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venerdì 20 maggio 2016

20 maggio 2016... Venerdì pomeriggio... Il mio cuore vi abbraccia...

Buon pomeriggio...


Alcuni miei colleghi, musicisti professionisti, quelli che fanno "solo" quello nella vita, persone che stimo e con cui molto spesso lavoro, faccio concerti e registro CD, vedendomi così preso da mille impegni legati alla scuola, ai concerti e agli spettacoli che nascono al suo interno, mi fanno spesso questa domanda: "ma chi te lo fa fare"... Aggiungono: "quelle energie dovresti metterle tutte nella tua Musica, quella alta, nella tua attività di professionista"...
Ogni tanto cedo alla tentazione di starli a sentire... Immagino, anzi, che, a modo loro, abbiano ragione...


Mettere in piedi uno spettacolo come quello andato in scena ieri sera all'Alessandrino comporta un numero di ore di lavoro immane...comporta un dispendio di energie, fisiche e psichiche che non sono neppure quantificabili... Aggiungiamo a queste tutti gli impegni di questo periodo: le lezioni al mattino, quelle pomeridiane, tra Piemonte e Liguria, i concerti, gli spettacoli con le altre scuole...e tutto il resto...
Quindi, questa mattina, con quel poco di risorse psicofisiche che mi rimangono, mi chiedo anch'io: "ma chi me lo fa fare?"
Credo di essere ripetitivo...credo di aver già risposto alla domanda... Di solito parlo e scrivo di queste cose ogni volta che si conclude un evento importante e articolato come un concerto  o come "Tersa età"...



Non lo faccio per i soldi (nessuno mi paga per questo lavoro extra)...e non lo faccio per la gloria (non la vado certo a cercare a scuola)... 
Ci sono due motivi che mi spingono a farlo: la consapevolezza che questo mio lavoro contribuisca, in qualche modo, a sensibilizzare le persone su temi di importanza fondamentale per la vita del nostro mondo...ma, soprattutto, quell'emozione che solo le ragazze e i ragazzi sanno trasmettere con la loro voglia di fare, di crescere, di ricevere e dare...




Quando finisce un episodio di vita come quello che ha portato a far nascere il nuovo allestimento di "Tersa età", dentro di me si scatenano due sentimenti contrapposti: una malinconia dolce e graffiante e un senso di ricchezza infinita...
La malinconia è più che normale... Per mesi io, quelle ragazze e quei ragazzi abbiamo lavorato sodo per imparare il copione e i movimenti sul palcoscenico, per studiare le parti musicali, apprendere le linee corali... Abbiamo sottratto ore allo studio, alle lezioni, al divertimento...per trovarci in qualche aula a provare...provare...provare...e ancora provare... Un successo e una commozione generale così grande non piove dal cielo casualmente...è sempre frutto di un durissimo lavoro... 
E' quindi più che giustificato provare nostalgia per quei momenti, spesso drammatici e faticosissimi, che ci hanno portato al grandissimo successo di ieri...
E la ricchezza, da dove arriva?


Proprio da quelle ragazze e da quei ragazzi... Ogni volta che si realizza il "miracolo" della "riuscita", il gruppo che lo ha realizzato diventa una cosa sola... "Tersa età" ha trasformato quei cento cuori in uno solo...che si è messo a pulsare all'unisono... Un alveare di amore, di altruismo, di perseveranza, di coraggio, di ansia, di meravigliosa vita fatta di arte, quella più sincera...


Quel manipolo di cuori in agitazione si è sedimentato nel mio DNA più profondo, quello che appartiene alle cose belle... Ieri sera, le ragazze e i ragazzi del coro, il MIO CORO, della mia cara scuola di Casale Monferrato, l'Istituto "cesare Balbo", mi hanno riportato ai tempi meravigliosi degli spettacoli al Teatro Municipale... Sembrava davvero di essere là...








Poi c'erano i ragazzi dell'orchestra... Con loro, io e i miei colleghi del Liceo Musicale "Saluzzo - Plana", abbiamo passato un anno entusiasmante...ricchissimo...meraviglioso... E insieme a loro ecco le attrici e gli attori, le cantanti e i cantanti... Altri cuori in coro... Tutti insieme, amalgamati in un unico abbraccio fatto di sogni, speranze, lacrime, sorrisi...
Cosa si prova su quel palcoscenico? In quel momento? Beh...non posso descriverlo con le parole...forse con la Musica...ma con le parole no... 



Quello che si prova in quel momento in cui le tue parole e la tua Musica prendono forma...e volano verso il pubblico...in quell'attimo in cui senti scorrere le lacrime...dalla galleria alla platea...lacrime che s'infilano tra le mani che applaudono con afflato sincero...beh...ecco la mia ricompensa... "Chi me lo fa fare?" Tutto ciò...


Ieri un'altra generazione di cuori appena sbocciati si è infilata dentro di me...e dentro me rimarrà...a far compagnia a quelle centinaia e centinaia di anime che da dentro di me non se ne andranno mai... 


Ricordo ogni volto e ogni voce di coloro che hanno diviso, almeno una volta, il palcoscenico del Municipale (e ora dell'Alessandrino)...




In "Tersa età" Elisa, la protagonista innamorata senza condizioni della vita, a un certo punto dice a Ugo, anziano abbandonato a se stesso e (per il momento) senza voglia di vivere: "...credo che l’inferno e il Paradiso ce li costruiamo noi prima di morire. In quell’attimo prima di chiudere gli occhi per sempre tu vai all’inferno o in Paradiso. Se sei rancoroso, con il rimorso, i rimpianti che ti assalgono, con i sensi di colpa…vai all’inferno….se te ne vai con la pace nel cuore, con la vita che ti rimbalza ancora nella testa, realizzato nel realizzarti…vai in Paradiso….e l’ultimo attimo che conta, per me…per l’eternità…."



Ebbene...queste ragazze, questi ragazzi, insieme all'esercito di cuori meravigliosi che mi hanno attraversato in tutti questi anni, rappresentano il mio "paradiso" interiore...e mi sento così ricco in questo momento da non desiderare altro...


... Non ho altro da scrivere...né da aggiungere... Non ha senso distinguere tra la mia vita di musicista professionista e quella di insegnante...perché io, senza le mie due parti, non potrei essere, nel bene e nel male, come sono... 


Perché la vita è una sola...e io la mia, credetemi, la amo follemente...oggi come il primo giorno in cui io e lei ci siamo incontrati...


Grazie ragazze...grazie ragazzi...vi voglio un bene enorme...


...

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