Buon sabato,
Oggi, per l'ascolto del sabato, ho deciso di postarvi il primo movimento della sinfonia n. 8, in si minore, D.759 di Franz Schubert, altrimenti detta "incompiuta" poiché l'opera rimase incompleta. Oggi possediamo solo questo (Allegro moderato, in si minore,in 3/4) e il secondo (Andante con moto, in mi maggiore, in 3/8). Il terzo (Scherzo), è rimasto nello spartito come versione pianistica.
La sigla "D" si riferisce al musicologo Otto Erich Deutsch che ne ha curato la catalogazione.
Perché sia rimasta incompleta non si sa. Non è stata interrotta dalla sua morte. Mi viene da ipotizzare che ci possa essere stato un calo di motivazione del compositore tedesco. Di tutte le sue sinfonie, nessuna è stata eseguita vivente l'autore... Schubert non godeva di sufficiente credibilità per convincere gli organizzatori e i teatri a investire su un'orchestra e sull'esecuzione delle grandi forme che non davano garanzia di successo...
Per curiosità, vi elenco le Sinfonie del nostro con data di composizione e di prima esecuzione:
D. 82 Re maggiore 1813 1881
D.125 Sib maggiore 1814-1815 1877
D.200 Re maggiore 1815 1881
D.417 Do minore 1816 1849
D.485 Sib maggiore 1816 1841
D.589 Do maggiore 1817-1818 1885
D.759 Si minore 1822 1865
D.944 Do maggiore 1825-1828 1839
Qualcuno ha tentato di completare l'opera... Io sono dell'avviso che un'opera debba rimanere, per sempre, come l'ha lasciata il compositore. Questo, per me, dovrebbe valere anche per tutti i capolavori non finiti, primi fra tutti il Requiem di Mozart (K626) e la Turandot, di Puccini. Forse qualcuno si prenderebbe la briga di andare a "ritoccare" "l'ultima cena" di Leonardo o qualsiasi altro incommensurabile capolavoro appeso o ancorato alle pareti dei musei e delle chiese di tutto il mondo?
Certo, completare una partitura non è come metter mano all'originale di un grande pittore...però il principio estetico dell'unicità dell'arte dovrebbe suggerirci che il lavoro di un artista non si tocca e non si ritocca...si restaura...se si è capaci di farlo...nulla di più...
La tonalità di questo primo movimento, si minore, è inconsueta per il periodo...Nessuno dei grandi classici l'aveva mai praticata nelle sinfonie. Certo Schubert, nato nel 1797, e morto giovanissimo nel 1828, aveva in sé i prodromi della nuova musica, quella romantica, con tutti i discorsi armonici, fraseologici e stilistici che ne conseguono.
Il movimento qui linkato è composto nello stile della Forma sonata. Con l'esposizione, ripetuta (03:26), lo sviluppo e la ripresa...
L'esecuzione è a cura della Vienna Philharmonic Orchestra, diretta da Riccardo Muti.
Buon ascolto...
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