Buon giorno...
GUITAR VS PIANO With thunder and lightning
Suonare è anche questo…incontrare persone che mai si erano conosciute prima e trovare, da subito, un’assonanza d’intenti… E’ una magia, forse meglio definirla un’alchimia…qualcosa che capita o non capita…dipende dagli elementi inseriti nel frullatore di un palcoscenico in grado, sempre e comunque, di regalare sorprese.
Non tutte le sere sono uguali, non lo è il pubblico, sempre diverso, non lo sono i musicisti, sempre diversi…anche se sono sempre gli stessi… Insomma…la Musica non è una scienza esatta ed è meravigliosa proprio per questo.
Domenica la chimica c’è stata, il “miracolo” pure…così ecco che, all’interno del concerto di Fabrizio Poggi e della sua band, sono arrivato io, il quinto elemento o, se preferite, il corpo estraneo…
Io e Fabrizio Poggi, ormai, ci conosciamo a menadito…abbiamo registrato un album lo scorso anno, album che ci ha “costretti” in pochi metri quadri per più giorni…chiusi tra le aperture mentali della creazione e le costrizioni di tempi da rispettare e traguardi da raggiungere. Successivamente, a cd stampato, ecco i nostri concerti in giro per l’Italia…
Fabrizio, da abile conoscitore di anime qual è, ha compiuto un passo ulteriore verso la nostra crescita umana e musicale e ha voluto invitarmi a suonare nella sua band… Io e i suoi bravissimi musicisti non c’eravamo mai visti…io sapevo di loro dai racconti di Fabrizio, loro sapevano di me per analoga via…
Ma la Musica è questo…è universale, trasversale, ancestrale, razionale, irrazionale, emozionale…aggiungete pure tutte le definizioni che volete…la Musica è, in definitiva, un non luogo dove non si sta ma si transita con ogni senso e in ogni senso per arrivare al punto di partenza, ma più ricchi… La Musica dal vivo finisce quando il suono dell’ultima nota eseguita si esaurisce con la sua carica emotiva e cade al suolo lasciando comunque nell’aria tutto il bene che ne è scaturito…
Ecco allora che Fabrizio Poggi, Tino Cappelletti, Gino Carravieri ed Enrico Polverari, musicisti bravissimi e affiatati, mi hanno accolto nel gruppo, hanno scommesso sull’alchimia, senza rete, perché quando si suona dal vivo non hai protezioni… Poteva andare male, poteva andare così così…è andata benissimo… Quella sera, la scorsa domenica (il 3 luglio, per la cronaca), non sembrava fosse la nostra prima volta…la Musica ha saputo chiudere il cerchio delle nostre variegate esperienze e ha indirizzato al pubblico delle grandi occasioni una valanga di sensazioni positive…
Per questo ringrazio Fabrizio, Tino, Gino ed Enrico… Sarà un caso l’omonimia, ma tra me e il grande chitarrista si è acceso l’interruttore emotivo della creatività e dell’interplaying… Ne sono nate cose belle che ora vi racconto in questo video, il primo di due che, complessivamente, descrivono in qualche minuto il bellissimo “duello” sonoro intercorso tra la chitarra e il pianoforte e tra la chitarra e il sintetizzatore…
Suonare, se non è solo questo, è anche questo…suonare è meraviglioso!
Grazie ad Angelina Megassini per le bellissime fotografie!
Buona giornata