Buona sera...
Oggi è un giorno triste...per la musica e per me...
La scomparsa di Franco Battiato rappresenta una perdita gravissima per tutti noi...la sua morte, in un mese di maggio che stenta a decollare e che fatica a condurci verso un'estate più che meritata, è personalmente ancora più toccante perché mi ricorda altri lutti importanti, per me e per la mia famiglia, in altri mesi di maggio, più caldi, più odorosi ma pur sempre anticamera del periodo più bello dell'anno...
Non è mai giusto morire...ma a maggio è ancora più brutto e greve...
"Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio"
...aveva ragione lui, Fabrizio De André...
Franco Battiato se n'è andato e prima di lui se n'è andata la sua personalità, la sua fulgida mente, la sua ironia...la sua profonda cultura...altra analogia con la morte di mia madre, avvenuta tre giorni dopo...ma undici anni prima...a settantadueanni...
Non voglio fare un POST (troppo) triste...voglio approfittare delle mie pagine per ricordare i momenti che mi legano al grande musicista...due diretti e uno indiretto...
Racconterò in breve prima quello indiretto, che poi è anche il più esilarante... A seguire racconterò i due episodi diretti incominciando dal più recente...perché quello più vecchio è più simpatico...
Episodio n.1
Era il 1984...vivevo a Cremona...ero iscritto alla facoltà di Musicologia (dell'Università di Pavia)... Era un corso quadriennale con l'obbligo di frequenza e, di conseguenza, io e i miei compagni ci eravamo attrezzati per vivere in appartamento... Dopo il primo anno in hotel convenzionato (Cremona non è una città universitaria e non ha strutture per studenti) abbiamo preso casa... Al secondo tentativo abbiamo trovato quella giusta, in via Elio Crotti... Era una di quelle case di ringhiera con il cortile interno... Verso la primavera, con le finestre che incominciavano ad aprirsi sempre più, abbiamo incominciato a sentire cose strane e interessanti: una coppia di fidanzati (o sposi, o amanti...poco importa) avevano preso il vizio, proprio in quei giorni, di amoreggiare a tutto volume (tra urla, gemiti e scricchiolii di letto) con l'ausilio, in sottofondo (ma neppure tanto in sottofondo) dell'intero album di Franco Battiato "la voce del padrone" che era uscito nell'autunno 1981 e aveva avuto in tutto il 1982 un successo sbalorditivo (per lui soprattutto) rimanendo diciotto settimane in classifica. E così, ogni pomeriggio, più o meno alla stessa ora, ecco passare in rassegna, ad alto volume, tutte le tracce del disco: Bandiera bianca, Cuccurucucù, Centro di gravità permanente e tutte le altre...contrappuntate dai gemiti d'amore...
Vi garantisco che, io e i miei amici, le abbiamo imparate tutte! E da quel momento, vi posso assicurare che Franco Battiato è diventato per noi un punto di riferimento essenziale.
Episodio 2
Facciamo un salto temporale e andiamo al 2009...al momento in cui io, ormai musicista fatto (ma non nel senso che pensate voi!) e musicologo finito (ma non in senso negativo del termine!) sono stato chiamato dal Comune di Acqui Terme per fare da moderatore in un convegno importante tenuto nella città termale. Nel 2008 Franco Battiato aveva ricevuto il prestigioso riconoscimento "Testimoni nel tempo", nell'ambito del blasonatissimo Premio "Acqui Storia". Battiato venne a ritirare il riconoscimento qualche mese dopo, nel 2009 appunto e io ebbi il grande onore di tenere le fila dei discorsi musicali con lui e gli altri intervenuti. Quello è stato un momento davvero importante e significativo...anche perché ogni sua parola aveva un peso specifico pari a quello del piombo! (A parte che non so che peso specifico ha il piombo...)
Episodio 3
Un momento molto imbarazzante...
L'episodio 3 risale a qualche anno prima, all'estate 2006. Io mi trovavo sul set di Marco Bellocchio, a Bobbio... Stavo curando le musiche dei lavori che venivano realizzati dal grande regista nel corso del corso iperspecialistico "Fare cinema". Parallelamente, anni prima, era stato creato, dallo stesso Bellocchio, un festival cinematografico presso il piccolo cinema "Le Grazie" del bellissimo paese della Val Trebbia. Quell'anno, tra gli ospiti invitati a presentare i propri lavori, c'era anche Franco Battiato nelle vesti di regista. Era lì per presentare il suo ultimo film, "Musikanten". Quel giorno, a pranzo, io sono arrivato al ristorante "Piacentino"...prima del resto del cast... Mi aggiravo in cerca dei mie colleghi...non sapevo che tutti avevano deciso di saltare il pranzo per andare a fare il bagno nel Trebbia... In quel momento è arrivato Marco Bellocchio con Franco Battiato... Vedendomi solo, Marco, da gentiluomo qual è sempre stato, si è rivolto a me dicendomi: "Enrico, se sei solo accomodati con noi"...e fu così che mi ritrovai a tavola con Marco Bellocchio, uno dei più importanti registi al mondo, e Franco Battiato, una delle menti più acute del panorama musicale e culturale italiano... Eravamo solo noi tre e io, permettetemi la battuta, mi sono sentito proprio un Pesce fuor d'acqua (o d'Acqui...visto la mia provenienza)...non sentivo di meritare un onore così grande...ma così è andata...
Epilogo
Anni dopo, al forum di Assago, ho assistito a un concerto di Battiato...ecco...lì ho incominciato a capire che qualcosa non era più in equilibrio, mancava un centro di gravità permanente... Il cantautore non ritrovava spesso le sue parole e le canzoni proseguivano da sole...senza di lui...
Da "esperto", mio malgrado, di malattie neurodegenerative ho subito pensato che c'era un grosso guaio in arrivo per lui...
Non mi sono sbagliato...i concerti si sono diradati...le sue apparizioni pubbliche in televisione anche...ormai si intuiva che Battiato aveva intrapreso un cammino senza ritorno...se non nei liberi di storia...
Di quegli episodi non ho fotografie...non avevo ancora l'abitudine (e neppure mi osavo) fare i miei SelFish... Gli scatti che trovate in questo POST si riferiscono all'incontro bobbiese di Bellocchio con Battiato raccontati dal quotidiano piacentino "Libertà"...
Buona serata...