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giovedì 7 gennaio 2016

07/01/2016 Giovedì mattino... PENSIERI SERI... Che cosa ci portiamo via da queste vacanze di Natale?

Buon giorno...



DRIIINNNN!
Eccola qui...la sveglia...anzi...le sveglie... 
L'orario è quello di prima delle vacanze... Si torna al lavoro...
Ieri, in piena Epifania, ho disfatto gli alberi di Natale...quello a casa mia...quello a casa di mio padre...quello al cimitero... Ho smontato la collana di luminarie che avevo organizzato davanti alla porta di casa...



Smonto tutto alla velocità della luce (e scusate il gioco di parole)... Per la verità sono almeno dieci anni che addobbo gli alberi con la stessa velocità...una fretta che non fa gustare il momento... Il tempo, ormai, è sempre poco... Non rinuncio al rito ma io non sono più quel ragazzino che si godeva quella circostanza... 
Da quando sono diventato vegetariano non addobbo più neppure alberi veri... Preferisco vivano la loro vita nei boschi... A casa mia addobbo un piccolo albero fatto di legnetti raccolti in riva al mare (sapete quanto io adori il mare...soprattutto in inverno)...



Ai piedi dell'albero della casa della mia infanzia metto sempre un microscopico presepe... Nascondo il bambinello dietro alla capanna col proposito di metterlo al suo posto la mattina di Natale, quando vado nella casa paterna a scambiare gli auguri col resto della famiglia... Inesorabilmente, il 6 gennaio, quando smonto l'albero, lo trovo là...al suo posto provvisorio... All'Epifania quel bambinello è ancora dietro alla capanna... Al suo posto, quello vero,  non c'è mai andato... E io mi do dei nomi da solo...e mi prometto sempre la stessa cosa: "il prossimo anno non mi dimenticherò"...
...dicevo...e torno al discorso iniziale...
Il 6 gennaio smonto tutti gli alberi alla velocità della luce...senza soddisfazione...lo faccio per liberarmi dallo "spettro" della fine di un sogno... Come i bambini attendo le vacanze di Natale come qualcosa di meraviglioso... La loro fine mi inquieta sempre... Credo che anche il rito di disfare l'albero, o il presepio, serva ai piccoli (e anche a me) per allenarli all'elaborazione del lutto delle perdite... Tutto finisce...perché non dovrebbe finire la magia del Natale?
Ogni anno che mi lascio alle spalle la festa più importante dell'anno penso a quel giorno in cui quel Natale sarà l'ultimo...ma proprio l'ultimo...
Voi direte: "ah, bene...abbiamo già lo sclero perché dobbiamo tornare a lavorare e questo se ne esce fuori con questo pensiero serissimo"...
Tranquille/i...la deriva non è poi così triste...
Al di là del pensiero dell'al di là (e scusate, di nuovo, il gioco di parole), ogni anno, al termine delle vacanze natalizie, faccio un breve esame di coscienza e mi domando: "che cosa mi porto dentro (e dietro) al termine di questi giorni di riposo (relativo...la Musica non va in vacanza...neppure a Natale)?



Anche quest'anno mi sono fatto questa domanda... Le risposte sono state alcune... 
Di questi giorni natalizi ricordo, e mi porterò dietro per sempre, i concerti dei giorni precedenti...a Pecetto di Valenza, Novi Ligure, Savona... Quelle Musiche...quegli occhi giovani degli esecutori...pieni di vita...bella e vera...
Di questi giorni mi porterò dietro momenti belli di intima partecipazione...con le persone a me care...
Di questi giorni mi porterò dietro la sorpresa di bimbo che ho provato nel vedere che la mia colonna sonora per il Film "Un posto sicuro" ha svettato lassù,  in cima alle classifiche di AMAZON... Una sorpresa...dicevo...come quella dei bimbi...sotto l'albero...la notte di Natale!
Ma soprattutto...di questi giorni..porterò dentro uno sguardo che ho incontrato il primo gennaio...all'inizio del pomeriggio del primo giorno del nuovo anno... Stavo tornando a casa, avevo appena lasciato l'abitazione di mio padre... Per strada non c'era quasi nessuno... Ad un certo punto, prima di girare sul ponte che collega le due parti della città, incontro una comitiva di persone con varie disabilità... C'erano persone sulla carrozzina...altre con evidenti problemi cognitivi... Si avvicendavano sulle strisce pedonali alternandosi con i loro accompagnatori... Avrei potuto accelerare e passarli...il passaggio pedonale è lunghissimo ed è separato da un'"isola"... Loro erano ancora nella prima parte...io nella seconda...
Il tempo per passare e andare oltre c'era prima che arrivasse quella processione lenta... Invece no...ho atteso... Dal primo all'ultimo sono sfilati tutti... La fila era chiusa da una signora...non più giovane... Aveva un enorme fiore bianco sul lato destro della sua testa... Quella signora aveva sul volto i segni della sua evidente disabilità psichica...eppure...proprio lei, l'unica del gruppo, si è girata verso di me...mi ha guardato e, con un gesto nobile e semplice, ha chinato il capo accompagnandolo con un sorriso... In quell'azione c'era tutto il suo "grazie" per essermi fermato...per non aver messo fretta a quel gruppo di persone che camminava lento verso quel semplice atto di festa...
In quel volto colpito dalla malattia c'era tutta quell'umanità che spesso non trovo nelle persone che attraversano, di fretta, la mia vita...
Quello sguardo riconoscente mi è rimasto dentro e me lo porterò dentro per sempre...ecco la cosa più magica che mi è capitata in  questi giorni... Poi è arrivata la notizia di AMAZON...
...ma quegli occhi di quella cara e bella signora sono e saranno, per me, sempre primi in classifica...



Buona giornata...


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