Buon giorno...
#framevoicereport
#ilfemminilediuguale
A Nairobi siamo venuti, io, il giornalista Maurizio Paganelli, il fotografo Enrico Minasso e il videomaker Francesco Morino, per realizzare un progetto molto importante intitolato "Il femminile di uguale", cofinanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Piemonte e implementato in Italia dal partner Consorzio Ong World Friends insieme alla Onlus Crescereinsieme...
L'idea è quella di approfondire con interviste, progetti musicali e fotografici il tema della Parità/Disparità di genere all'interno della nostra società. L'obiettivo comune di tutti i partner del progetto è quello di rimuovere tutti gli ostacoli che rendono impossibile la vita alle donne italiane e keniote...
Intorno a questa idea gira un mondo di volontariato che va ben oltre questo aspetto importantissimo della vita... C'è l'aiuto costante che organizzazioni come World Friends offrono senza secondi fini ai bambini, alle donne e agli uomini di Nairobi e del Kenia (ma non solo in questa parte dell'Africa), paese che racchiude in sé una miriade di contraddizioni, talmente grandi da far pensare, a noi che ci veniamo ogni tanto, di essere finiti in un inferno terreno e inspiegabile...
Personalmente io avverto la mia acclarata impotenza di fronte a problemi così enormi... Davanti alle Slum, costituite da migliaia di baracche di lamiera, senza luce, acqua e altri beni di prima necessità, io mi sento come un uomo che cerca di svuotare l'oceano con una tazzina da caffè...
Sensazione che ho provato ieri quando nella base di World Friends siamo stati raggiunti dalla terribile notizia che una scuola della città, sulla strada che noi percorriamo per andare in missione nella terra Masai a Ngong, è crollata uccidendo almeno sette bambini... I numeri qui sono un'opinione...i giornali riportano la frase "sono morti almeno sette bambini" ma, di fatto - sino a ieri sera -, c'erano ancora parecchie anime da tirar fuori da quell'inferno di lamiere...
Io che in quelle scuole ci sto, e ci sono stato tanto anche nel precedente viaggio, non trovo risposte alle mie domande...
Perché una scuola deve crollare? Perché la scuola, che dovrebbe essere la zattera di salvataggio in una vita altrimenti perduta, ti fa affogare in un mare di lamiere roventi?
Come fa una scuola fatta di cartone uccidere tanti bambini? Strutture posticce, così inconsistenti da dare l'impressione di crollare da un momento all'altro (infatti è successo), non sembrano far paura perché ricordano le capanne che mi costruivo, per gioco, da bambino...
Ma qui nulla è gioco...qui tutto è dramma...ecco perché il nostro progetto #ilfemminilediuguale, nell'ambito del bando europeo #framevoicereport, diventa ancora più importante...
Allora avanti...a svuotare quel mare fatto di niente per cercare di riempirlo di cose belle...
Al mio ritorno, spero che la Musica che suonerò con le mie allieve e i miei allievi (a completamento del progetto bilaterale Italia-Kenia) sappia trasmettere quella voglia di svuotare il mare della povertà che sta invadendo gran parte del nostro mondo... Lasciatemelo credere...
Buona giornata...
Nessun commento:
Posta un commento