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venerdì 25 dicembre 2015

24/12/2015 Giovedì pomeriggio... Suonare è come un viaggio...

Buon pomeriggio...


Su un treno, in uno scompartimento animato da anime in movimento... Il viaggio è lungo...non si può rimanere indifferenti agli occhi della gente che ti guardano mentre ti muovi stando fermo... Quando una persona cammina non ha tempo per incrociare con assiduità lo sguardo di chi l' attraversa...ma quando ti muovi nello spazio e nel tempo stando relativamente fermo...beh...allora non puoi far finta di essere solo...
...e i discorsi iniziano a farsi fitti...
- Dove sta andando?
- Ho un concerto...
- Ah, però...è un musicista?
- Sì...
- E che strumento suona?
- Il pianoforte...
- Bello il pianoforte...mio figlio lo suonava bene...beh...non era un professionista...tuttavia...mi creda era bravo...poi...eh...la vita...si sa...ti fa andare dove vuole...
- Lei, invece, cosa fa?
- Sono in pensione...diciamo che sopravvivo...
- Al caro vita?
- Più che altro a me stesso...sono solo...piuttosto solo...
... Interviene una terza persona...
- E suo figlio?
- Mah...non ci parliamo molto...e poi...ha molti impegni...
... Il viaggio procede...tra una fermata, un rallentamento e l'altro... Ci sono persone come il sottoscritto per cui un minuto di ritardo è come una goccia di sangue strappato dal cuore... Per altre, come il signore dello scompartimento, ogni minuto perso nel viaggio significa un minuto guadagnato nella vita sociale...
...E i discorsi si fanno fitti...complessi...si contrappuntano...tra note di colore...note di stupore...note di dolore...
Frasi su frasi, mischiate a cigolii del treno...voci dei controllori che scandiscono il tempo del tuo percorso nella vita degli altri...
...Puntuale o non puntuale, il treno...a fatica...porta a destinazione il suo carico di anime in trepida attesa nel tutto o del nulla...
Ci si saluta, noi amici temporanei di (in) una dimensione surreale...su rotaie...
- Arrivederci...
- In bocca al lupo per la sua carriera...
- E' stato un piacere...
- Su con la vita...fin che c'è...beh...sa com'è il detto...
D'un tratto mi ritrovo solo...come quando sono partito...la differenze è che ora sono più ricco... Perché quei dialoghi, quegli occhi, mi hanno dato tanto...
Non so neppure i nomi di quelle persone... Mi rimane la bellezza di quegli "intrecci" subitanei e irripetibili...
...
Per la cronaca...non prendo un treno da circa trent'anni... Io odio i treni, i loro ritardi, le loro puzze e la loro approssimazione... 
Quei discorsi li ho fatti, più o meno così, almeno cento volte quando, ventenne, giravo per l'Italia e per l'Europa in cerca della mia Musica...
Allora perché vi ho scritto questo?
Perché, a parer mio, questo racconto di vita passata riflette con precisione quello che provo e sento ogni volta che mi trovo a fare Musica con colleghi che non conosco... 





Come l'altro giorno, con i professori dell'Orchestra Sinfonica di Savona...o con il gruppo Babilonia...o il coro Yamaha...o il coro delle scuole "Astengo" e Massone, rispettivamente di Savona e Varazze... Insomma...ogni volta che mi capita (e sono molte volte in un anno) di incontrare i suoni di altri colleghi che non frequento abitualmente...
La Musica è come un viaggio...come un treno...ma PUNTUALE... La Musica è un luogo, o un non luogo, in cui chi s'incontra dice la sua, racconta la sua storia...sulle note di una partitura che lascia comunque il tempo e lo spazio per metterci del nostro...





La Musica è una magia...un'alchimia... Le note in partitura, lo diceva già secoli fa Isidoro di Siviglia, dicono molto ma non tutto...il resto lo mettiamo noi...con il nostro passato...il nostro presente e il nostro futuro... In quelle note mettiamo la nostra storia...fatta di sorrisi, di risate...di lacrime...







Storie che s'intrecciano e si esauriscono, almeno nel racconto, sull'applauso caloroso del pubblico...come le onde (questa volta sonore) sugli "scogli" del consenso...






Al termine, mentre le note più recenti rimbalzano ancora in qualche angolo di teatro, ognuno torna sulla propria strada... Io mi allontano dal luogo fatto di sguardi, intese, condivisioni, attese e prestazioni di elevatissimo valore...e, come sceso da un treno, mi accorgo di non aver conosciuto neppure i nomi di tutti gli esecutori che hanno condiviso con me quel viaggio meraviglioso nelle emozioni...






...Come scendendo da un treno...
... E allora mi torna la voglia di incontrare di nuovo quelle persone... 
Non è impossibile in questo meraviglioso lavoro che è il mio...
... Allora...buon viaggio a tutte/i...sperando di incontrarvi...
...di nuovo...








...e...Buon Natale...

1 commento:

  1. Buon Natale anche a te Enrico!! Bellissime parole!! È stato un piacere poter condividere il palco con te !

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