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giovedì 26 maggio 2016

26/05/2016 Giovedì pomeriggio... Il premio più grande...

Buon pomeriggio...


Scrivere un testo per il teatro, ancorché scolastico, individuare gli interpreti di quelle parole, dare vita ai personaggi nati su un foglio bianco...sono tutte pratiche difficilissime...che portano via energie e notti...passate quasi insonni...
Poi avviene il "miracolo"...il palcoscenico assona con le nostre emozioni e restituisce al pubblico tutto quel turbinio di afflati interiori che hanno spinto alla creazione della storia appena andata in scena...
E il pubblico, altro "miracolo", reagisce magnificamente al nostro lavoro, si commuove e si porta a casa quel bagaglio di emozioni che prima erano solo dentro di noi, "attori" della rappresentazione...
Ecco, poi, un altro "miracolo" (e scusate se eccedo nell'uso di questo prezioso sostantivo)... Quel pubblico, a casa, a caldo e poi a freddo, manifesta il suo sentire...già espresso con lacrime e lunghi applausi..
E così, una settimana dopo "Tersa età", ecco l'amica Maria Grazia che ci regala parole che danno forza e perseveranza nel procedere in questo lavoro di "cantastorie del cuore"...
Ve le giro, nel caso non le aveste lette nella mia pagina ufficiale di Facebook...

Adesso, che i commenti, le lodi, le voci che seguono gli spettacoli piano piano si attutiscono, meglio forse, potrà sentire la mia voce. Questo volevo, che le arrivasse, un po’ isolata dalle altre, anche per poco che possa valere la mia opinione.
Ho trovato in lei una persona straordinaria, speciale, con una sensibilità estrema. Capace di coinvolgere profondamente attori, cantanti e pubblico e veramente di creare quella dipendenza di cui scrivono i suoi allievi.
 
Io che pensavo mi sarei annoiata in una rappresentazione legata a schemi, provinciale e scialba, ho sentito invece le note di una grande emozione, di grande sensibilità d’animo nelle musiche delle canzoni, ma anche di sottofondo, che accompagnavano testi e parole di un’opera che, nella sua semplicità, ha toccato le corde del mio cuore come poche circostanze, carica di emozioni e sentimenti. Con ironia e malinconia, col sorriso e la tristezza, ha percorso una realtà viva, triste, con note buffe a sdrammatizzare e momenti estremamente toccanti, in cui la grande sensibilità delle musiche e delle parole ne ha fatto qualcosa di veramente speciale. La bravura degli interpreti, scelti con una cura particolare, le melodie in sottofondo hanno potuto esternare momenti che rimarranno nella nostra memoria, la signora Maria, grande successo, Alfonso, Bartolomei… E naturalmente Elisa e Ugo, struggenti personaggi che resteranno nel cuore e nell’anima di coloro che sono ancora in grado , anche nel mondo di oggi, di provare determinate emozioni.
Grazie per ciò che ci ha donato. Una piccola perla da custodire gelosamente nello scrigno dei gioielli importanti.


Io vivo anche di e per questo...e amo follemente il mio lavoro...


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