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mercoledì 18 aprile 2012

Il Teatro...come nella vita...

Buon giorno a tutte e tutti...

Scusate se in questi giorni parlerò tanto (o troppo?) di teatro...del teatro...Manca una settimana e mezza al debutto di "Come in una clessidra", scritto da me... sul tema dell'amianto e del mesotelioma pleurico...uno spettacolo forte, drammatico, aspro...duro...ma vero...Non si può scherzare su certi argomenti...e non si può neppure parlare in termini (troppo) ottimistici...

Ogni volta che, insieme ai miei compagni di viaggio, metto in scena un nuovo testo, incomincio a pensare solo a quello...E' normale, credo, tante sono le cose da fare, sino all'ultimo...
Mi ricordo quando facevo i primi saggi di pianoforte. Il conto alla rovescia iniziava un mese prima...e poi, via via che i giorni passavano, l'ansia aumentava... Le ultime ventiquattro ore assomigliavano molto, immagino, all'ultimo giorno di un condannato nel braccio della morte. Pensavo "domani, a quest'ora, sarà iniziato il saggio...e, dopo un'ora, toccherà a me..."
Mi caricavo di ansia e questa, spesso, influenzava il mio suonare...nel bene e nel male...Perché, quando si è carichi di emozioni, si finisce per suonare meglio, anche se si finisce per sbagliare di più...
Ora, prima di un recital pianistico, sono più tranquillo...ma non troppo...Nel senso che non ci sto a pensare un mese prima...e, se ci penso, è solo per affinare l'esecuzione dei miei brani...Ma prima di sedermi allo strumento, vi garantisco, torno bambino...con lo stesso cuore.
Il conto alla rovescia, invece, continuo a farlo prima di uno spettacolo teatrale...Uno stillicidio che mi entra in circolo...ed entra in circolo a coloro che lavorano con me che, spesso, per "simpatia", finiscono per vivere con lo stesso patema i giorni che precedono...
Amo il teatro...amo il nostro teatro, il Municipale di Casale. E' come lo stadio della squadra ospite...Ogni volta che debuttiamo al Municipale ci sentiamo a casa nostra. Conosciamo tutto di lui...e lui, credo, conosca molto di noi...
Amo il Municipale...così meraviglioso e spaventoso...la sera, poche ore prima della "partenza", quando, approfittando dell'assenza di tutti (nei camerini o a casa) io mi corico sulle tavole consumate del palcoscenico ed entro in sintonia con la sua storia...

Ogni dramma inventato riflette un dramma che non s'inventa...

François  Mauriac, Diario






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