Buon giorno...
In tempi
non sospetti avevo dichiarato che, se fossi rinato (o se avessi avuto modo di
vivere in questa mia vita una seconda giovinezza), avrei intrapreso lo studio serio e rigoroso del violoncello.
Badate...non lo dico
ora, il giorno dopo aver assistito al concerto de "i Bricconcelli" al museo dei campionissimi a Novi Ligure... E' una cosa che dico (come ho appena scritto) da molto tempo...
Amo il violoncello perché lo ritengo essere lo strumento più completo, versatile, malleabile dell'intera organologia occidentale... E' uno strumento in grado di "cantare", accompagnare, sostenere, accarezzare, ridere, piangere...è uno strumento che si suona abbracciandolo, che si coccola...e ti coccola. Con il pianoforte questo non è possibile...con la chitarra un po'...ma...credetemi...l'empatia che nasce tra il violoncello e il suo esecutore è un'altra cosa...
Ieri sera non c'era un violoncello ad accarezzare l'animo del numeroso pubblico...ce n'erano quasi venti... Gran parte di loro erano giovanissimi...e questo è un dato di fatto incredibilmente positivo...
Perché, vedete, al liceo musicale di Alessandria abbiamo un'unica studentessa (pur bravissima) di violoncello...all'Accademia di Savona ne esistono due-tre... Ieri sera, a Novi Ligure, ce n'erano quindici (senza contare i due musicisti professionisti)! Quindici violoncelliste e violoncellisti tutte/i giovanissime/i e bravissime/i...tutte/i appartenenti alla incredibile realtà de "I Bricconcelli", una realtà tutta "nostra", di quella provincia depressa e periferica che non sa sfornare granché in ogni ambito...
A dire la verità è l'Italia, il nostro amatissimo paese, che non sa far crescere su larga scala i suoi giovani figli talentuosi... Se non sarà l'Italia a crescere i giovani virgulti, ci penseranno realtà come quella dei Bricconcelli... L'orchestra alessandrina di violoncelli (perché questa è una vera e propria orchestra) è davvero un laboratorio di idee e di entusiasmo... Queste ragazze e questi ragazzi, capitanati dalla loro bravissima insegnante, Giovanna Vivaldi, ieri sera ci hanno dato più "lezioni".
1) Una lezione di professionalità: quegli adorabili bricconcelli sono stati decisamente seri e rigorosi sul palcoscenico...al punto da sembrare navigati professionisti...
2) Una lezione di Musica: il repertorio proposto ha spaziato da Bach a Vivaldi...ai Beatles, agli Abba...passando per Villa Lobos, Piazzolla...per arrivare fino ai Coldplay...
3) Ma soprattutto...le ragazze e i ragazzi dell'ensemble ci hanno dato una grandissima lezione morale. Quei ragazzi, ieri sera, hanno dimostrato di essere orgogliosi di essere violoncellisti...
Hanno detto a chiare lettere, con i gesti e le loro note, che quel violoncello che abbracciavano sarà il loro strumento per tutta la vita... Non si tratta di una scelta di ripiego...come spesso capita nelle scuole medie a indirizzo musicale o nei conservatori, quando ti rifilano uno strumento altro rispetto a quello che avresti voluto studiare... No...quei bricconcelli, ieri sera, hanno detto, in Musica, di essere onorati di essere violoncellisti... Questo, in un'epoca in cui tutte e tutti vogliono fare i pianisti e i chitarristi, sa di miracoloso...così come'è stupefacente che questa bellissima realtà sia nata, cresciuta e si sviluppi sulle spalle di persone eccezionali, come Giovanna Vivaldi, che hanno fatto della parola "volontariato" la loro bandiera... L'Italia non ha tempo, voglia e cultura per dedicare energie (anche economiche) a imprese meravigliose come queste... E..allora, dove non arriva chi istituzionalmente ci dovrebbe arrivare, ecco il volontariato di chi ci crede davvero...di chi investe tutta se stessa nella ricerca di un ideale da raggiungere... E poi ci sono loro, i genitori, gruppo motivato, euforico, entusiasta...concentrato e pronto a sostenere mille volte i loro adorabili bricconcelli...i loro giovani musicisti...
I Bricconcelli sono un "microrganismo" che si autorigenera di concerto in concerto...e sono contento che, recentemente, un locale mecenate abbia visto più lungo di chi ci governa aiutando economicamente l'ensemble, aiuto che ha permesso al gruppo di promuovere questa bellissima serie di concerti itineranti in provincia...
E non mi stupisco che un musicista blasonato e autorevole come Giovanni Ricciardi, violoncellista pure lui (combinazione), si aggreghi ai Bricconcelli per dialogare, in musica, con i giovanissimi "colleghi".
Conosciuto in tutto il mondo per aver suonato nei più prestigiosi teatri del nostro pianeta, insieme ad alcune delle orchestre più importanti del panorama internazionale, Giovanni Ricciardi ha aperto il concerto con uno dei pezzi forti del repertorio violoncellistico: il preludio dalla Suite N.1, in Sol maggiore, di J. S. Bach.
I bricconcelli, con la loro insegnante Giovanna Vivaldi, hanno aggiunto le loro note, proponendo un'orchestrazione
pertinente, per nulla invasiva...moderna...con l'intervento di alcuni esecutori che hanno trasformato il loro violoncello in estemporaneo strumento a percussione...
A seguire, dopo il meritatissimo applauso, il celeberrimo "Palladio", di Karl Jenkis... Impetuoso, dal sapore modernamente barocco, il "Palladio" ha trascinato il pubblico....e la corda del violoncello di Ricciardi...saltata proprio sul momento catartico dello sviluppo... Cose che succedono...come quando salta il motore al campione di "formula uno" durante le sue rocambolesche sgommate tra le gikane dell'autodromo...
Ricciardi corre quindi ai "box" per il cambio corda...un'occasione, quindi, per ascoltare i bricconcelli...senza il fuoriclasse... Ed eccoli allora, a suonare per il pubblico ormai completamente convinto:
"Aria sulla quarta corda" di Bach...e "Il mattino", tratto dal Peer Gynt di E. Grieg. Prima dell'attacco di un altro brano della medesima opera, "Nell'antro del re della montagna" (già annunciato), ecco apparire di nuovo Giovanni Ricciardi... Il programma può riprendere...
Ecco allora, di Antonio Vivaldi, il concerto in sol minore per due violoncelli solisti, RV 531... Giovanna Vivaldi (nomen omen) e Giovanni Ricciardi, si trovano a mervaiglia, arrampicandosi sul manico dei loro strumenti...dove trovano con sicurezza, una dietro l'altra, tutte le note del compositore veneziano...
E poi...la meraviglia...un brano scritto proprio per una formazione di otto violoncelli: la Bachianas Brasileiras n.1, di Heitor Villa-Lobos...ispirata ai concerti brandeburghesi di Bach... I Bricconcelli ci presentano il secondo movimento, il Preludio, struggentemente bello...bello da ascoltare e da vedere...con quel fluire sinuoso di archetti...ognuno mosso secondo il suo disegno...che poi è quello delle note che deve creare...in complicità con le dita delle giovani mani degli esecutori...
Non avevo ancora assorbito tutte le emozioni quando, ecco, gli intramontabili Oblivion e Libertango...di Astor Piazzolla... Nel primo, soprattutto, Ricciardi riesce a far cantare in maniera stupefacente il proprio strumento...facendolo volare sulle note più estreme...verso l'alto...per poi farlo precipitare in quei suoni profondi e intensi che sanno scuotere le viscere dello stato d'animo più nascosto...
Dopo questa dimostrazione di estrema capacità timbrica, il violoncellista genovese esce momentaneamente di scena...ed ecco arrivare alle orecchie del pubblico una carrellata di brani pop...quelli che ci vogliono...perché la Musica, oggi, deve essere così: crossover...una Musica che attraversa i secoli, con la stessa disinvoltura con cui si attraversa una strada libera da ostacoli...
Ecco allora Yesterday ed Eleanor Rigby dei Beatles, Mamma mia degli ABBA...
Ogni brano è stato puntualmente, ed elegantemente, sottolineato da bellissime immagini dei bricconcelli...bellissime davvero...fatte con arte, gusto e capacità... Anche questo aspetto, decisamente professionale, ha contribuito a rendere unico e godibilissimo il concerto...
...ma torniamo al programma...
A seguire...la meravigliosa Stairway to Heaven dei Led Zeppelin...e poi, ancora, un interessantissimo medley comprendente Billie Jiean e Smooth Criminal, di Michael Jackson...e ancora...Californication dei Red Hot Chili Peppers...e, per finire, Clocks, dei Coldplay...
Il concerto, a questo punto, sarebbe finito... A tenerlo in vita ci ha pensato il numero pubblico, che per tutto il concerto non si è mosso dai propri posti (un ulteriore segno della grande capacità dei giovanissimi bricconcelli)...
Torna quindi Giovanni Ricciardi, che in pochi minuti di Musica, sostenuto dalle arcate lente e profonde di Giovanna Vivaldi ed alcuni bricconcelli, dà un'ulteriore dimostrazione della strepitosa capacità di sconfinare in pochi secondi in regioni timbriche del proprio strumento lontanissime le une dalle altre...senza perdere, neppure per un istante, il bel suono e l'intonazione...
Per finire...ecco un altro brano dei Coldplay, "Viva la vida"...e, dulcis in fundo, "#cello"...un brano inedito, di Giovanna Vivaldi...a dimostrazione che la mia bravissima concittadina non è solamente un'ottima esecutrice e arrangiatrice ma possiede anche ottime capacità creative...
Quale finale migliore, quindi, se non un ponte calato su un futuro ricco di soddisfazioni per questo esercito di violoncellisti, bravissimi, decisi e innamorati della Musica e dello stare insieme? Quale finale migliore se non quello sottolineato dalle note "nuove", originali...scritte da chi ha il timone di questa nave destinata a compiere innumerevoli viaggi nel mare della Musica di ogni tempo e ogni luogo...
...Felice di aver assistito al concerto dei Bricconcelli...fiero di aver visto negli occhi di ognuno di loro l'orgoglio di appartenere a quel gruppo "sano"...che fa Musica...e vive...
...perché la Musica, sì...è vita...
...credo scriverò un brano per loro...
Buona giornata...