Buon pomeriggio,
E' giunto il momento che io vi racconti qualcosa del mio nuovo spettacolo "Come in una clessidra" che debutterà sabato 28 aprile 2012 al Teatro Municipale di Casale Monferrato (Al). Quel giorno faremo tre rappresentazioni: una alle 9:00, una alle 11:00 (entrambi per le scuole di ogni ordine e grado) e una alle 21:00 (per tutti coloro che vorranno vederlo, l'ingresso è libero).
Vi posto il bellissimo manifesto, realizzato dall'artista Riccardo Guasco.
Oggi è iniziata la distribuzione dei biglietti per lo spettacolo serale (la prenotazione del posto è OBBLIGATORIA!). In un'ora di apertura del botteghino (presso il plesso "Lanza" di Casale Monferrato, via Facino Cane) se ne sono già andati circa duecento biglietti. Chi è interessato, deve venire al "Lanza" a prendere i biglietti.
Se avete problemi, scrivete nei commenti al POST la vostra richiesta e vi farò riservare i posti...
Nelle rappresentazioni mattutine saremo onorati di ospitare il Ministro della Salute, Renato Balduzzi.
Alla sera sono previsti altri ospiti illustri.
La produzione è dell'Istituto Superiore "Cesare Balbo" di Casale Monferrato, con il contributo della Fondazione CRT, della AFeVA, e con il patrocinio del Comune di Casale Monferrato e della Provincia di Alessandria,
Ora vi racconto la storia dello spettacolo. Vi avverto: considerato il tema trattato è piuttosto triste.
“Come in una clessidra” è il terzo spettacolo prodotto dall’Istituto casalese che tratta tematiche sociali. Prima di questo, gli studenti e gli ex studenti del Balbo – Lanza (riuniti nella compagnia de “I LANZAchenecchi”), hanno messo in scena, dello stesso autore, “Anche il pianoforte ha le rotelle” (sulla diversabilità) e “Tersa età”, liberamente ispirato al libro di Lorenzo Licalzi “Che cosa ti aspetti da me?” (Ed. Bur Rizzoli), sul tema degli anziani.
Come in un clessidra.
Spettacolo dall’alto impatto emotivo, “Come in una clessidra” racconta la storia di sette malati di mesotelioma pleurico (interpretati da: Francesca Anello, Maria Grazia Bozzo, Mattia Costa, Davide Della Zazzera, Marco Greppi, Maria Rita Torino, Cristian Villani) che si ritrovano nella sala d’attesa dell’ospedale. I protagonisti vengono scelti “casualmente” dal destino. Tutti reagiscono con rabbia e timore. Ben presto si dovranno rassegnare all’evidenza. In una sorta di gruppo autogestito, quattro uomini e tre donne vivranno i sentimenti della rabbia, della disperazione, per giungere alla presa di coscienza del proprio male e alla rassegnazione, senza dimenticare, però, di trasmettere un messaggio di speranza a tutti coloro che rimarranno a difendere la memoria di chi è stato colpito, senza pietà, dalla mano assassina della polvere di amianto.
In tutto lo spettacolo (che prende spunto dal libro “Malapolvere” di Silvana Mossano), in un atto unico, non si pronunceranno mai le parole mesotelioma e amianto, né, tantomeno, verrà citato l’Eternit. Non ce ne sarà bisogno. Lo spettro della tremenda malattia e della sua causa aleggerà sin dalle prime battute nelle parole dei protagonisti che, all’epilogo, interpreteranno anche alcune poesie di Assunta Prato, Bruno Filippi, Daniela Degiovanni, Pier Luigi Porta, e la poetessa di Pripyat, Lyubow Sirota.
Le musiche originali, interpretate dalle Poker Singers (Alessia Antonacci, Valentina Anzalone, Sabina Ganora, Xhina Hilviu) e dal coro dell’Istituto Superiore “Cesare Balbo”, accompagnate al pianoforte da Enrico Pesce, contrappunteranno, insieme alle immagini multimediali, il testo teatrale dando ancora maggior risalto al dramma dei cittadini casalesi.
Vi aspettiamo...
Salve Prof!
RispondiEliminaPotrebbe riservarci tre posti (ore 21.00) per me,mia sorella ed Ester..che tra Torino e Milano non siamo sicure di riuscire a passare a ritirare i biglietti.
Grazie!
Ilaria P.
Ciao cara, credo che li abbiamo già messi da parte. Non ricordo se due o tre...Domani verifico e ti dico...BACI!
EliminaUuuuuuuuuuuuuuh vero?? ma grazie!! =) Comunque se Ester non pacca siamo in 3!! Ci Vediamo sabato!!
RispondiEliminaBuona sera, vorrei riservare un posto per lo spettacolo di sabato sera.
RispondiEliminaGrazie e saluti,
Chiara Piovera