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giovedì 17 novembre 2016

17/11/2016... Giovedì pomeriggio... Sii sincero...mi vuoi ancora bene?

Buon pomeriggio...


Sii sincero...
Mi vuoi bene?
Sì...dico proprio a te... Sono qui ai tuoi piedi...e te lo chiedo con intimità...
Ma poi...tu...hai i piedi?
Beh...se li possiedi sono instabili nel loro stabile fluttuare da millenni, eterni, su questo pianeta...
Più che piedi sono onde...non solo visive ma...sonore... E sono onde stabilmente instabili... Dipende dal tuo umore...ma anche dal mio...
Dipende dal cielo...dalla Luna...dalla terra...
Onde di sale e schiuma che rappresentano anche il tuo respiro... Perché tu sei vivo...finché l'uomo non ti ucciderà...del tutto...
Dunque le tue onde sono piedi...che camminano senza spostarsi...che ballano...senza battere il tempo...le tue onde sono il tuo respiro...a volte calmo...rassicurante...a volte agitato...a volte impossibile da governare...
Oggi, per esempio, come stai?
Non ti vedo sereno...come non lo è il cielo... Forse sei così proprio perché lui è dello stesso tuo umore... Siete in sintonia, tu e il cielo?
Se è un "sì", quello che esce dalle tue labbra di schiuma vivace, sappi che anche io lo sono con te...e non per il semplicissimo (quasi banale) fatto che mi chiamo "Pesce"...
Sono in sintonia con te perché io, tutte le volte che posso, cerco di venire ad accordare il mio respiro col tuo...e quando non riesco fisicamente ti penso e lo faccio lo stesso...cercando di immaginarmi la tua condizione del momento...
Quando suono, poi, cerco di far correre le mani su e giù per la tastiera del pianoforte pensando a come respiri tu...con le tue onde...
Oggi...però...mi sembri strano...
Non so...sono qui...ai tuoi piedi e mi sembra che tu non mi voglia bene... Credo non dipenda da te ma da me...dalle mie insicurezze...
Solamente due settimane fa ero qui, nello stesso posto, c'era il sole...un sole grande...fuori stagione... Mi compiacevo nel vedere che alcune persone stavano facendo il bagno... Il tre novembre, capisci?
Il mio record di bagno tardivo dentro di te si ferma all'11 settembre di molti anni fa...prima di quel drammatico 11 settembre di terrore...
Due settimane fa mi sembrava che fosse ancora estate...dormicchiavo vicino a te, facendomi cullare dal suono delle tue onde... Mi sono illuso? Cercare di sentirmi ancora in estate forse è la metafora della vita...cerchiamo sempre di sentirci più giovani...o meno vecchi...di quello che siamo...ma, ineluttabilmente, la realtà è un'altra...
Quindi, se oggi mi sento più vecchio di due settimane fa (e naturalmente non intendo più vecchio di sole due settimane), forse fa parte del naturale senso delle cose immaginare che oggi tu non mi voglia bene come un tempo...
So che non è così...il mare sa sempre amare chi lo ama e lo rispetta...
Che strano...mare...amare... Mai sono stati così vicini nella nostra lingua un sostantivo e un verbo...mai così lontani...o forse no... Quella "A" di troppo non è da intendersi come un prefisso inversivo o, se preferite, privativo...ma sì...ci siamo capiti... Il Mare non è orfano di quell'alfa privativa che lo nega...così come Amare non è privato proprio di nulla con quella presenza, neppure troppo ingombrante. della "A"...
Insomma...mio adorato mare...mi vuoi bene? Come un tempo? Come sempre? Come sai dire solo tu senza parole?
Affido a te questi miei deboli pensieri...come il bambino più infantile quando carica di sogni la sua barca di carta...e te l'affida...sapendo, in cuor suo, che la conserverai per sempre...in qualche posto...tra le tue onde...come perla preziosa di una vita ancora da schiudersi...


Buon pomeriggio, mare mio...



1 commento:

  1. La Conchiglia... ascoltala. Lì troverai risposte...

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