Buon giorno...
Ieri vi ho spronati a immaginare con una foto insolita... Questa...
Uhm...vediamo...secondo me è un enorme basso elettrico con un manico larghissimo...tanto da ospitare un esercito di corde...
No...no...sono i cavi dell'alta tensione...pericolosissimi...
E se fosse uno stendino per i panni? I panni sporchi si lavano in famiglia...ma si asciugano all'aria aperta...
Potrebbe essere...ma non trovate che i fili, in questo caso, siano un po' troppo vicini gli uni agli altri?
Già...allora potrebbero essere ragnatele cibernetiche in uno spazio-tempo non consueto...oppure una rete elettromagnetica nella quale scorrono tutti i pensieri di chi vive nel mondo della comunicazione eterea...fatta di bip, di bit, di byte e di click...
Questi sono i "pensieri seri" che ho immaginato uscire dalle vostre perplessità...
Siamo lontani...allora vi do un aiutino...ecco la foto senza fotoritocco....
Adesso la capite?
Ma brava signora!!!!!! Sì...sono proprio le corde di un pianoforte...per la precisione il mio Krauss...
Le riconosce ora? Ah...beh...sì...le ho lasciate nel senso orizzontale...come nella foto ritoccata... Ora le raddrizzo...
Ci siamo, ora? Non ancora?
Ma signora!!!!!... Va beh...capisco che lei ignora, almeno sino ad ora, come sono fatte le corde ramate di un pianoforte... Allora le faccio vedere l'intero strumento, senza coperchio e immortalato su di un lato...così non potrà/dovrà più avere dei dubbi... ECCOLO!
Ora ha capito? Preferisce che glielo faccia vedere in orizzontale, così?
Bene...
Dunque che cosa volevo raccontare con la fotografia dell"immaginando" di ieri? Volevo dire a lei, signora, e naturalmente a tutte le altre amiche e gli altri amici del BLOG, che le corde di un pianoforte sono un po' come le corde dell'anima...
Sono loro che vibrano e che permettono al pianoforte di "cantare"... Senza le corde il pianoforte sarebbe muto...
Ma se le corde rappresentano l'anima dello strumento credo di poter dire con ragionevole certezza che queste sono anche l'anima del pianista...le protesi non tanto delle sue mani ma del suo cuore...
Quando il pianista preme i tasti, infatti, il movimento dei martelletti prende vita non tanto, o non solo, dalle dita che percuotono la fila di "denti" musicali dello strumento, ma dal cervello...
Il cervello, però, non potrebbe esprimere tanta poesia se non fosse guidato dal cuore che pulsa sangue, sì, ma anche vitalità, amore e sentimenti...i più vari...
Un pianista senza pianoforte è come una bocca senza lingua... Entrambi non sarebbero nulla senza l'anima...e questa, nel caso di cui stiamo discutendo, sono le corde...
La "scatola" di legno, che è poi il mobile del pianoforte, non è altro che un enorme "polmone" che fa risuonare ciò che gli vibra dentro..
Quelle corde, per me, sono come le autostrade dell'anima...
Sono come gli anelli del tronco di un albero... Quelle corde, per me, trattengono ogni vibrazione...e lo fanno per sempre... I suoni rimangono imprigionati là dentro...in ognuna di loro... Ecco perché, per me, è un grave lutto la rottura di una corda... Perché quando l'accordatore la sostituisce si porta via con sé un bel pezzo di storia dello strumento e di chi lo suona... Le vibrazioni delle corde sono come le ombre delle persone di cui vi ho scritto pochi giorni fa...
Tutto rimane...nulla si crea...nulla si distrugge...
Il pianoforte, pertanto, non solo si acCORDA e si sCORDA ma, a suo modo, si riCORDA... E il suo trattenere è certezza di solidità...come una banca della passione che, senza far pagare interessi, elargisce ogni ben di d(i)o a chi suona o ascolta...
Capite perché io vivo felice? Per tutto questo...perché mi sento parte di un mondo fatto di Musica che mi piove addosso arricchendomi ad ogni passaggio di battuta...
Amo il mio lavoro...
Buona giornata...