Buon pomeriggio...
Sono passati già due anni da quel giorno in cui ho conosciuto Elisabetta Grosso, psicoterapeuta e donna incredibile, capace di farti volare con le sue parole senza farti abbandonare la sedia su cui stai seduto...
Da quel giorno è iniziata la "nostra" vicenda legata al "Piccolo principe", capolavoro indiscusso di Antoine de Saint-Exupéry...
Lo abbiamo portato un po' in giro, questo piccolo ometto poetico e lunare... Lo abbiamo accompagnato nei suoi viaggi con le note dell'orchestra del Liceo Musicale "Saluzzo - Plana" di Alessandria... Altre volte lo abbiamo sostenuto io, con le mie note e lei, Elisabetta, con le sue parole che hanno una forza incredibile...ti entrano dentro con delicatezza ma ti smuovono montagne...spesso nascoste...spesso introvabili con un semplice e fugace sguardo interiore...
Siamo stati in auditorium...in biblioteca...in un castello...in varie città...posti sempre adattissimi a quel viaggio, tra l'onirico e il pindarico, di quel bambino fatto uomo o di quell'uomo tornato bambino...
Domani pomeriggio, alle 18:00 il Piccolo Principe, con noi (io ed Elisabetta) al seguito, approderà in un posto inconsueto ma carico di pathos e di pensieri...la sala d'attesa del Day Hospital del reparto oncoematologico dell'ospedale di Alessandria (al piano -1)...
Una sala d'attesa d'ospedale non è mai un luogo sereno...soprattutto in quel reparto... L'attesa è spesso appesa a una speranza...la speranza alla pazienza...la pazienza all'apparenza di una vita normale o, perlomeno, non male...una vita che dovrebbe sempre essere bella...carica di felicità...e invece...e aggiungerei purtroppo...spesso si trasforma in incubo a ciel sereno...
Non c'è età per essere attraversati dal dramma... La vita (ma soprattutto la morte) non guarda in faccia nessuno... Così capita che in quel reparto si trovino attese di tutte le età...
Il Piccolo Principe domani approderà in quel luogo appeso a un filo (direi di speranza) per inaugurare un nuovo pianoforte da concerto, donato da tante persone di buon cuore e di buona volontà per ricordare una di quelle giovani anime che in quel reparto non avrebbe mai dovuto trovarsi... Ma, come ho detto, la vita e la morte non hanno pietà per i giovani cuori in attesa...come non ce l'ha per le persone che hanno avuto un'intera vita alle spalle...
Domani pomeriggio quel pianoforte, donato dalla comunità di Oviglio e da tante altre persone generose in memoria di Alessandro Taulino, verrà "varato" in quel mare di sentimenti, pronto a veleggiare per sempre in quel reparto...nel suo porto...pronto a ricevere le mani e i cuori di coloro che avranno la voglia e la cura di sedersi di fronte alla sua tastiera per accarezzare, quando possibile, le aspettative di chi sarà seduto al suo fianco, con in mano un numero...in attesa di sapere quale direzione prenderà la propria vita o quella dei suoi cari... La Musica che uscirà da quel pianoforte sarà sempre bella...perché saranno belle le persone che si occuperanno di quello strumento...ogni tanto...
Vi aspettiamo domani sera...Elisabetta, io e i piccoli principi...
Buona serata
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