Buon pomeriggio...
C'è una grande attesa per lo spettacolo che io, la dottoressa (e cara amica) Elisabetta Grosso, le mie colleghe, i miei colleghi (e cari/e amici/che), e le ragazze e i ragazzi del Liceo Musicale "Saluzzo - Plana" di Alessandria presenteremo venerdì 15 gennaio all'Auditorium San Filippo di Casale Monferrato (inizio ore 21:00)...
In questi giorni scriverò un POST legato alle emozioni che vivrò quel giorno, al San Filippo...auditorium in cui, per vent'anni, ho vissuto momenti indimenticabili di arte e gioia insieme alle mie allieve e ai miei allievi dell'Istituto Superiore "Cesare Balbo".
Per ora affido il resto di questa pagina alle parole della dottoressa Elisabetta Grosso che vi introdurrà, come solo lei sa fare, nel magico mondo che cercheremo di raccontare venerdì...
Eccole...
“NOTE DI TE NEL DESERTO DEL PICCOLO PRINCIPE”.
Reading in chiave emotiva de “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry.
A ura di:
Elisabetta Grosso, psicoterapeuta
Enrico pesce, musicista e insegnante
L’orchestra del Liceo Musicale “Saluzzo – Plana” di Alessandria
“Note di Te nel Deserto del Piccolo Principe” è un progetto che unisce Strumenti di Terapia dell’Anima e Musica.
La parte più profonda di noi, il nostro inconscio, sede dell’Anima, ha bisogno di immagini, di fonti di ispirazioni slegate dal mentale per liberare se stesso e generare processi di trasformazione alchemici.
Perché l’uso de “Il Piccolo Principe” per suscitare trasformazioni profonde negli spettatori?!
Perché questo capolavoro nasce per Guarire gli adulti, per farli scendere dal piedistallo dorato del loro Ego ed incontrare se stessi...perché ha pagine interamente evocative.
Ricco di archetipi per l’Anima, esso ripone tutta la sua centralità nella celebre frase: “Non si vede bene che col Cuore: l’Essenziale è invisibile agli occhi”.
Essere oggi incapaci di guardare la realtà col Cuore e farsi guidare da esso, e solo da esso, per perseguire salute mentale, fisica e psicologica sembra essere la principale causa dei molti “malanni” che oggi affliggono il genere umano. Purtroppo.
L’idea di suscitare riflessioni ed immagini negli spettatori, attraverso la lettura e il commento del capolavoro “Il Piccolo Principe” uniti al successivo ascolto di brani e melodie musicali, è una proposta terapeutica assolutamente innovativa: la sfida è quella di far emergere, nell’arco dello spettacolo, capacità e consapevolezza emotiva nei presenti.
Questo progetto nasce dal confronto professionale e dalla collaborazione d’Anime tra Elisabetta Grosso, dottoressa in psicoterapia, ed Enrico Pesce, professore, compositore.
Pesce e Grosso, entrambi pilastri del progetto, considerano indispensabile per la buona riuscita dello spettacolo la splendida presenza dei ragazzi dell’istituto musicale Plana di Alessandria che, con la loro capacità di suonare ed emozionare, sanno trasformare le note in emozioni per l’anima dei presenti.
Lo spettacolo così come si apre così si conclude (sequenza che fa da metafora ad ogni evento della vita e anche metafora della Vita stessa) con la proposta del brano musicale “Un posto sicuro” di Enrico Pesce, colonna sonora dell’omonimo film. Tale film è dedicato alle persone che sono decedute a causa dell’eternit.
Anche ne Il Piccolo Principe si parla e si riflette sul tema della morte, del distacco.
Enrico Pesce ha salutato moltissimi amici deceduti per mesotelioma, il tumore della pleura generato dall’amianto; Elisabetta Grosso dedica questo progetto a suo padre, anch’egli deceduto per mesotelioma.
Il corso degli eventi connota tale progetto come evento dedicato a queste persone e alle loro famiglie.
Ma non solo...perché ne Il Piccolo Principe ci sono anche Rose, Volpi e Stelle che sanno ridere.
Quindi questo spettacolo, vissuto, sentito e cantato, vuole essere anche un Inno alla Vita, la cui forza straordinaria vince sempre su tutto, anche sulla Sofferenza indicibile, che in tale occasione sarà accarezzata ed accolta dalla Musica...
C’è una Voce la cui importanza non sono le parole, ma le vibrazioni emotive...
Ci sono proposte di brevi immaginate dove possa l’Anima prendere il dominio sulla mente, dove i sentimenti abbiano la meglio sulla ragione, dove possa essere creato un Deserto, un “Posto Sicuro” dove i piccoli principi, i bambini interiori degli spettatori possano rivivere e portare con loro leggerezza, speranza, brividi e Amore per le cose Vere.
Come abbiamo già sottolineato, sono previsti alcuni momenti di lettura e proposte di riflessione, seguiti da brani scelti appositamente per facilitare un processo di introspezione nei partecipanti e i temi proposti sono:
Presentazione dello spettacolo e storia dell’autore Antoine de Saint-Exupéry;
ConosciAMO il Piccolo Principe;
I personaggi conosciuti dal Piccolo Principe nel suo viaggio; amicizia con la Volpe;
Le rose e la Rosa;
La qualità del Tempo;
Il Serpente e l’addio tra l’Aviatore e il SUO Piccolo Principe;
Il Dono: le Stelle che possono Ridere;
Racchiudi nel tuo cuore uno spazio intimo, un Posto Sicuro per il TUO Piccolo Principe.
Non è previsto un vero e proprio finale: ci auguriamo che il Finale possa essere un Inizio migliore, più vero, per ogni straordinario Essere Umano presente in sala, portatore sano ed inconsapevole di Miracoli....
“Note di Te nel Deserto del Piccolo Principe” è un progetto che unisce Strumenti di Terapia dell’Anima e Musica.
La parte più profonda di noi, il nostro inconscio, sede dell’Anima, ha bisogno di immagini, di fonti di ispirazioni slegate dal mentale per liberare se stesso e generare processi di trasformazione alchemici.
Perché l’uso de “Il Piccolo Principe” per suscitare trasformazioni profonde negli spettatori?!
Perché questo capolavoro nasce per Guarire gli adulti, per farli scendere dal piedistallo dorato del loro Ego ed incontrare se stessi...perché ha pagine interamente evocative.
Ricco di archetipi per l’Anima, esso ripone tutta la sua centralità nella celebre frase: “Non si vede bene che col Cuore: l’Essenziale è invisibile agli occhi”.
Essere oggi incapaci di guardare la realtà col Cuore e farsi guidare da esso, e solo da esso, per perseguire salute mentale, fisica e psicologica sembra essere la principale causa dei molti “malanni” che oggi affliggono il genere umano. Purtroppo.
L’idea di suscitare riflessioni ed immagini negli spettatori, attraverso la lettura e il commento del capolavoro “Il Piccolo Principe” uniti al successivo ascolto di brani e melodie musicali, è una proposta terapeutica assolutamente innovativa: la sfida è quella di far emergere, nell’arco dello spettacolo, capacità e consapevolezza emotiva nei presenti.
Questo progetto nasce dal confronto professionale e dalla collaborazione d’Anime tra Elisabetta Grosso, dottoressa in psicoterapia, ed Enrico Pesce, professore, compositore.
Pesce e Grosso, entrambi pilastri del progetto, considerano indispensabile per la buona riuscita dello spettacolo la splendida presenza dei ragazzi dell’istituto musicale Plana di Alessandria che, con la loro capacità di suonare ed emozionare, sanno trasformare le note in emozioni per l’anima dei presenti.
Lo spettacolo così come si apre così si conclude (sequenza che fa da metafora ad ogni evento della vita e anche metafora della Vita stessa) con la proposta del brano musicale “Un posto sicuro” di Enrico Pesce, colonna sonora dell’omonimo film. Tale film è dedicato alle persone che sono decedute a causa dell’eternit.
Anche ne Il Piccolo Principe si parla e si riflette sul tema della morte, del distacco.
Enrico Pesce ha salutato moltissimi amici deceduti per mesotelioma, il tumore della pleura generato dall’amianto; Elisabetta Grosso dedica questo progetto a suo padre, anch’egli deceduto per mesotelioma.
Il corso degli eventi connota tale progetto come evento dedicato a queste persone e alle loro famiglie.
Ma non solo...perché ne Il Piccolo Principe ci sono anche Rose, Volpi e Stelle che sanno ridere.
Quindi questo spettacolo, vissuto, sentito e cantato, vuole essere anche un Inno alla Vita, la cui forza straordinaria vince sempre su tutto, anche sulla Sofferenza indicibile, che in tale occasione sarà accarezzata ed accolta dalla Musica...
C’è una Voce la cui importanza non sono le parole, ma le vibrazioni emotive...
Ci sono proposte di brevi immaginate dove possa l’Anima prendere il dominio sulla mente, dove i sentimenti abbiano la meglio sulla ragione, dove possa essere creato un Deserto, un “Posto Sicuro” dove i piccoli principi, i bambini interiori degli spettatori possano rivivere e portare con loro leggerezza, speranza, brividi e Amore per le cose Vere.
Come abbiamo già sottolineato, sono previsti alcuni momenti di lettura e proposte di riflessione, seguiti da brani scelti appositamente per facilitare un processo di introspezione nei partecipanti e i temi proposti sono:
Presentazione dello spettacolo e storia dell’autore Antoine de Saint-Exupéry;
ConosciAMO il Piccolo Principe;
I personaggi conosciuti dal Piccolo Principe nel suo viaggio; amicizia con la Volpe;
Le rose e la Rosa;
La qualità del Tempo;
Il Serpente e l’addio tra l’Aviatore e il SUO Piccolo Principe;
Il Dono: le Stelle che possono Ridere;
Racchiudi nel tuo cuore uno spazio intimo, un Posto Sicuro per il TUO Piccolo Principe.
Non è previsto un vero e proprio finale: ci auguriamo che il Finale possa essere un Inizio migliore, più vero, per ogni straordinario Essere Umano presente in sala, portatore sano ed inconsapevole di Miracoli....
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