei loro volti c'è il terrore delle prove difficili di un passo fondamentale della loro vita...
Il terrore è ancora più evidente quando ti devi confrontare a tu per tu con ognuno dei docenti della commissione...
Alla fine del colloquio orale, ecco le lacrime... Quella domanda: "cosa farai da grande?" è davvero un sigillo definitivo a quel loro pezzo di vita...
Quelle ragazze...quei ragazzi...stufi del "Lanza" (ma capita, ovviamente, in ogni scuola) tornano a settembre come rondini disorientate dal tempo... Tornano per cercarci...per raccontarci della loro scelta universitaria...per dirci che sentono la mancanza di quel luogo che tanto hanno sperato di lasciare in fretta...
Alla fine dei colloqui, dopo lo scrutinio, c'è sempre il "rito" della chiusura del pacco... Quei nomi, quelle schede, riempite di vita, di voti, di veti, di vuoti colmati, quei nomi vengono chiusi in un sarcofago di carta...
Un rito quasi funebre ma che prelude alla vita...che cambia... Si sa, ogni fine, ogni cambiamento rappresenta un po' la "morte" di un'esperienza... Quel pacco, con tanto di sigilli, è un po' il simbolo di questo cambiamento...
A questo punto...e torno all'inizio del mio POST, realizzo che l'esame è finito davvero... I miei occhi si sono aperti automaticamente... Meno male...figuraccia evitata... L'esame se n'è andato con quegli occhi rossi delle allieve...confusi con i miei... Se n'è andato portandosi con sé una commissione splendida, fatta di insegnanti interni ed esterni molto, molto preparati... I colleghi della mia scuola non sono una novità... Quelli esterni sì, lo erano...e sono stati TUTTI una graditissima sorpresa... Quegli insegnanti erano prima di tutto persone... Sembra banale quello che scrivo ma, credetemi, non è così... Troppe volte ho incontrato colleghi che erano così convinti di essere insegnanti da dimenticarsi di essere persone... Quei commissari, i colleghi della nostra commissione, sono stati straordinari...per competenza e umanità... Hanno certamente contribuito a rendere meno doloroso il saluto finale a tutte quelle persone "trasparenti" che si stavano staccando da noi...
A quei colleghi va il mio ringraziamento personale per avermi fatto fare ancora un passo avanti nella mia convinzione che l'insegnamento è una missione e, come tale, va vissuta giorno per giorno con rinnovata passione...
Spero di incontrarli di nuovo negli esami di stato futuri...o altrove... La vita riserva sempre belle sorprese...perché la vita è fatta di strade che s'incrociano, si separano...e si ritrovano...
Che faccio ora? Ora che non devo prepararmi e partire? Forse tornerò a dormire...forse no...ho tante cose da fare in questa vita che corre sempre troppo veloce...
Buona giornata...
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