Buon pomeriggio...
Ascolta il brano cliccando qui:
A maggio, appena uscito dal Lockdown, pieno di emozioni vissute in un periodo assurdo, fatto di restrizioni sociali, culturali, economiche...umane, mi sono messo letteralmente all'opera e ho scritto un'opera...e scusate la ripetizione...
Volevo fotografare tutto il mio vissuto e quello del resto dell'umanità, trovatasi in ogni angolo di mondo a dover fare i conti con una condizione nuova, imprevista e drammatica come quella del COVID 19.
Così è nata la mia opera crossover "Sommersi". Ho iniziato a pensarci verso la metà di maggio...ho incominciato a scrivere il libretto e le parti musicali all'inizio di giugno. Il 14 agosto ho finito il lavoro, compiacendomi per la mia velocità di scrittura e (lasciatemelo dire) per la qualità dell'intero lavoro...
Era Ferragosto, senz'altro non il momento migliore per pensare di incontrare produttori teatrali...così mi sono concesso un po' di vacanza...
A settembre, carico e motivato, ho incominciato a guardarmi attorno...cercavo di capire se ci fosse qualche possibilità di essere preso in considerazione dai teatri italiani (e stranieri) e dai manager del settore... Intanto qualche caro amico musicista si è interessato al mio lavoro e ha incominciato a provinare qualche brano...
Senza spoilerare vi dirò che il finale di "Sommersi" è sereno...non concluso ma sereno...diciamo aperto... Ad Agosto tutti noi eravamo consapevoli del fatto che il COVID 19 non era sconfitto definitivamente...forse non ci aspettavamo una recrudescenza così drammatica e repentina...
Oggi, 24 ottobre, alle porte di un inverno che sarà davvero impegnativo, tutto è di nuovo in forse... I contagiati aumentano in modo esponenziale in ogni parte del mondo...tutto si sta fermando di nuovo... Direi che questo non è il momento di pianificare la produzione di "Sommersi"... Che fare, allora?
Il rammarico è essere consapevole di aver scritto per primo un'opera ponderosa su un argomento così recente e non poterla fare ascoltare... Forse "Sommersi" diventerà "vecchia" prima della sua nascita...chissà cosa succederà in questi mesi? Chissà se quello che ho raccontato si ripeterà? Ci sarà finalmente un lieto fine?
In attesa di avere queste risposte, pubblico un frammento del brano che apre il secondo atto: "Il senso del mio esistere". Racconta la storia di due innamorati, distanti a causa del Lockdown ma uniti come non mai da un amore indissolubile. I due innamorati (non hanno un nome, chi mi conosce sa che non amo dare i nomi ai personaggi delle mie storie) compaiono alla fine del primo atto, sui terrazzi delle loro case, lontanissime l'una dall'altra... Per sentirsi più vicini ballano un "piccolo valzer inutile" che chiude la prima parte dell'opera... Lo potete ascoltare qui:
Enrico Pesce: "Piccolo valzer" in utile. Dall'Opera "Sommersi".
Alla riapertura del sipario le note introduttive del valzer accompagnano i due giovani nel loro canto d'amore che ora vi farò ascoltare per pochi secondi... Per farlo mi sono avvalso del grandissimo aiuto di amici carissimi e bravissimi: Andra Pio - voce maschile, Rafaela Maldonado - voce femminile, Andrea Nervi - batteria.
Andrea Pio è stato un mio allievo di pianoforte tantissimi anni fa...è diventato un grandissimo interprete e con Rafaela, sua moglie, portano alto il nome della Musica in giro per il mondo. La loro bellissima interpretazione de "Il senso del mio esistere" è stata realizzata a Tenerife... Anche Andrea Nervi ha aggiunto la sua batteria da quel posto incantato. Ringrazio tantissimo i tre bravissimi musicisti per aver dato corpo e anima al brano... Questo viaggio della mia Musica oltre i confini del nostro paese mi rende più ottimista. Forse un giorno riuscirò davvero a rappresentare "Sommersi" e il pubblico potrà recarsi in teatro ad ascoltarla...senza limitazioni e pensieri...
Questo mi piace pensare...
Buona giornata