Buon giorno...
Ieri ho parlato di tracce...fisiche o aeree...visibili o invisibili...
Ieri ho postato questa immagine...
Nessuna/o di voi ha scritto...
Vi capisco.. Molte/i saranno già in ferie... Altre/i lavoreranno...quindi non avranno molto tempo... Peraltro sono state moltissime le lettrici e altrettanti i lettori che hanno aperto la mia pagina... Intendo proprio quella pagina... I miei "report" parlano chiaro... Indicano giornalmente le visite in ognuno dei miei 2862 POST scritti da quel lontano quattro dicembre 2011 (giorno di apertura di "Enrico Pesce, Music") a oggi... Ebbene...da questi "resoconti" si evince chiaramente che le mie parole scritte ieri mattina hanno avuto un notevole incontro di occhi...e di cuori...
Ma cosa significherà mai quel foglietto manoscritto?
E' semplicemente una traccia... Ognuno di noi, l'ho scritto ieri, nel suo camminare verso (o dentro) la vita, lascia milioni di "tracce"...
Alcune sono macroscopiche...altre minuscole.
Un figlio può essere considerato una traccia?
Certo...una traccia vivente!
Un allievo?
Sì...direi proprio di sì...
Ma...al di là delle testimonianze "viventi" del nostro essere stati, nella nostra vita, lasciamo anche milioni di segni più o meno eclatanti, più o meno evidenti e inanimati...persino immateriali...
E' una traccia una composizione musicale? Sì!
E' una traccia una poesia? Sì!
E' una traccia un romanzo? Sì!
E' una traccia una lettera d'amore? Sì!
E' una traccia un quadro? Sì!
E' una traccia una scultura? Sì!
E' una traccia una casa? Sì!
E' una traccia una strada? Sì!
Potrei andare avanti per ore!
Le tracce devono...o non devono...possono...o non possono sopravvivere a noi? Sì...è auspicabile...
Allora qui si apre un mondo...legato a quell'idea di "immortalità" che io, da sempre, tento di raggiungere nell'arte...
No, scusate...non è questo l'oggetto del POST di questa mattina... Tornerò sull' argomento...anche perché mi sta decisamente a cuore...
Le parole di oggi sono piene di amore e riconoscenza verso una persona, una mia amica, certo non più giovane, che se n'è andata da questo mondo poco più di un mese fa...
Si chiamava Matilde... Molte/i di voi la ricorderanno... Intorno al 17 maggio (e nei giorni a seguire) ne ho parlato molto... Oggi, con maggior pudore esprimo la mia riconoscenza alla mia amica, grande pianista e mecenate che, in vita - e pensando alla morte (purtroppo non troppo lontana, ora che è avvenuta) - ha pensato a me in un modo immenso.
Matilde, professoressa di pianoforte, di quelle di un tempo, decisamente impegnate, armate di fede didattica e di generosissimo amore nei confronti dei giovani pianisti, ha messo per iscritto nel suo testamento che la sua raccolta di libri di Musica e partiture fosse destinata a me...
Capite cosa vuol dire? Che una persona che stimo immensamente e a cui volevo un bene sincero, mi ha lasciato il suo testimone morale e musicale...la raccolta del suo sapere...quella che, nel tempo, l'ha fatta crescere e l'ha fatta diventare quella gran donna che tutti conoscevamo...
Facendomi dono dei suoi "attrezzi" di lavoro, Matilde ha contemporaneamente manifestato il suo affetto verso la mia persona e la stima che nutriva per me come musicista...
Ricordo i numerosi concerti che ho tenuto in provincia negli ultimi anni... Lei c'era sempre... Nei giorni a seguire mi telefonava e mi faceva un'attenta analisi delle mie esecuzioni... E' stato così anche quando è uscito il mio CD "Distanze"... Lo scorso autunno le ho regalato l'ultimo mio lavoro, "Invenzioni"... Non credo l'abbia ascoltato... la sua salute era già troppo compromessa.
Qualche giorno fa sono andato nella sua abitazione... Mi ha fatto molto effetto vederla così, in disarmo... Ogni mobile, ogni oggetto, munito di foglietto su cui era indicato un nominativo, era pronto per lasciare quel posto semplice e meraviglioso... La morte è l'unico viaggio della vita in cui i bagagli si fanno dopo essere partiti...
Un po' a disagio sono andato nel suo studio, in compagnia di uno dei suoi parenti... Ho preso con cura tutti i libri che erano stati lasciati a me... Li ho portati a casa...
Ora, approfittando dell'estate, li ordinerò e li collocherò in una sezione apposita della mia biblioteca... Non li separerò... Sarà un corpus compatto che rappresenterà il pensiero musicale di Matilde...
Sono parecchi i libri... Non li ho contati. Da quel viaggio a Mosca nel lontano 1990, viaggio durante il quale avevo avuto l'occasione di acquistare una notevole quantità di partiture a prezzi irrisori e me le ero spedite a casa per posta, mi sono abituato a quantificare i libri in chilogrammi... I volumi ereditati da Matilde peseranno circa cento chilogrammi... Un quintale costituito da molta letteratura pianistica, da libri specifici, da enciclopedie...
Sì...credo che quei libri rappresentino una traccia importantissima di Matilde...un testamento spirituale della mia cara e dolce amica ...un testimone che lei mi ha passato in una corsa che conduce tutti, prima o poi, allo stesso traguardo...
Sarà mio dovere conservare con cura questa "traccia" intonsa e il più a lungo possibile, cercando di tramandarla ai miei allievi che, spero, faranno altrettanto quando sarà il loro momento...
La vita è tutto questo...o forse di più...certamente non meno...
Buona giornata...
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