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lunedì 13 ottobre 2014

13/10/2014 Lunedì mattino... PENSIERI SERI... I desideri non cambiano...s'ingrandiscono col tempo...

Buon giorno...

Ieri ho provato a guidarvi nei vostri pensieri, più o meno seri, su una strada che, forse, non esiste...
La fotografia era questa...


Avete capito, vero, che si tratta di un'auto giocattolo?
Eh sì...è proprio bella... L'ho incontrata, come la bicicletta di qualche tempo fa, in un mercatino di antiquariato...a pochi chilometri da casa mia...
Da lì...o da là...è nata questa "storia corta"...



Quel rosso di un tempo...lontano...

Rosso fiammante... Sì...sono di un colore rosso fiammante... Eh, sì...un tempo ero più rossa... Poi, si sa...il tempo cancella i ricordi e attenua i colori...
Quel rosso fiammante è diventato un arancio...sempre dignitoso...ma meno "blasonato"...
Come faccio a conoscere un termine così imponente come "blasonato"? Oh, beh...è facile... Basta essere esistita (dire "vissuta" sarebbe troppo, per una come me) nell'ambiente dove sono stata io... Una famiglia più che borghese...con dei figli già forbiti (vedete come ho imparato bene?) in età giovane...


Sì...io ero uno dei loro giocattoli... A quei tempi avere un "gingillo" come me era roba per pochi eletti... Solo chi aveva molti soldi poteva regalare un'automobile giocattolo così bella ai propri figli... Gli altri bambini dovevano per forza accontentarsi di immaginare le auto come me... I cubi di legno o i mattoni erano i più economici "palliativi" (e qui mi sono appena cimentata in un altro "sfoggio" di "erudizione")... Spesso erano ottime anche le scatole di cartone... Per simulare un volante, di automobile o di motocicletta, poteva bastare un pezzo di ramo d'albero...
La fantasia...linfa vitale dei più giovani...ma anche dei più grandi...


La fantasia può in qualche modo essere assimilata (ma, sì...stupitevi ancora del mio modo di parlare) al desiderio?
Quest'ultimo nasce dalla prima...o questa nasce proprio dal desiderio?
Io non so dare una risposta... In fondo sono un'automobile giocattolo...che cosa pretendete da me?!
Posso solo raccontarvi il mio punto di vista... 
Ho imparato a mie spese che un uomo incomincia a sognare fin da piccolo... I suoi desideri crescono con lui...
Il mio padroncino, per esempio, mi ha desiderato tanto...ma tanto... Aveva sei anni e mi voleva fortemente... Quando sono arrivata è stata una festa nella bella casa che mi ha accolta...
Quanto è durata la "festa"? Nemmeno poco... Direi un anno...forse qualcosa di più...
... Poi il signorino è cresciuto... Ha incominciato a fantasticare...a desidera altro... Il suo chiodo fisso, però erano le automobili... Più cresceva più queste diventavano grandi...e sempre più reali...
Alla fine una rossa fiammante cabriolet l'ha avuta sul serio... Io lo guardavo con ammirazione il mio padroncino... E' stato davvero bravo a inventarsi un mondo reale all'interno di un mondo fantasioso come quello dei bambini...


L'ho visto sfrecciare veloce fuori dal garage con il "bolide"... Ero orgogliosa di lui...
Se mi spiaceva essere abbandonata? 
No...perché mai? Il mio padroncino era diventato troppo grande per me... Ho accettato di  buon grado le sue nuove scelte... Mi accontentavo di restare nella rimessa della bella casa...
Eh...sì... La mia massima aspirazione sarebbe stata quella di vedere il mio padroncino che diventava papà...e diventare anche per i suoi figli un posto sicuro dove allenarsi a diventare grande...
Però...purtroppo...la sua rossa fiammante non è stata così accogliente e protettiva com'ero stata io...
Il mio padroncino non arrivò mai a trent'anni... Finì la sua vita contro un destino piuttosto feroce...e pesante...


Ho imparato che i sogni dei grandi fanno più male di quelli dei piccoli...
Alla fine quel mondo forbito e galante si è sciolto dietro all'estinzione di un desiderio premuto troppo a fondo...
La sua fine fu l'inizio della fine anche della sua famiglia...
Tutto si è perso dietro a quel dolore... Ogni cosa che ricordava il mio padroncino è stata "eliminata"...
Così, oggi, sono qui...in mezzo a una strada...in mezzo ad altri sogni infranti, desideri consumati, vite concluse o indirizzate altrove...
Aspetto di incontrare i desideri di un nuovo bambino... Ma come posso sperare di trovarlo se i "signorini" di oggi coltivano sogni ben più lontani dal reale consumarsi della plastica sull'asfalto?
Attendo un bimbo "vintage"...mi accontenterei di un "bambino" troppo creciuto e, nel frattempo, cerco di non perdere quel poco di rosso che dà ancora un senso al mio essere sogno...


Buona giornata...


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