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sabato 16 novembre 2013

16/11/2013 Sabato pomeriggio... L'ascolto (comparato) del sabato...

Buon pomeriggio...


Oggi, per l'ascolto del sabato divento autoreferenziale e vi posto due interpretazioni diverse dello stesso brano... Mi riferisco al preludio in do minore tratto dai "23 pezzi facili" di Johann Sebastian Bach...


Chiariamo subito il concetto. Non esiste alcun pezzo di Bach facile... Anche quelli che rientrano nell'antologia appena citata hanno le loro difficoltà... Tecniche ed espressive...
Naturalmente l'interpretazione che do io del brano è trasversale...parte dalla lettura fedele del brano per giungere, in corso d'opera, a una "disgregazione" del materiale di partenza...alla scomposizione...all'improvvisazione sulle armonie del preludio...
I puristi si tappino il naso...o le orecchie... Non è roba che possa interessare loro...
L'operazione è, secondo me, importante, e contribuisce a far capire a tutti la "modernità" del grande compositore tedesco e la trasversalità (come ho già scritto) della Musica. 


Peraltro sono operazioni già viste e riviste...sentite e strasentite...

La cosa interessante in quello che vi propongo oggi è la "collazione" di due mie interpretazioni dello stesso brano... Si noteranno molte cose... Intanto i tempi diversi di esecuzione... Tra il concerto al Civico di Tortona e quello nella  Chiesa monumentale di Santa Croce sono passati quattro anni e mezzo...
La più recente è più veloce, "aggressiva"... Noterete poi che alcune parti improvvisative si sono, col tempo, assestate e sono diventate stabilmente ancorate all'esecuzione del tema... Quest'ultimo è eseguito con finali sempre cangianti... La proposta del tema all'inizio rimane letterale... Quella che riprende dopo le improvvisazioni si interrompe prima...oppure cadenza in modo differente...come a dire: "dopo la trasformazione del materiale musicale che diventa altro, anche il brano originale diventa diverso, 'vulnerabile'...nulla è più certo... Tutto dipende dalla volontà dell'esecutore...e/o del pubblico"... 


Perché l'esecutore avverte la sensazione che il pubblico emana con il suo respiro... Quest'ultimo, come una sorta di direttore d'orchestra pluralista e democratico interviene tacitamente a guidare colui che sta eseguendo che dovrà, in tempo reale, prendere delle decisioni...


Ma...vediamo nel dettaglio le due esecuzioni... Partirò con la più recente...

Versione di Bosco Marengo (05 ottobre 2013)




00:46 
I primi secondi si riferiscono a un altro brano, "l'Aria sulla quarta corda", sempre di Bach. Il realizzatore del video, Ivano A. Antonazzo, bravissimo come sempre, ha voluto creare una cornice, una sorta di "preludio" al preludio... Quello vero inzia, infatti al minuto...
01:37 
Inizia l'improvvisazione. Il rif di basso iniziale e i primi giri della mano destra, col tempo, si sono  "standardizzati". Noterete infatti che sono simili a quelli della versione tortonese. 
02:40 
Parte la vera improvvisazione diversa ogni volta. Noterete la maggior intensità dell'improvvisazione di questa versione rispetto all'altra. In particolare è la mano sinistra che fa la differenza con un  Walking Bass decisamente impegnativo che, grazie al video di Ivano A. Antonazzo, potrete seguire da vicino. 
03:04
Nel corso dell'improvvisazione si può ascoltare una breve citazione della "Toccata e fuga in re minore" dello stesso Bach. Nell'altra non è presente. In questa versione ha un senso perché l'esecuzione appartiene ai concerti promozionali del mio ultimo CD "Invenzioni, contaminazioni barocche per piano solo", tutto dedicato alla mia contaminazione, appunto, della Musica barocca. 
03:29
Un altro punto che, da semplice gesto improvvisativo si trasforma in passaggio consolidato lo trovate qui... Accordi ripetuti ritmicamente sul basso "agitato" della mano sinistra...
03:45 Anche questo passaggio, ormai, non lo possiamo più definire improvvisato... Lo trovate, infatti, uguale in entrambe le versioni (in quella sotto è al minuto 02:59).
03:59 ecco, infine, la ripresa del tema. Come ho detto, non sarà letterale come all'inizio ma  verrà interrotto al minuto...
04:19 Il modulo ripetuto di Bach viene protratto ancora e fatto cadenzare anzitempo... Come dire: "dopo la contaminazione" nulla potrà essere come prima
04:53 Il video prosegue con qualche frame nel quale il sottoscritto autografa il nuovo CD "Invenzioni" al numeroso pubblico di fan...


Versione di Tortona (19 marzo 2009)


00:00 Il tema del preludio di Bach, in questa versione, inizia subito e si sviluppa nella sua struttura originale...appena interrotto al minuto 00:42. Ho deciso, infatti, di cadenzare un po' prima di quanto previsto dalla partitura. Il principio è lo stesso delle variazioni finali della versione di Bosco Marengo... La pagina originale viene "minacciata" dall'incombere delle note "nuove" che arrivano, immancabilmente, al minuto...
00:45 Inizia l'episodio improvvisativo molto (o del tutto) simile a quello della versione di Bosco Marengo al minuto 01:37. Come detto, il rif di basso iniziale, e i primi giri della mano destra, col tempo, sono diventati "standardizzati". Noterete la somiglianza tra le due versioni... Le parti "simili" si protraggono sino al minuto...
01:41 dove parte l'improvvisazione tutta nuova... Questa, davvero, cambia a ogni esecuzione. L'accompagnamento della mano sinistra è più "moderato" rispetto a quella più recente. Anche il tempo di esecuzione complessivo è più "calmo". In quattro anni e mezzo le note e i tempi nella testa di un esecutore che si dedica principalmente all'improvvisazione cambiano...e molto...
02:01 Soprattutto in questa parte, la mano sinistra è meno protesa verso un disegno forsennato di Wlaking Bass lasciando più libero sfogo alla mano destra che compie scorribande agitate su e giù per la tastiera...
02:59 Ecco di nuovo la parte che, nata come improvvisazione, si è standardizzata (nella versione più in alto è al minuto 03:45)
03:17 Il tema completo con piccole variazioni conclude l'esecuzione...



UN ANNO DI BLOG
16 Novembre 2012




A questa sera...



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