Care lettrici e lettori fedeli, il conteggio di Net-parade,ogni mese, parte da zero. E' mia intenzione posizionare il mio BLOG nel punto più alto possibile delle classifiche. Per farlo ho bisogno del vostro aiuto. Cliccate sul banner qui sopra. Non occorrono dati personali, basta cliccare su "sì, confermo il voto"...SI PUO' FARE OGNI ORA! GRAZIE!

giovedì 13 novembre 2014

13/11/2014 Giovedì mattino PENSIERI SERI... Un albero che muore non fa rumore...

Buon giorno...


Ieri vi ho fatto immaginare con questa fotografia...


Non è una bella immagine, vero?
Un albero grande, gigantesco...
Se ne sta lì, in piedi...come un fantasma...
Si trova all'interno di una grandissima villa, meravigliosa e con un parco da favola...
Ma lui...immobile...con atteggiamento nobile...se ne sta lì...ci guarda e non dice nulla...


Forse gli alberi parlano?
Certo... Avete mai sentito le fronde di un salice quando tira il vento... Altro che piangente... Urla...non dico si disperi...ma urla... e il suo urlare è, allo stesso tempo, triste e ottimista...
Ma lui, il nostro albero, no... Lui è fermo...immobile...e ci guarda...e noi non possiamo fare a meno di guardare lui...


Forse sarebbe meglio chiamarla LEI...
E'...era...una quercia...bellissima... Aveva centinaia di anni e, da sempre, sorvegliava la Villa Pansa di Varese...un tempo residenza di gente altolocata e altisonante...oggi sede di un bellissimo museo...
Guardate com'era bella fino a qualche anno fa...


Sovrastava le ombre di tutta quella gente che è passata nei sui paraggi...
Era una quercia mastodontica e materna... Nella primavera del 2000 era ancora piena di linfa vitale...
Ma...si sa...nulla è eterno...
Quella meravigliosa pianta secolare ha incominciato a dar segni di stanchezza...
Trecento...quattrocento anni possono essere così pesanti al punto da sradicarti dalla vita?


Ci hai provato in tutti i modi a resistere... Non c'è stato scampo...
Ed ora?
Ora cosa rimane di te?


L'altro giorno, quando mi sono allontanato dalla villa, ti ho vista...fiera e sconfitta... Il sole pur già debole di settembre nulla poteva incidere su una chioma che più non avevi...
Mi sono allontanato da te...
e tu parevi guardarmi...
senza lacrime...
Il pianto di una pianta non fa rumore...
né inumidisce il terreno che le ha dato i natali...
Fa più rumore una pianta che nasce o che muore?
O forse sono gesti uguali...
persino naturali?
Io non so darmi pace per quell'ombra che non c'è
perché, non vedendola, non trovo più neppure la mia...
entrambe volate via...
in un altrove che...
non ha sapore...
non ha colore...
perché il nulla...
eterno sin che si vuole...
è la culla
delle spine e delle viole...
un tormento dell'esistenza
qualunque essa sia...
a cui non si può opporre resistenza...
perché la vita, che sia la tua o la mia,
senza la nostra ombra...
è soltanto...penitenza...


Buona giornata...

Nessun commento:

Posta un commento