Buon giorno...
Ieri vi ho fatto immaginare... Per farlo ho utilizzato questa mia fotografia...
E' recente...l'ho realizzata al mio paese... Nel giorno della festa patronale, ogni anno, l'amministrazione comunale di quel pugno di anime organizza la processione, con tanto di santi Pietro e Paolo, la banda della città limitrofa e, "lucis in fundo" (permettetemi la licenza linguistica con la quale mi arrogo il diritto di sostituire il nominativo con il genitivo), i giochi pirotecnici...
E' un evento molto sentito dalle mie parti... Tanto è vero che nel mio paesello, microscopico gruppo di case sparse lungo la direttrice di una trafficata strada statale, arriva un sacco di gente per prendervi parte... Ci sono i miei compaesani...i miei (ex) concittadini...la banda, come ho detto, e centinaia di turisti, più o meno per caso (molti hanno la seconda...o terza casa in quella zona)...
Io, solitamente, non mi faccio coinvolgere dalla festa...o meglio...me ne sto appollaiato sulla mia collinetta come un coniglio selvatico e aspetto che il cielo parli per bocca (in questo caso di fuoco) dell'uomo che, una volta all'anno, disturba il sonno delle stelle sideralmente abbandonate a loro stesse in un fondo profondo e scuro...
Quest'anno ho fatto di più...mi sono avvicinato agli uomini...a quei suoni di festa di cui dalla mia collinetta sento, solitamente, echi lontani...
Quei pochi passi immensi...immersi nel mio verde mi hanno regalato le vere luci di un mondo che spesso non abbiamo il tempo di ascoltare... Prestiamo attenzione agli scoppiettii che l'uomo crea per compiacere se stesso e non ci curiamo dei piccoli immensi regali che il mondo, la natura, ci regalano...
Così, mentre camminavo dentro ai miei pensieri futuri, sono finito nel buio del presente...un buio amico...che sa di fiori chiusi per la notte...che sa di frutti troppo maturi o troppo acerbi...che sa di vita... E quella vita, lenta, rilassata, autenticamente favolistica, mi ha sorriso... Quella sera, prima di quei fuochi fatui, la terra mi ha regalato i suoi personali giochi pirotecnici silenti e lucenti...
Quella sera, con mia enorme felicità e fortuna, ho scoperto che le lucciole erano tornate...copiose...più degli ultimi anni...
In quella notte piena di stelle semi nascoste da nuvole fuori stagione ho trovato le mie stelle terrene... Quelle minuscole bestiole, classificate come semplici coleotteri, altrimenti conosciute col nome di lucciole, sono molto diffuse nelle sere d'estate delle aree calde e umide del mondo...
Non so se tutti sanno che al mondo ne esistono circa duemila specie diverse. Ognuna lampeggia con intermittenze differenti... Non so quanti sanno che le simpatiche bestiole appartengono alla famiglia dei Lampiridi.
Quasi nessuno sa che quella luce intermittente nasce all'interno delle loro cellule ed è il frutto dell'unione dell'ossigeno e di una sostanza detta "Luciferina"...
Poco importa sapere se quel lampeggio nasca dall'esigenza di autodifesa o come aiuto per l'individuazione di potenziali partner...
La scienza è una cosa...la poesia è un'altra... A me, di quella sera, è rimasto il loro bagliore fugace...senza calore... Mi è rimasta la sorpresa di vedere che quest'anno il numero di queste luci volanti sia felicemente aumentato.
Così, camminando tra quei coriandoli luminosi, sono diventato ancora una volta, felice, bambino...
Pago di quei "fuochi" senza suoni mi sono dimenticato di quelle altre luci artificiali che irrompevano nel cielo in pompa magna.
Sono tornato sui miei passi incurante di ciò che accadeva a qualche metro da terra...mentre le stelle, mute come lucciole, stavano a guardare...
Buona giornata...
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