Buon pomeriggio...
"Tersa età"...sì...ci torno ancora...
Le emozioni di quel giorno...giovedì...sono dure a morire... Sono troppi i ricordi, belli, che mi circondano... Quegli sguardi delle ragazze e dei ragazzi di Alessandria e di Casale Monferrato...quegli occhi lucidi...del pubblico...occhi che si confondevano con i nostri...non meno provati da emozioni che ci hanno toccato nel profondo... Perché...lo sappiamo...il teatro è finzione...ma...quando si affrontano temi come quelli di "Tersa età", non c'è nulla di falso... Gli spettatori, quasi sempre, devono fare un patto con l'autore e il regista di uno spettacolo teatrale o di un film..."io prometto che mi dimenticherò che sono a teatro o al cinema in modo da farmi coinvolgere dalla tua storia..." E' così che ci si commuove, o ci si spaventa o, ancora, ci si arrabbia durante la visione di un film o di una pièce teatrale... Se nell'atto della visione fossimo costantemente ancorati alle nostre certezze, quel lavoro che stiamo vedendo non funzionerebbe... "Tanto c'è la macchina da presa proprio lì davanti"..."Tanto il protagonista non è morto sul serio"... No...perché un film o uno spettacolo funzioni si deve dimenticare i tecnicismi e ci si deve far avvolgere totalmente dalla storia...
In "Tersa età" non è stato necessario scendere a patti con il pubblico...perché "Tersa età" parla della realtà di tutti i giorni, quella che TUTTI noi viviamo quotidianamente nella nostra vita... Parla di anziani, prossimi a lasciare la vita...parla dei nostri nonni...dei nostri genitori...e parla di noi...quando sarà il nostro tempo...
Quegli studenti "vestiti" da anziani sono stati così credibili, nonostante la loro giovane età, proprio perché vivono quotidianamente a contatto con i loro "vecchi"...
Così, quando giovedì hanno fatto la loro lenta irruzione i "veri anziani", gli ospiti della casa di riposo "Nicola Basile" di Alessandria, la fusione-confusione è stata perfetta...e, lasciatemelo dire, emozionante... L'orchestra del Liceo Musicale Saluzzo - Plana" stava eseguendo le variazioni sul tema principale dello spettacolo, la "Ninna nanna", ad un certo punto sono arrivati loro, gli anziani... Il pubblico si è "acceso", è scoppiato il trionfo... Al termine del loro momento di gloria, le signore e i signori hanno lasciato il palcoscenico svelando di nuovo al pubblico le anime giovani degli esecutori...una sorta di sipario umano che si apriva su quelle giovani vite destinate, ineluttabilmente, a diventare, prima o poi, come loro... Una metafora della vita spiegata in pochi secondi...
Ogni volta che metto in scena "Tersa età" succede lo stesso "miracolo"... Gli anziani coinvolti appaiono stanchi, preoccupati...dichiarano di voler andare via appena eseguito il loro brano...poi il palcoscenico fa il suo ennesimo "sortilegio"...gli anziani, al termine della loro esibizione, non se ne vanno, restano sino alla fine (sia al mattino che alla sera), e tornano in scena per i saluti finali...prendendo il più caloroso e sentito applauso...a cui rispondono con mani alzate...in segno di giubilo, di riconoscimento...e di vittoria... Sì...anche questa volta, come nel 2010, hanno vinto loro, gli ospiti della casa di riposo...che ci hanno creduto, hanno resistito e si sono portati "a casa" quel ricordo fantastico di quel pubblico in piedi che li acclamava come fossero eroi...
Sì...quelle gentili signore e quei simpatici signori sono eroine ed eroi del nostro tempo...che non è più il loro...perché va troppo veloce per le loro gambe...sono eroine ed eroi perché ci hanno messo il cuore in questa esperienza...e, credetemi, il cuore, quando c'è la passione, non invecchia...
Buona giornata...
Bellissime parole, vengono dal cuore...la sua è un'anima che, come poche altre ancora, giova di una sensibilità palpabile.
RispondiEliminaSpero di vedere un giorno con i miei occhi ciò che lei è riuscito a fare, una nuova Tersa Età oppure un altro dei suoi piccoli grandi capolavori che mostrano tutta la sua anima...
Felice proseguimento a lei